Libri scritti da Arrigo Muscio Lettera di un bambino
abortito alla madre La catechesi di satana
durante un recente caso di esorcismo |
SATANA E LE VARIABILI ECONOMICHE [31]Chi opprime il povero offende il suo creatore, chi ha pietà del misero lo onora. Pr. 14,31 [23]Il povero parla con suppliche, il ricco risponde con durezza. Pr. 18,23 [1]Meglio un povero di condotta integra che un ricco di costumi perversi. Pr. 19,1 [19]Noi sappiamo che siamo da Dio, mentre tutto il mondo giace sotto il potere del maligno. 1 Gv. 5,19 "Cari
figli! Oggi vi invito ad entrare in lotta contro Satana per mezzo della
preghiera, particolarmente in questo periodo (Novena dell'Assunta). Adesso
Satana vuole agire di più, dato che voi siete
a conoscenza della sua attività. Cari figli, rivestitevi dell'armatura contro
Satana e vincetelo con il Rosario in mano. Grazie per aver risposto alla mia
chiamata!" (Messaggio di Medjugorje
8.8.1985) L’economia e la politica economica hanno indubbiamente un ruolo chiave
nella società. Le condizioni di vita dei singoli e delle famiglie risentono
ovviamente della situazione economica-lavorativa. Il magistero della Chiesa
ha proclamato con chiarezza l’importanza di questo aspetto “… Orbene, Leone XIII adottò ogni mezzo per
disciplinare questo ordinamento economico, secondo le norme della
rettitudine; sicché è evidente che esso non è in sé da condannarsi. E infatti
non è di sua natura vizioso: allora però viola il retto ordine, quando il
capitale vincola a sé gli operai, ossia la classe proletaria, col fine e con
la condizione di sfruttare a suo arbitrio e vantaggio le imprese e quindi
l’economia tutta, senza far caso né della dignità umana degli operai, né del
carattere sociale dell’economia, né della stessa giustizia sociale e del bene
comune….” (Pio XI, Quadragesimo anno)
– “É da rilevare che, nonostante i lodevoli sforzi fatti negli ultimi due
decenni da parte delle Nazioni più sviluppate o in via di sviluppo e delle
Organizzazioni internazionali, allo scopo di trovare una via d'uscita alla
situazione, o almeno di rimediare a qualcuno dei suoi sintomi, le condizioni
si sono notevolmente aggravate. Le responsabilità di un simile peggioramento
risalgono a cause diverse. Sono da segnalare le indubbie, gravi omissioni da
parte delle stesse Nazioni in via di sviluppo e, specialmente, da parte di
quanti ne detengono il potere economico e politico. Né tanto meno si può
fingere di non vedere le responsabilità delle Nazioni sviluppate, che non
sempre, almeno non nella debita misura, hanno sentito il dovere di portare
aiuto ai Paesi separati dal mondo del benessere, al quale esse appartengono.
Tuttavia, è necessario denunciare l'esistenza di meccanismi economici, finanziari
e sociali, i quali, benché manovrati dalla volontà degli uomini, funzionano
spesso in maniera quasi automatica, rendendo più rigide le situazioni di
ricchezza degli uni e di povertà degli altri. Tali meccanismi, azionati — in
modo diretto o indiretto — dai Paesi più sviluppati, favoriscono per il loro
stesso funzionamento gli interessi di chi li manovra, ma finiscono per
soffocare o condizionare le economie dei Paesi meno sviluppati. Sarà
necessario sottoporre più avanti questi meccanismi a un'attenta analisi sotto
l'aspetto etico-morale. Già la Populorum Progressio prevedeva che con tali
sistemi potesse aumentare la ricchezza dei ricchi, rimanendo confermata la
miseria dei poveri. Una riprova di questa previsione si è avuta con
l'apparizione del cosiddetto Quarto Mondo…..Debbono essere rimosse altre
forme di povertà, oltre a quella economica. A questo punto conviene
aggiungere che nel mondo d'oggi ci sono molte altre forme di povertà. In
effetti, certe carenze o privazioni non meritano forse questa qualifica? La
negazione o la limitazione dei diritti umani — quali, ad esempio, il diritto
alla libertà religiosa, il diritto di partecipare alla costruzione della
società, la libertà di associarsi, o di costituire sindacati, o di prendere
iniziative in materia economica — non impoveriscono forse la persona umana
altrettanto, se non maggiormente della privazione dei beni materiali? E uno
sviluppo, che non tenga conto della piena affermazione di questi diritti, è
davvero sviluppo a dimensione umana? In breve, il sottosviluppo dei nostri
giorni non è soltanto economico, ma anche culturale, politico e semplicemente
umano, come già rilevava venti anni fa l'Enciclica Populorum Progressio.
Sicché, a questo punto, occorre domandarsi se la realtà così triste di oggi non
sia, almeno in parte, il risultato di una concezione troppo limitata, ossia
prevalentemente economica, dello sviluppo
(Giovanni Paolo II – Sollecitudo Rei
socialis) – “….Il
salario deve essere sufficiente a mantenere l'operaio e la sua famiglia. Se
il lavoratore, "costretto dalla necessità, o per timore del peggio,
accetta patti più duri perché imposti dal proprietario o dall'imprenditore, e
che volenti o nolenti debbono essere accettati, è chiaro che subisce una
violenza contro la quale la giustizia protesta…" (Giovanni Paolo II, Centesimus annuus ecc. Quindi la politica salariale,
sanitaria, fiscale, delle pensioni, degli orari, dei prezzi, ecc. ha
indubbiamente un notevole impatto sul comportamento dei cittadini. In base
all’utilizzo di questi fattori economici, politici e fiscali è possibile
influenzare la maggioranza dei comuni mortali. Cercherò di spiegare meglio il
concetto. Supponiamo che “qualcuno” desideri tenere sempre più i lavoratori
staccati dalla famiglia. Se questo “personaggio” riesce ad introdurre,
mediante i suoi servitori umani, una
politica delle pensioni che costringa sempre più i lavoratori genitori e
nonni a restare lontani da casa, i figli e i nipoti da chi verranno educati?
Da “mamma tv” e da persone alternative ( a
questo proposito conviene leggere con attenzione l’enciclica “Inimica Vis”,
di Leone XIII). Se lo stesso “personaggio”, nemico dell’umanità, introduce
politiche salariali restrittive (magari invocate da quanti percepiscono
stipendi da nababbi) per le classi medie o meno abbienti, entrambi i genitori
sono costretti a lavorare. Se la trattenuta in busta paga diventa sempre più
pesante, se la spesa sanitaria assottiglia sempre più gli stipendi ecc. le
famiglie che cosa fanno? E se il part time viene ostacolato in vari modi e in
diversi Stati cosiddetti democratici non è ancora un diritto, che cosa
possono fare le madri di famiglia con figli piccoli? Come possono seguire,
educare e correggere i figli? Se vengono introdotti i turni domenicali anche
nelle realtà lavorative in cui non c’è necessità, quando i genitori possono
stare con i figli e tra loro? Allorché vengono introdotte le coppie promiscue
di lavoratori, magari sposati, che cosa succede? Aumentano sì o no le
tentazioni e le separazioni? Ovviamente potremmo continuare all’infinito con
ulteriori esempi che dimostrano in maniera ineccepibile che esiste la volontà,
da parte di alcuni poteri occulti al servizio di satana, tesa a calpestare la
dignità dell’uomo e le sue possibilità religiose, culturali e ricreative.
D’altronde l’attacco sistematico contro l’individuo e la famiglia proviene
dal nemico dell’umanità che si avvale dei suoi figli spirituali. Certamente
non tutti i sostenitori dell’utilizzo delle variabili economiche da noi
denunciato sono consapevoli che esiste una strategia perversa al riguardo in
alto loco, o meglio in “basso loco”; come del resto sono da condividere
determinati aggiustamenti equilibratori. Ciò che mi preme denunciare è
invece, come ripeto, una diabolica strategia elaborata dal nemico dell’umanità
il quale si avvale di molti poteri di questo mondo che giace sotto il suo
potere. Per contrastare satana non servono, in questo caso, gli esorcisti ma
solo la preghiera ed il digiuno, raccomandati da Maria Santissima a Medjugorje
“In questo grande sforzo per una nuova cultura della vita siamo sostenuti
e animati dalla fiducia di chi sa che il Vangelo della vita, come il Regno di
Dio, cresce e dà i suoi frutti abbondanti (cf. Mc 4, 26-29). È certamente
enorme la sproporzione che esiste tra i mezzi, numerosi e potenti, di cui
sono dotate le forze operanti a sostegno della "cultura della
morte" e quelli di cui dispongono i promotori di una "cultura della
vita e dell'amore". Ma noi sappiamo di poter confidare sull'aiuto di
Dio, al quale nulla è impossibile (cf. Mt 19, 26). Con questa certezza nel
cuore, e mosso da accorata sollecitudine per le sorti di ogni uomo e donna,
ripeto oggi a tutti quanto ho detto alle famiglie impegnate nei loro difficili
compiti fra le insidie che le minacciano {135}: è urgente una grande
preghiera per la vita, che attraversi il mondo intero. Con iniziative
straordinarie e nella preghiera abituale, da ogni comunità cristiana, da ogni
gruppo o associazione, da ogni famiglia e dal cuore di ogni credente, si
elevi una supplica appassionata a Dio, Creatore e amante della vita. Gesù
stesso ci ha mostrato col suo esempio che preghiera e digiuno sono le armi
principali e più efficaci contro le forze del male (cf. Mt 4, 1-11) e ha
insegnato ai suoi discepoli che alcuni demoni non si scacciano se non in
questo modo (cf. Mc 9, 29). Ritroviamo, dunque, l'umiltà e il coraggio di
pregare e digiunare, per ottenere che la forza che viene dall'Alto faccia
crollare i muri di inganni e di menzogne, che nascondono agli occhi di tanti
nostri fratelli e sorelle la natura perversa di comportamenti e di leggi
ostili alla vita, e apra i loro cuori a propositi e intenti ispirati alla
civiltà della vita e dell'amore (Giovanni Paolo II, Evangelium vitae).
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