Libri scritti da
Arrigo Muscio |
A proposito di gay “I
rapporti omosessuali sono disonorevoli” Per leggere integralmente Si consiglia vivamente di leggere i libri
testimonianza: a) “Ero gay” di Luca Di Tolve (Edizione Kolbe) e di vedere la video intervista a Luca di Tolve http://youtu.be/1pG9L8Y_KKw b) “Swallowed by satan: How Our Lord Jesus Christ Saved Me from
pornography, homosexsuality and the occult” di
Joseph Sciambra c) “Riscoprirsi normali – comprendere e guarire l’omosessualità” del dr. Richard Cohen (psicoterapeuta ed ex omosessuale) Si consiglia inoltre vivamente di leggere Fuori dal buio – La mia vita con un padre gay Io lesbica ed abortista, convertita a Medjugorje http://www.lanuovabq.it/it/articoli-io-lesbica-e-abortista-convertita-a-medjugorje-9755.htm E di
vedere i seguenti video: Ero attivista gay e la luce di Cristo ha squarciato le tenebre La sodomia, i danni che ne derivano e il rapporto naturale Il rapporto anale è contro natura? Causa danni fisici dolorosi e
danni psicologici e spirituali? “….Anche la struttura naturale del
matrimonio va riconosciuta e promossa, quale unione fra un uomo e una donna,
rispetto ai tentativi di renderla giuridicamente equivalente a forme
radicalmente diverse di unione che, in realtà, la danneggiano e contribuiscono
alla sua destabilizzazione, oscurando il suo carattere particolare e il suo
insostituibile ruolo sociale. Questi principi non sono verità di
fede, né sono solo una derivazione del diritto alla libertà religiosa. Essi
sono inscritti nella natura umana stessa, riconoscibili con la ragione, e
quindi sono comuni a tutta l’umanità. L’azione della Chiesa nel promuoverli
non ha dunque carattere confessionale, ma è rivolta a tutte le persone,
prescindendo dalla loro affiliazione religiosa. Tale azione è tanto più
necessaria quanto più questi principi vengono negati o mal compresi, perché
ciò costituisce un’offesa contro la verità della persona umana, una ferita
grave inflitta alla giustizia e alla pace. Perciò, è anche un’importante
cooperazione alla pace che gli ordinamenti giuridici e l’amministrazione
della giustizia riconoscano il diritto all’uso del principio dell’obiezione
di coscienza nei confronti di leggi e misure governative che attentano contro
la dignità umana, come l’aborto e l’eutanasia…..” Benedetto XVI - http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/messages/peace/documents/hf_ben-xvi_mes_20121208_xlvi-world-day-peace_it.html
Il rifiuto del legame umano, che si diffonde
sempre più a causa di un’errata comprensione della libertà e
dell’autorealizzazione, come anche a motivo della fuga davanti alla paziente
sopportazione della sofferenza, significa che l’uomo rimane chiuso in se stesso e, in ultima analisi, conserva il proprio “io”
per se stesso, non lo supera veramente. Ma solo nel dono di sé l’uomo
raggiunge se stesso, e solo aprendosi all’altro,
agli altri, ai figli, alla famiglia, solo lasciandosi plasmare nella
sofferenza, egli scopre l’ampiezza dell’essere persona umana. Con il rifiuto
di questo legame scompaiono anche le figure fondamentali dell’esistenza
umana: il padre, la madre, il figlio; cadono dimensioni essenziali
dell’esperienza dell’essere persona umana. Il Gran Rabbino di Francia, Gilles
Bernheim, in un trattato accuratamente documentato e profondamente toccante,
ha mostrato che l’attentato, al quale oggi ci troviamo esposti, all’autentica
forma della famiglia, costituita da padre, madre e figlio, giunge ad una
dimensione ancora più profonda. Se finora avevamo visto come causa della
crisi della famiglia un fraintendimento dell’essenza della libertà umana, ora
diventa chiaro che qui è in gioco la visione dell’essere stesso, di ciò che
in realtà significa l’essere uomini. Egli cita l’affermazione, diventata
famosa, di Simone de Beauvoir: “Donna non si nasce, lo si diventa” (“On ne naît pas femme, on le devient”). In queste parole è dato il fondamento di ciò
che oggi, sotto il lemma “gender”, viene presentato come nuova filosofia
della sessualità. Il sesso, secondo tale filosofia, non è più un dato
originario della natura che l’uomo deve accettare e riempire personalmente di
senso, bensì un ruolo sociale del quale si decide autonomamente, mentre
finora era la società a decidervi. Benedetto XVI - http://www.avvenire.it/Dossier/Benedetto%20XVI/Discorsi/Pagine/saluto-curia-romana-natale.aspx
CONGREGAZIONE PER CONSIDERAZIONI CIRCA I
PROGETTI “Da un gran numero di ricerche risulta che l’infedeltà è la
caratteristica principale dei rapporti omosessuali duraturi…..Questa
è la morale della storia: non aspettatevi di trovare legami omosessuali
monogamici, perché i rapporti occasionali fanno parte dello stile gay” –
Joseph Nicolosi[1] “Personalmente, non credo che lo stile di vita omosessuale sia
effettivamente sano, né che l’identità omosessuale possa mai essere
completamente in sintonia con il vero io” – Joseph Nicolosi[2] Per comprendere la strategia dei
gay tesa ad ottenere la “normalizzazione” del loro status suggeriamo la
lettura degli articoli: a)
“After
the ball” b)
La terapia
riparativa dell’omosessualità (Colloquio con Gerard J.M. van den Aardweg). Il quotidiano "Il Giornale" di martedì 8 dicembre 1998
riportava, a pag. 11, le polemiche inerenti ad una frase pronunciata
dall’arcivescovo di Firenze, cardinale Silvano Piovanelli. In base a quanto
riferito dal giornale il cardinale Piovanelli avrebbe affermato: "Se
un comune decide di assegnare le case anche alle unioni fra omosessuali non
ho difficoltà. Anzi si potrebbe dire che preferisco dare una casa a due
omosessuali piuttosto che ad un single". Sempre nel medesimo
articolo ven Ciò premesso riteniamo di fondamentale importanza, per evitare confusione e sconcerto tra i cattolici, riportare "l’opinione di Dio" (della quale sembrano disinteressarsi in molti, anche all’interno della chiesa!) riguardo al problema omosessuale. L’unico parere che conta dato che tutti, credenti ed atei, saremo giudicati da Lui. E l’opinione del Signore la troviamo nella Sacra Scrittura che il magistero della Chiesa da duemila anni ci invita ad accogliere come Parola eterna di Dio. Nell'antico
testamento Dio prescrive: "Se uno ha rapporti con un uomo come con una donna, tutti e due hanno commesso un abominio; dovranno essere messi a morte; il loro sangue ricadrà su di loro" (Lv 20,13). “Non avrai con un maschio relazioni come si hanno con una donna: è abominio” (Lv. 18,22) E la vicenda di Sodoma e Gomorra (Gen. 18,16 seg.) è conosciuta da tutto
il mondo "…Condannò alla distruzione le città di Sodoma e Gomorra,
riducendole in cenere, ponendo un esempio a quanti sarebbero vissuti
empiamente. Liberò invece il giusto Lot, angustiato
dal comportamento immorale di quegli sc Nel Nuovo
Testamento lo Spirito Santo è altrettanto chiaro: "...Per
questo Dio li ha abbandonati a passioni infami; le loro donne hanno cambiato
i rapporti naturali in rapporti contro natura. Egualmente anche gli uomini,
lasciando il rapporto naturale con la donna, si sono accesi di passione gli
uni per gli altri, commettendo atti ignominiosi uomini con uomini, ricevendo
così in se stessi la punizione che si addiceva al loro traviamento.....E pur
conoscendo il giudizio di Dio, che cioè gli autori di tali cose meritano la
morte, non solo continuano a farle, ma anche approvano chi le fa." (Rm 1, 26/32) - "...Non illudetevi: né immorali, né
idolatri, né adulteri, né effeminati, né sodomiti, né ladri, né avari, né
ubriaconi, né maldicenti, né rapaci erediteranno il regno di Dio" (1 Cor. 6,9/10) - "…La legge non è fatta per il giusto,
ma per i non giusti e riottosi, per gli empi e di peccatori, per gli sc La condanna dei
Padri e dei Dottori della Chiesa: "I delitti che vanno contro natura, ad esempio quelli compiuti dai
sodomiti, devono essere condannati e puniti ovunque e sempre. Quand'anche
tutti gli uomini li commettessero, verrebbero tutti coinvolti nella stessa condanna
divina: Dio infatti non ha creato gli uomini perché
commettessero un tale abuso di se stessi. Quando, mossi da una perversa
passione, si profana la natura stessa che Dio ha creato, è la stessa unione
che deve esistere fra Dio e noi a venir violata" (Sant'Agostino,
Confessioni, c.III, p.8) "Che lo zolfo evochi i fetori della carne, lo conferma la storia
stessa della Sacra Scrittura, quando parla della pioggia di fuoco e zolfo
versata su Sodomia dal Signore. Egli aveva deciso di punire in essa i crimini
della carne, e il tipo stesso del suo castigo metteva in risalto l'onta di
quel crimine. Perché lo zolfo emana fetore, il fuoco arde. Era quindi giusto
che i Sodomiti, ardendo di desideri perversi originati dal fetore della
carne, perissero ad un tempo per mezzo del fuoco e dello zolfo, affinchè dal giusto castigo si rendessero conto del male
compiuto sotto la spinta di un desiderio perverso" (San Gregorio Magno,
Commento morale a Giobbe, XIV, 23, vol. II, pag. 371) "Questo vizio non va affatto considerato come un vizio ordinario,
perché supera per gravità tutti gli altri vizi. Esso infatti, uccide il
corpo, rovina l'anima, contamina la carne, estingue la luce dell'int "Nei peccati contro natura in cui viene violato l'ordine naturale,
viene offeso Dio stesso in qualità di ordinatore della natura" (S. Tommaso
d'Aquino, Summa Teologica, II-II, q. "…Commettendo il maledetto peccato contro natura, quali ciechi e
stolti, essendo offuscato il lume del loro int "Più pena sente uno che sia vissuto con questo vizio de la sodomia
che un altro, perocchè questo è maggior peccato che
sia". (San Bernardino da Siena, Predica XXXIX in: Prediche volgari, p.
915) "…Di questa turpitudine mai abbastanza esecrata sono schiavi
coloro che non si vergognano di violare la legge divina e naturale".
(San Pietro Canisio - dottore della Chiesa- Summa Doctrina Christianae, III a/b,
p. 455) La condanna
dei papi: "…L'esecrabile vizio libidinoso contro natura; colpe per le quali
i popoli e le nazioni vengono flagellati da Dio, a giusta condanna, con
sciagure, guerre, fame e pestilenze…" (San Pio V, Costituzione Cum Primum, del 1 aprile "…Il peccato contro natura grida vendetta al cospetto di Dio.." (San Pio X - Catechismo, N. 966) "Inseguendo l'esistenza di atti intrinsecamente cattivi, la Chiesa
accoglie la dottrina della Sacra Scrittura. L'apostolo Paolo afferma in modo
categorico: - Non illudetevi: né immorali, né idolatri, né adulteri, né
effeminati, né sodomiti, né ladri, né ubriaconi, né maldicenti, né rapaci
erediteranno il Regno di Dio, 1 Cor. 6,9-10" ( Leggendo "….In secondo luogo significa
negare alla persona la capacità di superare questo problema, in quanto è
stato più volte confermato dagli studiosi che questo comportamento non è
irreversibile né congenito, tranne casi rarissimi, ma frutto di cattive
abitudini, o di esperienze negative, o di reazioni davanti all'aggressività
di certi comportamenti femminili; situazioni comunque, dalle quali si può
uscire. Prova ne sia che nel mondo animale esistono malformazioni congenite
di vario genere, ma non si è mai verificato il caso di attrazioni ed unioni
omosessuali tra bestie, ciò vuol dire che è una devianza che riguarda l'uomo
non tanto nella sfera genetica, difficilmente modificabile, quanto piuttosto
in quella educativa e psicologica, soggetta quindi all'influsso della
volontà. Significa inoltre non aver capito il ruolo della chiesa e del
cristiano, che non è solo quello di alleviare pietosamente le ferite
lasciando "l'ammalato" nella sua cancrena, bensì è quello di avere
"dell'ammalato" una stima ed una fiducia tali da saper usare anche
il bisturi pur di farlo guarire. Compito della chiesa e del cristiano è
quello di ricordare che c'è la grazia di Dio che aiuta a vivere i
comandamenti, e che senza la sua grazia è difficile vivere non solo la
castità, ma qualunque altra virtù, che la violazione costante dei
Comandamenti di Dio comporta sempre il rischio di autodistruggersi nella vita
terrena e di mettere in pericolo la salvezza eterna, e che infine, dà molta
più gioia e gratificazione una vita casta anche se talvolta esige sacrificio
e lotta, che una vita di disordine sessuale, qualunque esso sia, etero o
omosessuale…." Nei confronti poi di coloro che predicano le loro "opinioni", anziché la Parola di Dio, lo Spirito Santo è altrettanto chiaro: "Orbene, se anche noi stessi o un angelo dal cielo vi predicasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo predicato, sia anatema!..." (Gal. 1,8 seg.) Argomenti correlati: Ø Omosessualità: si può uscirne Ø L’identità sessuale maschile: un incontro con Joseph Nicolosi, presidente NARTH Ø “Gusti sessuali e legge – il parere della scienza” della dott.ssa Patrizia Stella |
[1] Omosessualità maschile: un nuovo approccio – di Joseph Nicolosi, ed. Sugarco, pag. 88-89. Nicolosi è cofondatore e attuale direttore dell’Associazione nazionale per la ricerca e la terapia dell’omosessualità (NARTH), membro dell’associazione psicologica americana, conferenziere di fama mondiale, è autore di numerosi libri e articoli scientifici. Esercita a Encino, California
[2] Omosessualità maschile: un nuovo approccio – di Joseph Nicolosi, ed. Sugarco, pag 22. cofondatore e attuale direttore dell’Associazione nazionale per la ricerca e la terapia dell’omosessualità (NARTH), membro dell’associazione psicologica americana, conferenziere di fama mondiale, è autore di numerosi libri e articoli scientifici. Esercita a Encino, California
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