Libri scritti da Arrigo Muscio Lettera di un bambino
abortito alla madre La catechesi di satana
durante un recente caso di esorcismo |
L'EDUCAZIONE DEI FIGLI [7]Infatti qual grande nazione ha la divinità così vicina a sé, come il Signore nostro Dio è vicino a noi ogni volta che lo invochiamo? [8]E qual grande nazione ha leggi e norme giuste come è tutta questa legislazione che io oggi vi espongo? [9]Ma guardati e guardati bene dal dimenticare le cose che i tuoi occhi hanno viste: non ti sfuggano dal cuore, per tutto il tempo della tua vita. Le insegnerai anche ai tuoi figli e ai figli dei tuoi figli. Dt. 4,7 [6]Questi precetti che oggi ti dò, ti stiano fissi nel cuore; [7]li ripeterai ai tuoi figli, ne parlerai quando sarai seduto in casa tua, quando camminerai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai. [8]Te li legherai alla mano come un segno, ti saranno come un pendaglio tra gli occhi [9]e li scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle tue porte. Dt. 6,6 [8]Ascolta, figlio mio, l'istruzione di tuo padre e non disprezzare l'insegnamento di tua madre, [9]perché saranno una corona graziosa sul tuo capo e monili per il tuo collo. [10]Figlio mio, se i peccatori ti vogliono traviare, non acconsentire! Pr. 1,6 Il compito fondamentale dei genitori cattolici è l'evangelizzazione dei figli. La famiglia, in quanto chiesa domestica, deve preoccuparsi primariamente dell'educazione religiosa dei propri figli con tutto quanto questa comporta, senza delegare tale incarico ad altri. La lettura quotidiana della Bibbia, la preghiera incessante, l'accostamento ai sacramenti ecc. sono i fondamenti dell'educazione religiosa. Da quest’ultima deriva anche il rispetto delle istituzioni religiose e civili e delle normali regole di convivenza civile che non siano in contrasto con la Parola di Dio "Rispose allora Pietro insieme agli apostoli: - Bisogna obbedire a Dio piuttosto che agli uomini -." (At. 5,29). Questo compito fondamentale e doveroso da parte dei genitori non esclude necessariamente che i figli decidano, durante o dopo l'adolescenza, di ascoltare il mondo anziché Dio,come ho dimostrato nel mio libro "Il vaso di Pandora". Il grande dono del libero arbitrio prevede anche la possibilità di seguire strade opposte alla volontà divina. Questo è un concetto molto importante da comprendere dato che diversi genitori si colpevolizzano inutilmente allorché i figli, sedotti dalle sirene del mondo al servizio dell'antico avversario, decidono di imboccare altri sentieri. Ricordo a tal proposito un'anziana coppia di genitori, incontrata durante una vacanza, che si rammaricava delle figlie le quali, cresciute cristianamente, avevano abbandonato la pratica religiosa quando avevano conosciuto e sposato degli atei. "Parla loro. Dirai: Così dice il Signore, ascoltino o non ascoltino" insegna il profeta Ezechiele (3,11). E' questo un invito perenne per tutti i cristiani in ogni occasione predisposta dallo Spirito Santo (soprattutto quindi in famiglia per quanti hanno scelto la vocazione matrimoniale). Il Signore non ha però affermato che risponderemo della mancata osservanza dei nostri insegnamenti biblici da parte dei figli; ha invece dichiarato "Se io dico al malvagio: Tu morirai! e tu non lo avverti e non parli perché il malvagio desista dalla sua condotta perversa e viva, egli, il malvagio, morirà per la sua iniquità, ma della sua morte io domanderò conto a te. Ma se tu ammonisci il malvagio ed egli non si allontana dalla sua malvagità e dalla sua perversa condotta, egli morirà per il suo peccato, ma tu ti sarai salvato" (Ez. 3,28) Gli inviti rivolti ai figli, espressi nei libri sapienziali, di ascoltare gli insegnamenti dei genitori e gli ammonimenti a non seguire le vie degli empi ci illuminano sulle tentazioni diaboliche del mondo che traviano la gioventù. Di conseguenza i figli (soprattutto nella nostra epoca in cui il "moderno vitello d'oro" - cioè la Tv - diffonde comportamenti e teorie in netto contrasto non solo con gli insegnamenti biblici, ma addirittura con l'idea stessa di Dio) si trovano ad affrontare capillari ed insistenti teorie completamente diverse da quelle insegnate dai genitori. Quindi è facile che sbandino, traviati dai compagni di scuola, da certi docenti, da fidanzati o fidanzate, da amici, dall'esempio di certi personaggi tv, dalla sempre più diffusa ed invasiva letteratura satanica ecc. Se i genitori hanno adempiuto ai loro doveri cristiani non devono certamente colpevolizzarsi, ma continuare a pregare per la salvezza dell'anima e del corpo dei propri figli. Il "tradimento" dei figli non dev'essere vissuto come una mancanza personale, ma come il prodotto di libere scelte. Nonostante la predicazione perfetta di Gesù (vero uomo e vero Dio), il suo esempio inimitabile ed i suoi innumerevoli prodigi alcuni discepoli se ne andarono "Da allora molti dei suoi discepoli si tirarono indietro e non andavano più con lui. Disse allora Gesù ai Dodici: -Forse anche voi volete andarvene? -. Gli rispose Simon Pietro: - Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna; noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio-" (Gv. 6,66). Malgrado gli insegnamenti di Davide al sapiente figlio Salomone "Osserva la legge del Signore tuo Dio, procedendo nelle sue vie ed eseguendo i suoi statuti, i suoi comandi, i suoi decreti e le sue prescrizioni, come sta scritto nella legge di Mosè, perché tu riesca in ogni tua impresa e in ogni tuo progetto…" (1 Re 2, 3) costui si lasciò traviare dalle mogli "Quando Salomone fu vecchio, le sue donne l'attirarono verso dei stranieri e il suo cuore non restò più tutto con il Signore suo Dio come il cuore di Davide suo padre. Salomone seguì Astàrte, dea di quelli di Sidòne, e Milcom, obbrobrio degli Ammoniti. Salomone commise quanto è male agli occhi del Signore e non fu fedele al Signore come lo era stato Davide suo padre. Salomone costruì un'altura in onore di Camos, obbrobrio dei Moabiti, sul monte che è di fronte a Gerusalemme, e anche in onore di Milcom, obbrobrio degli Ammoniti. Allo stesso modo fece per tutte le sue donne straniere, che offrivano incenso e sacrifici ai loro dei. Il Signore, perciò, si sdegnò con Salomone, perché aveva distolto il cuore dal Signore Dio d'Israele, che gli era apparso due volte e gli aveva comandato di non seguire altri dei, ma Salomone non osservò quanto gli aveva comandato il Signore…." (1 Re 11,5). L'esempio principe lo ricaviamo poi dalla Genesi con la tentazione di Adamo ed Eva. Un caso edificante lo troviamo nella famosissima parabola del figliol prodigo. I due figli protagonisti della parabola erano stati educati entrambi allo stesso modo, ma uno dei due aveva preferito le seduzioni del mondo con i suoi effimeri piaceri. Le preghiere del padre (trattandosi di un esempio evangelico positivo sicuramente avrà pregato costantemente) hanno ottenuto la conversione finale del figlio "ormai perso" umanamente. Quindi i genitori devono sempre pregare (soprattutto mediante il Rosario intero accordato) per i figli sedotti dal mondo affinchè Dio conceda loro la grazia del ravvedimento, fosse anche negli ultimi istanti di vita. Ciò che conta per un vero credente, infatti, è la salvezza eterna!
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