Libri scritti da Arrigo Muscio Lettera di un bambino
abortito alla madre La catechesi di satana
durante un recente caso di esorcismo |
Lettere aperte anno 2002
13/01/2002 IL PROBLEMA
GIUSTIZIA
In questi giorni si è scatenata una bagarre sul problema giustizia ampiamente riportata da tutti i mass media. E’ un problema che ci coinvolge in quanto, da cattolici, conosciamo l’importanza della giustizia (definita da S. Agostino “uno dei cardini della società”) il cui corretto esercizio viene spesso rammentato nella Sacra Scrittura. Ne siamo talmente convinti che abbiamo pubblicato sul nostro sito il “dossier giustizia” http://digilander.iol.it/arrigomuscio/dossier%20giustizia.htm che invitiamo a leggere quanti interessati. Ciò premesso desideriamo solo porre, con questa nostra lettera aperta, alcune semplici domande a quanti (autorità comprese) saranno in grado di fornire una risposta. Premessa. In base a quanto riferito dai mass media, circa il 96% dei furti che avvengono nel nostro Bel Paese risultano impuniti; altri reati (soprattutto quelli che colpiscono le famiglie come le rapine, le aggressioni, gli stupri, la pedofilia ecc.) subiscono la stessa sorte dei primi; molte condanne non vengono eseguite ecc. I giornali riportano spesso le gesta di pluridenunciati che circolano tranquillamente ed insistono a compiere reati. I cittadini (basta effettuare dei sondaggi) sono sempre più impauriti in quanto i delinquenti (nazionali e d’importazione) la fanno da padroni nel nostro Stato “all’avanguardia”! Vari programmi televisivi sono infarciti di sesso, di violenza, di volgarità e di offese alla religione cattolica anche durante la fascia di tutela dei minori, nonostante le numerose proteste che cadono nel vuoto! Lo stesso dicasi di certi giornali, senza che si provveda in merito. Domande. 1) Di chi è la colpa di tale andazzo? Dei politici che hanno promulgato leggi permissiviste e garantiste (per i delinquenti!) e/o dei politici che le mantengono? Dei magistrati che non le applicano o dei magistrati che non possono applicarle? Delle forze dell’ordine che non catturano i delinquenti? 2) Come mai circolano tranquillamente delinquenti recidivi? Come mai il nostro paese è diventato il Ben Godi della delinquenza internazionale? 3) Come mai il sindaco Giuliani (ex magistrato) è riuscito ad ottenere il rispetto della legge a New York (che non è certo un paesino!) mentre da noi è una chimera? 4) Come mai in Italia i processi sono cronicamente lunghi al punto da meritare spesso ripetute condanne da parte della Corte di Giustizia Europea? Queste sono le domande che tutti i cittadini estranei ai giochi politici si pongono e pongono ed alle quali vorrebbero una risposta da parte delle Autorità lautamente pagate (anche dalle vittime delle violazioni delle leggi) per provvedere in merito. Cordiali saluti. Il signore degli anelli21-1-2002 In molte sale cinematografiche viene proiettato il film "Il signore degli anelli", tratto da un lavoro di Tolkien. E' un successo enorme di pubblico che ha costretto diversi mass media ad occuparsi dell'avvenimento. Come al solito vengono riportati pareri pro e contro il film e il capolavoro di Tolkien. Il racconto mette bene in risalto, come ha spiegato il Cardinal Biffi, la marcata differenza tra il bene ed il male. O meglio, il Maligno: cioè il diavolo che appare in tutta la sua bruttura e la sua perenne perfidia. Non è un "diavoletto" simpatico e giocherellone, ma è un mostro com'è stato mostrato ai piccoli veggenti di Fatima durante un'apparizione. E' sicuramente un film biblico, nel senso che descrive la necessità della lotta tra il Bene ed il Male. Non esiste il compromesso o il "dialogo soccombente" con le forze maligne, tanto di moda oggi anche in seno a certi ambienti ecclesiastici che hanno scordato le frasi lapidarie ed eterne del Fondatore della Chiesa "Nessuno può servire a due padroni: o odierà l'uno e amerà l'altro, o preferirà l'uno e disprezzerà l'altro: non potete servire a Dio e a mammona" (Mt. 6,24) - "Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me, disperde" (Mt. 12,30). Ma ciò che è ancor più "scandaloso" agli occhi dei buonisti e di molti cosiddetti cristiani è l'esistenza degli empi, cioè dei figli di satana "Perché non comprendete il mio linguaggio? Perché non potete dare ascolto alle mie parole, voi che avete per padre il diavolo, e volete compiere i desideri del padre vostro. Egli è stato omicida fin da principio e non ha perseverato nella verità, perché non vi è verità in lui. Quando dice il falso, parla del suo, perché è menzognero e padre della menzogna" (Gv. 8,43 seg.). Anche questa categoria è scomparsa dalla moderna predicazione ecclesiastica e laicista. Il film mette in risalto la presenza di interventi soprannaturali del Bene (es. gli elfi) e preternaturali del Male; anche questa una descrizione "scandalosa" in un mondo moderno che rifiuta Dio, si reca in massa dai maghi e consulta gli oroscopi! L'anello del potere, oggetto della vicenda, simboleggia con chiara evidenza il patto satanico descritto nel Vangelo "Il diavolo lo condusse in alto e, mostrandogli in un istante tutti i regni della terra, gli disse: - Ti darò tutta questa potenza e la gloria di questi regni, perché è stata messa nelle mie mani e io la do a chi voglio. Se ti prostri dinanzi a me tutto sarà tuo -" (Lc. 4,5 seg.). Assai edificante è anche l’illustrazione dell'uomo tentato e "redento" e dell'ingenua bontà del piccolo protagonista: l'unico in grado di distruggere, con la sua bontà ed il suo altruismo, l'anello malefico. Nell'ottima realizzazione del film fa stecca la presenza del solito "mago buono", figura inesistente nella Bibbia che condanna ogni forma di magia. Purtroppo i "maghi buoni" sono un po’ come il cacio sui maccheroni, si trovano ovunque. D'altronde l'inosservanza di molti preti, vescovi, cardinali e fedeli laici delle seguenti parole eterne di Cristo contribuisce ad alimentare tale confusione, che può essere evitata con un sano discernimento biblico " -E questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno i demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano i serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno, imporranno le mani ai malati e questi guariranno-. Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu assunto in cielo e sedette alla destra di Dio. Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore operava insieme con loro e confermava la parola con i prodigi che l'accompagnavano" (Mc. 16,17 seg.) Il presidente Dr. Arrigo Muscio 26-1-2002 Da qualche giorno i mass media stanno evidenziando l'arresto di Vanna Marchi et similia, provocato dallo scoop di Striscia la Notizia e dai successivi accertamenti dell'Autorità Giudiziaria. Il quotidiano "Libero" del 26/1/2002, con un ampio articolo del vicedirettore Renato Farina (cattolico), stigmatizza il comportamento dell'Autorità Giudiziaria la quale, nonostante l'evidente pullulare degli operatori dell'occulto che strombazzano i loro prodigi anche da molte Tv (e noi aggiungiamo anche da diversi giornali) e nonostante le denunce presentate dai numerosi "sedotti ed abbandonati", hanno fatto poco o nulla per indagare sul fenomeno e sulle truffe collegate. Di che cosa si stupisce il dott. Farina? Noi da tempo denunciamo il mondo dell'occulto, il satanismo e la pedofilia (basta consultare ad es. i nostri link "Trattato di demonologia" http://digilander.iol.it/arrigomuscio/demonologia.htm , "libri consigliati" http://digilander.iol.it/arrigomuscio/rassegna%20libri.htm ecc.) e da tempo (precisamente dall'agosto 2000) stiamo subendo una serie ininterrotta di tentativi di intrusione informatica (più di trecento) e di immissione di virus (più di 70) oltre a disturbi di consultazione del sito. Abbiamo presentato una denuncia penale alla Magistratura e 29 integrazioni di denuncia; abbiamo inoltre segnalato alle principali Autorità del Bel Paese tale vicenda. Risultato? Non sappiamo ancora nulla ed i tentativi proseguono! Caro dott. Farina e cari giornalisti ci permettiamo una semplice domanda. Come mai, quando si ha a che fare col mondo tenebroso, molte sentenze assolvono gli imputati per incapacità di intendere e di volere (incapacità solo al momento dell'azione criminosa!) o sono soft, oppure i responsabili difficilmente vengono indagati o arrestati? Ai posteri l'ardua sentenza! Cordiali saluti. Il presidente Dr . Arrigo Muscio
CONCLUSIONE DEL DOSSIER GIUSTIZIA AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA AL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA AL PROCURATORE GENERALE PRESSO LA CORTE DI CASSAZIONE AL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA
Brescia, 07/02/2002 Con il doveroso rispetto nei confronti di tutti quei giudici e quegli operatori di giustizia che si impegnano per promuovere ciò che S. Agostino considera uno dei cardini della società ho deciso, in relazione a quanto da me esposto nel "Dossier giustizia" (liberamente consultabile sul sito internet dell’Associazione Genitori Cattolici che presiedo http://digilander.iol.it/arrigomuscio ), di non presentarmi e di non costituirmi parte civile nelle future udienze che mi riguarderanno, a meno che sia strettamente indispensabile o obbligatorio. Ho scritto il "Dossier giustizia" http://digilander.iol.it/arrigomuscio/dossier%20giustizia.htm per offrire un costruttivo spunto di riflessione che possa servire per promuovere il miglioramento della giustizia. Le vicende in esso descritte (in particolare l’assoluzione di Aldo Busi per le sue gravissime affermazioni durante una trasmissione televisiva senza che noi, come parte offesa, venissimo convocati - sentenza Gip. Dr. Paolo Colella del 7-5-98 -; la successiva vicenda delle telefonate moleste e minacciose sempre di Aldo Busi, con relativa assoluzione “perché il fatto non sussiste, vicenda che ha suscitato anche vasta eco tra alcuni mass media Pr. 2801/01 R.g. Mod. 16; l’assoluzione del direttore del Giornale di Brescia che ha permesso la pubblicazione di una lettera diffamatoria nei miei confronti collegata ad un inesistente mio scritto Proc. N. 1407/99 RGNR e Pr. 3170/99 R.G. GIP) mi hanno indotto a non perdere ulteriormente del tempo che posso dedicare ad altre attività più produttive per il Regno di Dio: di Colui cioè che sarà supremo giudice di tutti gli uomini. Distinti saluti.
Dr. Muscio Arrigo LETTERA APERTA
AL MINISTRO PER LE PARI OPPORTUNITA’ Al Ministro Per le Pari Opportunità Fax: 06 6990265 Per conoscenzaAl Presidente del Consiglio Fax 06 6794569
In una recente intervista pubblicata su di un quotidiano nazionale http://www.repubblica.it/online/societa/coppiefatto/prestigiacomo/prestigiacomo.html
Lei ha sostenuto la necessità di una pronta legge a favore delle unioni di fatto e gay. Inoltre ha affermato di non confondere lo spinello con le droghe pesanti. Nel rispetto di ogni opinione ci permettiamo suggerirle la lettura del documento FAMIGLIA, MATRIMONIO E "UNIONI DI FATTO" del PONTIFICIO CONSIGLIO PER LA FAMIGLIA che può reperire al seguente indirizzo internet http://www.vatican.va/roman_curia/pontifical_councils/family/documents/rc_pc_family_doc_20001109_de-facto-unions_it.html ; documento che spiega con chiarezza la differenza sostanziale (anche ai fini civili) tra il matrimonio (tutelato dalla Costituzione) e le unioni di fatto e gay (già più volte stigmatizzate anche dall’attuale Pontefice). Per quanto concerne la droga le suggeriamo la consultazione del sito internet http://www.campo-della-vita.org/italiano/suor%20elvira.htm , curato da giovani ex tossicodipendenti i quali, vista la loro esperienza, possono fornirle una preziosa ed incomparabile testimonianza al riguardo. Distinti saluti. Il presidente Dr. Arrigo Muscio ALZA IL VELO, UNA PM FA DA
PARAVENTO
Brescia, 27/02/2002 AL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA AL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA In
data 27-2-2002 un quotidiano nazionale[1][1][1] ha pubblicato un articolo con il
titolo “Alza il velo, una Pm fa da paravento – Un’egiziana di 32
anni va a testimoniare con lo chador. Il presidente, col permesso del marito,
la identifica ma chiede a un magistrato donna di ripararla dagli sguardi
degli uomini presenti nel tribunale di Monza. Il codice italiano costretto a
scendere a patti con il Corano. Più che la legge infatti potè la religione.
Voleva testimoniare a favore della cugina in un processo a Monza, ma senza
rinunciare al velo imposto dalla sua religione. E così l’identificazione è
avvenuta solo grazie a un paravento umano. I precetti musulmani infatti vogliono
che lo chador possa essere tolto solo in casa oppure in presenza di altre
donne. Usanza che però va a urtare contro la procedura prevista in un’aula di
tribunale. Per identificarla, il giudice monzese Alfredo De Lillo, ha dovuto
chiedere il permesso al marito di farle alzare almeno per un attimo il velo.
Questo non prima però di avere messo come paravento un Pubblico ministero
donna. In questo modo gli altri uomini presenti in aula tra i banchi non
potevano vederla. Così come vuole il rituale musulmano….” Ciò
premesso chiediamo, tenuto anche conto dell’assenza di reciprocità nei paesi
islamici[2][2][2], se la sentenza della Corte di
Giustizia Europea (31 luglio 2001 - Requêtes nos 41340/98,
41342/98, 41343/98, 41344/98) che ha affermato l’incompatibilità tra
la Charia e la Convenzione per i diritti dell’uomo sia applicabile anche
in Italia. In tal caso domandiamo, in attesa di un intervento dei
coordinamenti femminili, che copia della stessa sentenza venga inviata a
tutti i tribunali d’Italia. 1. « …La
Cour reconnaît que la Charia, reflétant fidèlement les dogmes et les règles
divines édictées par la religion, présente un caractère stable et invariable.
Lui sont étrangers des principes tels que le pluralisme dans la participation
politique ou l’évolution incessante des libertés publiques. La Cour relève
que, lues conjointement, les déclarations en question qui contiennent des
références explicites à l’instauration de la Charia sont difficilement
compatibles avec les principes fondamentaux de la démocratie, tels qu’ils
résultent de la Convention, comprise comme un tout. Il est difficile à la
fois de se déclarer respectueux de la démocratie et des droits de l’homme et
de soutenir un régime fondé sur la Charia, qui se démarque nettement des
valeurs de la Convention, notamment eu égard à ses règles de droit pénal et
de procédure pénale, à la place qu’il réserve aux femmes dans l’ordre
juridique et à son intervention dans tous les domaines de la vie privée et
publique conformément aux normes religieuses. En outre, les déclarations qui
concernent le souhait de fonder un « ordre juste » ou un
« ordre de justice » ou « ordre de Dieu », lues dans leur
contexte, même si elles se prêtent à diverses interprétations, ont pour
dénominateur commun de se référer aux règles religieuses et divines pour ce
qui est du régime politique souhaité par les orateurs. Elles traduisent une
ambiguïté sur l’attachement de leurs auteurs pour tout ordre qui ne se base
pas sur les règles religieuses. Dès lors, selon la Cour, un parti politique
dont l’action semble viser l’instauration de la Charia dans un Etat partie à
la Convention peut difficilement passer pour une association conforme à
l’idéal démocratique sous-jacent à l’ensemble de la Convention…. ». Il Presidente Dr. Arrigo Muscio La Comunione
a messa si farà anche con il vino
Brescia, 07/03/2002 ALLA CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE ALLA CONGREGAZIONE PER IL CLERO ALLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA OGGETTO: La Comunione a messa si
farà anche con il vino In data odierna è apparso sul
Corriere della Sera un articolo dal titolo "La Comunione a messa si
farà anche con il vino". Con riferimento ad una nota della
Congregazione vaticana per il Culto viene anticipata la possibilità di poter
ricevere la Comunione sotto le due specie. Ottima iniziativa: si toglierebbe
così il vizio a quei personaggi che in alcune occasioni, e con facilità,
accolgono l'Eucarestia sulle mani e la nascondono per celebrare poi messe
sataniche o riti dissacratori (come viene denunciato da diversi sacerdoti). L'articolo però si conclude con
queste parole "…nella Chiesa cattolica - nei casi autorizzati e per i
"piccoli gruppi" che già lo fanno - si usano due modi principali:
il prete intinge l'ostia nel vino, prima di posarla sulla lingua delle
persone che attendono in fila; oppure, dopo presa l'ostia, si fa passare di
mano in mano il calice, dal quale ognuno beve un sorso, pulendo l'orlo dove
ha messo le labbra con un tovagliolo. La nota vaticana precisa che le
modalità le stabilisce il vescovo, oppure possono essere fissate dalle
conferenze episcopali. E' probabile che in Italia si segua la seconda strada,
allo scopo di evitare che a Milano - poniamo - si beva il calice e a Lodi si
riceva l'ostia intinta nel vino". Se passasse l'accostamento
generalizzato ad un unico calice da parte di tutti i fedeli ciò comporterebbe
delle conseguenze disastrose per le seguenti ragioni: 1) 1) igienicamente
sarebbe pericoloso appoggiare le labbra dove centinaia di persone (magari
affette da ogni male) le hanno precedentemente poste. "Onora il
medico" (Sir. 38,1) avverte la Parola di Dio; quale medico suggerirebbe
un simile comportamento? Comunque qualcuno potrebbe obiettare che con il
sangue di Gesù si riceve il sacramento di guarigione, ma ad essi può essere
facilmente replicato con la Parola del Signore stesso pronunciata nei
confronti del Tentatore "Se sei Figlio di Dio, gettati giù, poiché sta
scritto: Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo, ed essi ti sorreggeranno
con le loro mani, perché non abbia a urtare contro un sasso il tuo piede -.
Gesù gli rispose: - Sta scritto anche: Non tentare il Signore Dio
tuo" (Mt. 4.6 seg.); 2) 2) moltissime
persone non si accosterebbero più alla Comunione proprio per motivi igienici. Ciò premesso conviene porsi una semplice
domanda. Con tale procedura si intende favorire l'accostamento all'Eucarestia
o scoraggiarla? A seconda delle possibilità permesse
o imposte si va in un senso oppure nell'altro. Distinti
saluti. Il
Presidente Dr.
Arrigo Muscio RISPOSTA DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA UFFICIO LITURGICO NAZIONALE Roma, 13 marzo 2002 Gentilissimo Dottor Muscio, Rispondo alla sua lettera dello scorso 7 marzo, trasmessa per competenza a questo Ufficio. L’estensione della possibilità di ricevere la Comunione
Eucaristica sotto le due specie, che ha avuto solo recentemente risalto sulla
stampa nazionale, è contenuta nella nuova Institutio Generalis
Missalis Romani (2000), che affida al Vescovo diocesano la
regolamentazione di tale facoltà: «Il Vescovo diocesano può stabilire per la
sua diocesi norme riguardo alla Comunione sotto le due specie, da osservarsi
anche nelle chiese dei religiosi e nei piccoli gruppi. Allo stesso Vescovo è
data facoltà di permettere la Comunione sotto le due specie, ogni volta che
al sacerdote celebrante sembri opportuno, purché i fedeli siano ben informati
e non ci sia pericolo di profanazione del Sacramento o la celebrazione non
risulti troppo difficoltosa per il gran numero di partecipanti o per altra
causa» (n. 283). Questa prescrizione è stata ribadita da una lettera
circolare della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei
Sacramenti (cfr. “Notitiae”, n. 4 19-420, Giugno-luglio 2001, pp. 255-258). Circa le modalità della distribuzione dell’Eucaristia sotto le due specie, posso assicurarLe che è ben presente tra i Vescovi italiani e a questo Ufficio l’attenzione alle norme igieniche da rispettarsi e soprattutto la preoccupazione di favorire l’accostamento dei fedeli alla Comunione Eucaristica. Colgo l’occasione per porgerLe i più distinti ossequi. Don Giuseppe Busani Direttore ULN ESPOSTO PER L’EDUCAZIONE SESSUALE NELLE SCUOLE MILANESI Brescia, 25/03/2002
AL GARANTE PER LA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI AL MINISTRO DELL'ISTRUZIONE AL PROCURATORE DELLA
REPUBBLICA DI MILANO Per conoscenza: AL PRESIDENTE DELLA
REPUBBLICA
ESPOSTO
In data 21-3-2002 due quotidiani nazionali (Il giornale e Libero) hanno pubblicato i seguenti articoli "Lettera alla Moratti: quell'educazione è a luci rosse" (Il Giornale) e "Quando l'educazione sessuale diventa pornografia" (Libero) riguardanti l'educazione sessuale impartita in varie scuole di Milano che ha suscitato vibrate proteste da parte di molti genitori. Durante tali "lezioni sessuali" sono state poste domande di carattere sessuale agli studenti (alcuni minorenni). Leggiamo ad esempio su Il Giornale del 21-3-2002 "….Le perplessità non si fermano alle parole, aggiunge il professore milanese: - In una classe ci sono ragazzi che hanno già avuto esperienze sessuali e altri no. Perché chiedere a tutti indistintamente a che età hanno avuto il primo rapporto? C'è chi si sente più indietro senza motivo -. La vera educazione è personale. I genitori contestano altri aspetti: - In classe dovrebbero essere date informazioni generali, non si può trasformare la scuola in un consultorio. A una ragazzina di 12 anni è stato chiesto di disegnare alla lavagna ciò che ha in mezzo alle gambe; la scolara è stata derisa dai compagni e ha provato un grande imbarazzo. Non è neanche il caso di mostrare come si usa un profilattico srotolandolo sul dito di un quindicenne e invitandolo a infilarlo tra le mani di una compagna di classe -. Un'altra lezione contestata: aver chiesto agli studenti come si masturbano e averli poi invitati a porre la stessa domanda al compagno psico-leso. Cinque bambine delle elementari hanno cambiato scuola perché il sessuologo aveva invitato tutti gli scolari a toccarsi nelle parti intime" Leggiamo su Libero del
21-3-2002 "….Certo che alcuni manifesti, frutto del lavoro di un
corso di educazione sessuale in una seconda di un liceo di Milano, rimasti
affissi in classe per settimane e di cui c'è giunta una rassegna fotografica,
lasciano piuttosto perplessi. Più che educazione sessuale sembrano
pornografia di bassa lega. Ne diamo un parziale saggio nella fotografia che
abbiamo pubblicato e ovviamente censurato….. Particolarmente grave poi,
aggiunge Antonio Marziale, quanto denunciato da un docente di scuola superiore,
secondo il quale i ragazzi sarebbero anche indotti dagli stessi educatori a
non far menzione dei contenuti delle lezioni a casa…"
Ciò premesso chiediamo a codeste Autorità per le rispettive competenze che venga fatta piena luce riguardo: 1) 1) Alla liceità delle domande di carattere sessuale poste agli studenti minorenni in riferimento alla legge 31 dicembre 1996, N. 675 (sulla privacy). In particolare domandiamo una dettagliata verifica riguardo al rispetto degli art. 1, 7,11,13,22 delle suddetta legge; 2) 2) alle autorizzazioni concesse agli educatori sessuali in oggetto; al trasparente contenuto del contenuto delle lezioni di educazione sessuale e alla regolare notifica ai genitori degli studenti minorenni; 3) 3) al rispetto delle normative di legge nazionale ed internazionale poste a tutela dei minori; 4) 4) all'affermazione " Particolarmente grave poi, aggiunge Antonio Marziale, quanto denunciato da un docente di scuola superiore, secondo il quale i ragazzi sarebbero anche indotti dagli stessi educatori a non far menzione dei contenuti delle lezioni a casa…"
In caso di violazioni normative domandiamo si proceda secondo legge in base alle rispettive competenze. Chiediamo d'essere avvisati sull'esito del nostro
esposto.
Distinti saluti.
Il Presidente Dr. Arrigo Muscio IL MANTENIMENTO DEI FIGLI AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA AL PRESIDENTE DELLA CAMERA AL PRESIDENTE DEL SENATO AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO Il mantenimento dei figli Una recente sentenza della Suprema Corte di
Cassazione riportata da numerosi mass media ha stabilito quanto segue "La Suprema
Corte (sentenza 4765) ha infatti respinto il ricorso di un padre separato
stanco di passare alla ex moglie l'assegno di mantenimento di un milione e
mezzo al mese in favore del figlio Marco, ventinovenne, laureato in
legge da tempo, che preferiva aspettare il posto di lavoro dei suoi
sogni piuttosto che accettare le occasioni che gli si presentavano. Il padre
ritenendo ingiusto continuare a mantenere un figlio cresciutello che si
permetteva il lusso di fare il difficile si è rivolto al giudice.
Ma la Cassazione è stata categorica: ha ragione Marco, non c'è alcuna
colpa nella condotta di un figlio - specie se nato da famiglia agiata - che
rifiuta un posto non adeguato alle sue aspirazioni. Così il signor
Giuseppe - benestante napoletano e professionista di elevato livello - e la
sua ex moglie dovranno continuare a mantenere il rampollo finché lui non
riuscirà a trovare un posto che lo soddisfi davvero. Non solo. Il giudice ha
anche scagionato Marco da qualsiasi colpa: non accontentarsi di un
lavoro qualunque non è un capriccio, ma un diritto e quindi i genitori
non sono autorizzati a tagliargli i viveri...."[3]
Ciò premesso non
intendiamo entrare nel merito dei ragionamenti giuridici che stanno
alla base della decisione in oggetto sia perchè non siamo degli esperti
sia perchè non conosciamo i motivi tecnici al riguardo. Lasciamo quindi ad
altri tale incombenza. Ci preme però
sottolineare il fatto che tale sentenza costituisce un ulteriore ed
ingiustificato aggravio a carico della famiglia. La nostra Costituzione
recita all'art. 1 "L'Italia è una Repubblica democratica, fondata
sul lavoro..." e l'art. 4 proclama "La Repubblica
riconosce a tutti i cittadini il
diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo
diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie
possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al
progresso materiale o spirituale della società". Quindi se un
giovane laureato o diplomato non riesce a trovare un lavoro in sintonia con
il proprio titolo di studio la colpa è solo dello Stato che non è stato in
grado di fornirglielo, disattendendo il dettato costituzionale. Il
mantenimento del medesimo, in attesa di trovare un lavoro consono alle sue
aspettative, dovrebbe essere a carico dello Stato. Non della famiglia che
l'ha allevato e mantenuto a sue spese fino alla conclusione degli studi! Non
è infatti colpa dei giovani se lo Stato non è in grado di programmare una
seria pianificazione delle lauree in sintonia con il mercato del lavoro,
introducendo nelle varie Facoltà ad esempio il numero chiuso basato sui veri
meritevoli e non sull’amico dell’amico! Lo Stato, che sovvenziona
abbondantemente altri istituti alternativi alla famiglia, dovrebbe invece
privilegiare la famiglia che, piaccia oppure no, costituisce la cellula
fondamentale dello Stato e l'ammortizzatore sociale per eccellenza. Se, per
sola ipotesi scolastica, tutte le famiglie con figli maggiorenni e
disoccupati dovessero decidere di non più mantenere i propri figli, che cosa
succederebbe? La rivoluzione sociale? La Costituzione
afferma all'art. 29 "La Repubblica riconosce i diritti della famiglia
come società naturale fondata sul matrimonio...." e all’art. 31
stabilisce "La Repubblica agevola con misure economiche e altre
provvidenze la formazione della famiglia e l'adempimento dei compiti relativi
, con particolare riguardo alle famiglie numerose.....". La famiglia
italiana fondata sul matrimonio è la Cenerentola d'Europa ed i contributi che
lo Stato elargisce a favore dell'istituto familiare sono ridicoli se
confrontati con il resto d'Europa. Ciò premesso
poniamo alcune semplici domande alle Autorità sopra indicate. La Costituzione
è ancora valida oppure costituisce una semplice cornice ad effetto? Vogliamo
deciderci a tutelare veramente la famiglia e a non soffocarla con ulteriori
ed ingiusti aggravi? Desideriamo
allevare dei figli autonomi o degli eterni mantenuti? Distinti saluti. 07/04/2002 Il presidente Dr. Arrigo Muscio Il bivacco nella Basilica della Natività
Abbiamo letto su di un quotidiano nazionale che “…Durante la loro permanenza i 123 terroristi arabi, infatti, hanno devastato arredi sacri e icone, utilizzandole come tavoli per il pranzo e ricoprendoli di immondizia di ogni genere. Ma, come se questo non bastasse, avevano anche collegato ordigni esplosivi alle porte della basilica: l’intento era chiaro, in caso di irruzione israeliana, alla strage di soldati sarebbe seguita la distruzione, almeno parziale, dell’edificio sacro…” (Libero 11 maggio 2002) ed una lettera ( pubblicata sul medesimo quotidiano) a firma Cristina Caroli “Risiedo a Tel Aviv…e mi chiedo: perché non hanno mostrato le immagini dell’interno della Basilica che provano come i terroristi palestinesi abbiano bivaccato e dissacrato quel luogo?…”. Sinceramente non ci stupiamo di quanto accaduto in quel luogo sacro, emblema della cristianità. Per gli islamici Gesù non è Dio e, di conseguenza, non hanno alcun rispetto per i luoghi sacri della cristianità. Soltanto quanti credono, in disaccordo con la Sacra Scrittura e con il Magistero della Chiesa http://digilander.iol.it/arrigomuscio/dialogo.html , che i cristiani e “gli altri” abbiano lo stesso Dio cadono nel madornale errore teologico smentito costantemente dai fatti e dallo stesso Corano. Soltanto nell’Italia ormai islamizzata, in cui dei giudici si inchinano ai dettami dell’islam http://digilander.iol.it/arrigomuscio/lettere%20aperte02.htm#velo ed altri giudici archiviano le offese alla religione cattolica in quanto “…non costituisce più reato il vilipendio alla religione cattolica né la bestemmia…”, possono avvenire simili errori. Cordiali saluti. 12/05/2002 Il presidente Dr. Arrigo Muscio SITI
PORNOGRAFICI
Brescia, 14/06/2002 AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
AL MINISTRO DELL’INTERNO
AL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA AL MINISTRO DELLE COMUNICAZIONI ALL’AUTORITA’ PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI OGGETTO: siti internet
pornografici
Capita sempre più di
frequente di imbattersi in siti di immediata visione pornografica accessibili
anche ai minori. Tali siti vengono indicati, con dovizia di
inequivocabili descrizioni, pure dai principali motori di ricerca italiani.
Non solo, ma come lamentato anche da diversi fruitori di internet, i link
pornografici vengono inviati, non richiesti, alle rispettive caselle di posta
elettronica. Come Associazione abbiamo inoltrato una denuncia penale nel
"lontano" 2000, ancora in attesa d'esito, per tentativi di
intrusione informatica (più di quattrocento nel momento in cui scriviamo), di
immissione di virus e di link pornografici. La situazione, anzichè
migliorare, è peggiorata al punto che ci vengono inviati link che contengono
anche scene di violenza carnale o di sevizie (i cosiddetti "rape").
Ci è capitato di vedere una ragazza con una faccia insanguinata costretta a
subire un atto sessuale oppure un'altra torturata nelle parti intime con una
sigaretta. Ciò premesso chiediamo alle Autorità responsabili se è ancora
operativo e vigente l'art. 528 C.P. (che prevede la perseguibilità d'ufficio) "Chiunque
allo scopo di farne commercio o distribuzione ovvero di esporli
pubblicamente, fabbrica, introduce nel territorio dello Stato, acquista,
detiene, esporta, ovvero mette in circolazione scritti, disegni, immagini od
altri oggetti osceni di qualsiasi specie, è punito con la reclusione da tre
mesi a tre anni e con la multa non inferiore a lire duecentomila. Alla stessa
pena soggiace chi fa commercio, anche se clandestino, degli oggetti indicati
nella disposizione precedente, ovvero li distribuisce o espone
pubblicamente.Tale pena si applica inoltre a chi: 1) adopera qualsiasi mezzo di pubblicità atto a
favorire la circolazione o il commercio degli oggetti indicati nella prima
parte di questo articolo; 2) dà pubblici spettacoli teatrali o cinematografici,
ovvero audizioni o recitazioni pubbliche, che abbiano carattere di oscenità…” Ciò premesso, poichè ci
siamo stancati di ricevere tale sgradito materiale, lo inoltreremo
automaticamente, oltre che alla Polizia Postale, anche al Ministro
dell'Interno, all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ed al
Ministero della Giustizia nella forma in cui ci perviene per le opportune
valutazioni di competenza. Se si trattasse di materiale ancora considerato
pornografico chiediamo che si intervenga per porre fine a questa capillare
diffusione. In caso contrario lo lasciamo in visione alle Autorità indicate
in quanto noi ci siamo seccati di ricevere questo materiale indesiderato;
azione che continua imperterrita senza alcun freno. Distinti saluti. Il presidente
Dr. Arrigo Muscio Praticamente tutti i mass media si sono occupati della santificazione di quel gigante di santità che è Padre Pio. Uno di quei rari personaggi che il Signore dona all'umanità con cadenza secolare. Ovviamente non ripeteremo quanto già risulta dai numerosi servizi a lui dedicati. Ci preme però sottolineare un punto che è sfuggito a molti, anche appartenenti al mondo ecclesiastico. La santificazione di Padre Pio, fortemente voluta da Giovanni Paolo II e da milioni di fedeli, costituisce il trionfo della preghiera http://digilander.iol.it/arrigomuscio/la%20preghiera.html , soprattutto della preghiera del Santo Rosario http://digilander.iol.it/arrigomuscio/rosario.html . Padre Pio si definì un semplice uomo di preghiera. E' notorio che recitava in continuazione il Rosario (la sua arma contro satana), orazione considerata vecchia e ripetitiva da teologastri e tiepidi cristiani (nonostante gli inviti di Maria Santissima e di diversi papi, tra cui l'attuale). Non solo, ma scandalo per le orecchie di molti cattolici à la page che amano i primi posti nelle piazze e nei salotti televisivi, confessava in continuazione al punto che la sua vita era un’altalena tra la celebrazione eucaristica, la confessione e la preghiera. Infine, dulcis in fundo, era costantemente circondato da innumerevoli prodigi evangelici. Possedeva, insomma, tutte le caratteristiche per essere inviso da quanti, allora come adesso, concepivano e progettavano il sincretismo religioso che ha bisogno di "santi" interscambiabili tra le varie religioni: molto umani e poco evangelici (secondo l'integralità evangelica, s'intende, quella che parla del diavolo, del Paradiso, dell'inferno, dei miracoli, dei sacramenti ecc.). Ecco, quest'umile uomo di preghiera, che come testamento lasciò le seguenti parole "Amate e fate amare la Madonna, pregate e fate pregare il Rosario", ha catalizzato attorno alla sua stupenda figura milioni di persone di ogni ceto sociale e da tutto il mondo. Non solo, ma uomo che desiderò ardentemente di patire in unione con le sofferenze di Cristo, permise, con la sua incessante preghiera del Rosario, la guarigione di milioni di persone da mali spirituali, fisici e la liberazione dai lacci infernali. Infine, questo semplice frate ancorato all'integralità evangelica, ha voluto ed attivato, combattendo un evidente dolorismo che ammorba una certa predicazione ecclesiastica, la costruzione di uno dei migliori ospedali d'Europa per la cura degli ammalati. Mettere in risalto questo incontestabile aspetto fa certamente storcere il naso a molti in quanto rappresenta la vittoria della croce di padre Pio contro le teorie del mondo!
Il presidente Dr. Arrigo Muscio IL FESTIVAL DEI GIOVANI A MEDJUGORJE Dal
31 luglio al 6 agosto si è tenuto a Medjugorje www.medjugorje.hr il consueto “Festival
internazionale dei giovani”. Circa trentamila giovani provenienti da
tutto il mondo (erano presenti 18 lingue) per una settimana hanno pregato
almeno tre corone del Rosario ogni giorno; hanno partecipato quotidianamente
alla stupenda messa internazionale supportata da un’orchestra cosmopolita
composta da violinisti, chitarristi, mandolinisti ecc.; sono saliti sui monti
Krizevac e Podbro (luoghi di
apparizioni mariane); hanno ascoltato i veggenti, suor Elvira http://www.campo-della-vita.org/italiano/suor%20elvira.htm
e le testimonianze dei suoi ragazzi ex tossici, Padre Jozo (violentemente
perseguitato agli inizi delle apparizioni dal regime comunista) ed altri
relatori. La
gioia e la pace interiore che trasparivano da questa moltitudine di giovani
che, al posto di spaccare vetrine, fumare spinelli e commettere violenze,
annualmente si riuniscono per pregare, lodare Dio ed esultare, costituiscono
un evento spiegabile solo in via soprannaturale. Le coppie di fidanzati unite
dall’amore verso Dio e Maria, verso se stessi ed il prossimo, dalle quali
traspariva gioia, equilibrio e serenità strideva con le coppie sull’orlo di
una crisi di nervi presenti nella nostra società opulenta e senza Dio. Gli
“dei” discoteca, spinello, carriera, sesso ecc. erano totalmente assenti da
quella moltitudine intrisa d’amore. I
segni divini della croce (alta dodici metri in cemento bianco) posta sulla
sommità del monte Krizevac che si staccava fisicamente dal monte (restando
sospesa in aria ed assumendo un colore grigio scuro) e mostrava varie
modificazioni (notate da diverse persone durante la recita del secondo
Rosario http://www.genitoricattolici.org/rosario.html in coincidenza dell’ora dell’apparizione)
hanno confermato il “miracolo” dei giovani indifferenti ai richiami di un
mondo moralmente fatiscente e degradato. Come Associazione Genitori Cattolici
sentiamo il dovere, nell’indifferenza di molti mass media, di segnalare
questo incomparabile festival dei giovani come esempio per quanti hanno a
cuore il benessere spirituale e fisico dei propri figli e del mondo intero.
Preferiamo, infatti, questa visibile ed oggettiva concretezza alle
chiacchiere dei profeti di questo mondo. Il presidente Dr. Arrigo Muscio LOURDES. E SE PARLASSIMO DI
MIRACOLI… Il dott. Patrick Theillier (medico da più di venticinque anni, nel 1998 rispondendo all’appello di mons. Jacques Perrirer, nuovo vescovo di Tarbes e Lourdes, viene nominato medico permanente del Bureau médical del santuario di Lourdes. E’ anche presidente dell’Associazione medica internazionale di Lourdes che comprende più di diecimila specialisti sanitari in settantacinque paesi) ha scritto il libro “Lourdes. E se parlassimo dei miracoli…” ed. EDB (Centro Editoriale Devoniano – Bologna). E’ un libro che dovrebbe essere letto e consigliato non solo dai cristiani (preti e vescovi compresi), ma anche da tutti quanti amano la verità. Tale volume costituisce la risposta agli scettici che, vittime della disinformazione organizzata al servizio del principe di questo mondo, ritengono i miracoli “cose superate”, che la scienza spiegherà. E proprio il medico e uomo di scienza dott. Theillier dimostra, con il suo libro, che i miracoli avvengono anche oggi; mentre un altro uomo di scienza, il prof. Zichichi, afferma di rinforzo che la scienza non potrà mai spiegare i miracoli http://www.genitoricattolici.org/zichichi.htm . Riporto soltanto le seguenti parole del dott. Theillier “…In quanto medico e uomo di scienza, affermo con la Chiesa: nulla può favorire di più la religione della ricerca del vero che la scienza persegue. Meglio conosceremo la creazione e le sue leggi, meglio conosceremo il Creatore e i suoi misteri. Sono sempre costernato nel constatare che nella mente di tante persone la fede e la scienza sono due nemici irriducibili. No: la religione non scompare man mano che la scienza progredisce nelle scoperte. Al contrario, più le cose vengono scientificamente spiegate e più richiedono una contemplazione religiosa. “Un po’ di scienza allontana da Dio, molta scienza riconduce a Dio”, diceva il grande Pasteur. Sapete, lo spirito e la materia sono molto più uniti di quanto non si creda!…” (pag. 46) – “…Chi può dire che non ha bisogno di guarigione, di sanare certe ferite della vita? Non tanto per sentirsi bene con se stesso, quanto per vivere una riconciliazione nell’ordine dell’amore, riconciliazione con se stesso, con gli altri o con Dio. Per questo, lo ripeto, la guarigione miracolosa è prima di tutto una guarigione del cuore, che può, in certi casi, dispiegarsi in tutto l’essere biologico come guarigione psicosomatica. Gesù non vuole soltanto guarire tutti gli uomini, ma vuol guarire tutto l’uomo…” (pag. 112) Il presidente Dr. Arrigo Muscio Efferati delitti In riferimento ai continui delitti che insanguinano la nostra società, soprattutto ad opera dei minori, e agli interrogativi che molti si pongono al riguardo, riteniamo di fondamentale importanza riflettere seriamente sulle seguenti parole pronunciate dalla nota scrittrice americana Anne Graham in occasione della tragedia delle Torri gemelle di New York. Cordiali saluti. Il presidente Dr. Arrigo Muscio “Io credo che Dio sia
profondamente rattristato da questa tragedia, proprio come lo siamo noi, ma
per anni noi gli abbiamo detto di andarsene dalle nostre scuole, di andarsene
dal nostro governo, di andarsene dalle nostre vite. Ed essendo Lui quel
gentiluomo che è, io credo che egli giustamente si sia fatto da parte. Come
possiamo aspettarci che Dio ci dia la sua benedizione e la sua protezione se
gli chiediamo: - Lasciaci soli? -. Penso sia cominciato quando
Madeline Murray O’Hare, che è stata uccisa, e il suo corpo è stato trovato di
recente, ha protestato di non volere alcuna preghiera nelle nostre scuole. E le abbiamo detto OK. Poi
qualcuno ha detto: è meglio non leggere nelle scuole la Bibbia che dice: - Tu
non ucciderai, non ruberai; ama il tuo prossimo come te stesso -. E gli
abbiamo detto OK. Poi il dott. B. Spok ha
detto che non dovremmo sculacciare i nostri figli quando si comportano male
perché potremmo deformare la loro personalità e danneggiare la loro autostima
(il figlio del dott. Spok si è suicidato). E gli abbiamo detto OK. Poi qualcuno ha detto che
gli insegnanti e i presidi è meglio che non puniscano i nostri figli quando
si comportano male; anzi, nessuno tocchi uno studente quando si comporta
male, per non essere citati in giudizio. E gli abbiamo detto OK Poi qualcuno ha detto: - Stampiamo fotografie di donne nude, chiamando tutto ciò salutare apprezzamento per la bellezza del corpo femminile -. E noi gli abbiamo detto OK. E qualcuno altro ha
pubblicato fotografie di bimbi nudi e le ha rese disponibili in Internet. E
noi gli abbiamo detto OK: loro hanno diritto alla loro libera parola. E poi l’industria del
divertimento ha detto: Facciamo programmi TV e film che promuovano il
blasfemo, la violenza, il sesso illecito….. E’ solo divertimento, non ha
controindicazioni… E gli abbiamo detto OK. Ora ci chiediamo perché i
nostri figli non hanno coscienza? Perché non distinguono il giusto dallo
sbagliato? E perché non li disturba uccidere i diversi, i loro compagni di
classe e perfino se stessi? Se ci pensiamo a lungo e intensamente forse
possiamo trovare una spiegazione. Io penso che abbia molto da fare con – Noi
raccogliamo ciò che abbiamo seminato -. Anne Graham SEMPRE A PROPOSITO DI DELITTI GIOVANILIGli efferati delitti che a ripetizione appaiono in questo mondo ormai moralmente marcio, sui quali abbiamo espresso il nostro scomodo parere, ci inducono ad una riflessione. Più volte siamo intervenuti con lettere ed esposti alle Autorità per segnalare film trasmessi in prima serata conditi con sesso e violenza (ad es. “Basic Intinct” più volte replicato) oppure spettacoli pubblici tenuti da cantanti satanisti http://www.genitoricattolici.org/ltr%20aperte.htm . Per non parlare di film con racconti di cannibalismo, ampiamente sponsorizzati sui mass media e ripetutamente trasmessi in prima serata. Nonostante le nostre proteste, quelle di altre associazioni e di numerosi cittadini l’andazzo è continuato imperterrito, reso forte dalle costanti archiviazioni. Ciò premesso ci stupiamo allorché leggiamo le esternazioni di sconcerto anche dei magistrati che si devono occupare di tali orrori d’ispirazione diabolica. Non era forse meglio porre qualche freno censorio per il bene dei minori e dell’intera società oppure la censura dev’essere applicata solo per le idee scomode http://www.genitoricattolici.org/dittatura%20satana.htm ? Cordiali saluti. Il presidente Dr. Arrigo Muscio Purtroppo questa domanda diventa sempre più ricorrente da parte di molte persone in occasione delle ormai frequenti tragedie. Persino alcuni sacerdoti, intervistati da qualche Tv, pronunciano questa domanda. Anche se a questo quesito ha già risposto la scrittrice Anne Graham http://www.genitoricattolici.org/lettere%20aperte02.htm#efferatidelitti , conviene riflettere sul dilagante paganesimo che pure nel nostro Bel Paese sta soffocando, ad esempio “grazie” anche ad Halloween, il senso del sacro. A causa di un andazzo sempre più alternativo a Dio ed ai suoi comandamenti e ad un’umanità sempre più indifferente agli avvisi di Maria Santissima e di qualche santo (ad esempio le lacrimazioni della statua di Padre Pio) diviene sempre più attuale il monito di Gesù “In quello stesso tempo si presentarono alcuni a riferirgli circa quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva mescolato con quello dei loro sacrifici. Prendendo la parola, Gesù rispose: -Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subito tale sorte? No, vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. O quei diciotto, sopra i quali rovinò la torre di Sìloe e li uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? No, vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo” (Lc. 13,1 seg.) Per migliori chiarimenti sulle motivazioni del male nel mondo, utili per quanti si chiedono dov’è Dio (ma se lo domandano solo in occasione di tragedie o di efferati delitti!), consiglio la lettura gratuita del libro “Il vaso di Pandora” . Cordiali saluti. Il presidente Dr. Arrigo Muscio PENE PIU’ SEVERE
Gli ormai innumerevoli episodi di cronaca, ampiamente riportati dai mass media, che denotano un totale disinteresse nei confronti dell’uomo, della sua salute e della sua sicurezza richiedono, a nostro parere un severo intervento da parte delle Autorità. Appare ormai matematicamente dimostrato che nell’epoca in cui molti si riempiono la bocca di buonismo e di solidarismo vengono perpetrati i principali attacchi contro l’uomo, nel nome di Mammona, e con una incondizionata fiducia in leggi sempre più permissive e garantiste. Delitti, stupri, violenze, furti, pedofilia, pornografia (diffusa ormai in ogni dove alla faccia della tutela dei minori) aumentano vertiginosamente e arrogantemente. Non esiste ormai un campo, da quello medico a quello scolastico, in cui non siano visibili, in certi casi, l’incuria, l’abuso, il menefreghismo, il pressappochismo; tutte “virtù” moderne assai pericolose per la salute morale, fisica e la stessa sicurezza delle persone. Mentre invitiamo le Autorità a piangere non solo per i poveri bambini rimasti sepolti nella scuola durante il festeggiamento di Halloween e per i loro familiari (ultima in ordine di tempo delle varie tragedie), ma anche per tutte le innocenti vittime di ogni violenza e prevaricazione fisica e morale, come cittadini cattolici domandiamo che vengano promulgate leggi più severe in proporzione ai reati, in piena sintonia con quanto scritto nel Catechismo della Chiesa Cattolica che non è certamente permissivista , dal momento che riporta quanto segue (visibile on line sul sito del Vaticano http://www.vatican.va/archive/catechism_it/p3s2c2a5_it.htm#I.%20Il%20rispetto%20della%20vita%20umana ) “ 2265 La legittima difesa, oltre che
un diritto, può essere anche un grave dovere, per chi è responsabile della
vita di altri. La difesa del bene comune esige che si ponga l'ingiusto
aggressore in stato di non nuocere. A questo titolo, i legittimi detentori
dell'autorità hanno il diritto di usare anche le armi per respingere gli
aggressori della comunità civile affidata alla loro responsabilità. 2266 Corrisponde ad
un'esigenza di tutela del bene comune lo sforzo dello Stato inteso a
contenere il diffondersi di comportamenti lesivi dei diritti dell'uomo e
delle regole fondamentali della convivenza civile. La legittima autorità
pubblica ha il diritto ed il dovere di infliggere pene proporzionate alla
gravità del delitto. La pena ha innanzi tutto lo scopo di riparare il
disordine introdotto dalla colpa. Quando è volontariamente accettata dal
colpevole, essa assume valore di espiazione. La pena poi, oltre che a
difendere l'ordine pubblico e a tutelare la sicurezza delle persone, mira ad
uno scopo medicinale: nella misura del possibile, essa deve contribuire alla
correzione del colpevole. 2267 L'insegnamento
tradizionale della Chiesa non esclude, supposto il pieno accertamento
dell'identità e della responsabilità del colpevole, il ricorso alla pena di
morte, quando questa fosse l'unica via praticabile per difendere
efficacemente dall'aggressore ingiusto la vita di esseri umani. Se, invece, i mezzi incruenti sono
sufficienti per difendere dall'aggressore e per proteggere la sicurezza delle
persone, l'autorità si limiterà a questi mezzi, poiché essi sono meglio
rispondenti alle condizioni concrete del bene comune e sono più conformi alla
dignità della persona umana.
Cordiali saluti.
Il presidente
Dr. Arrigo Muscio
All’On. le Rocco Bottiglione In un articolo, a firma
Franco Mauri (Libero 7 novembre 2002), abbiamo letto che lei si è “rallegrato
per la vittoria del partito islamico in Turchia…giungendo a dire che l’Akp
sarà per la Turchia quello che per l’Italia fu la Democrazia Cristiana..” A prescindere dalle
critiche rivoltele da Franco Mauri, ci permettiamo qualche considerazione in
merito alla sua contentezza per la vittoria del partito islamico in Turchia.
A lei che si dichiara cattolico, e che certamente si trova in Parlamento
grazie anche al voto di molti cattolici, ci permettiamo di suggerire alcune
letture autobiografiche (da parte di donne che hanno provato sulla loro pelle
i valori dell’Islam)
segnalate nel nostro link “libri
consigliati” in merito all’Islam.
Dopo l’attento esame delle loro vicende (tradotte in diverse lingue) le suggeriamo
la lettura della seguente documentazione: Il vero
volto dell’immigrazione - Giuli
Valli - Ed. Civiltà - tel. e fax 0303700003 Gesù e
Maometto - Daniel Mariano - ed.
Segno Islam e Cristianesimo - Della
Conferenza Episcopale dell'Emilia Romagna - Ed. Dehoniane L'Islam alla riscossa - Sacerdote
Luigi Villa - Ed. Civiltà - tel. e fax 0303700003 Cristiani, mussulmani, ebrei, hanno lo stesso Dio? NO! - Sacerdote Luigi Villa - Ed. Civiltà - tel. e
fax 0303700003 Le
letture suggerite l’aiuterebbero di certo a comprendere l’incompatibilità
religiosa che esiste tra chi adora Gesù come Dio (e si inginocchia davanti al
Santissimo Sacramento) e chi invece lo considera solo un uomo; anzi, un
“cadaverino” (come disse in televisione il presidente dell’Unione musulmani
d’Italia) da togliere dai luoghi pubblici. Inoltre, con l’ausilio della
sentenza della Corte di Giustizia Europea potrebbe comprendere le manifeste
ed “eterne” incompatibilità tra la legge coranica e la concezione
politico-democratica occidentale. Le
suggerisco “dulcis in fundo” la lettura della documentazione pubblicata nel
nostro link “predicazione
e dialogo” e quanto affermato dal demonio in un recente caso di esorcismo
(come cattolico non avrà, spero, alcuna difficoltà a credere al principe di
questo mondo, la cui opera nefasta viene ripetutamente evidenziata nella
Bibbia) riguardo all’immigrazione islamica in Occidente. Con la speranza che faccia sue, come suo
dovere di cattolico, le frasi della Scrittura “Chi è il menzognero se non
colui che nega che Gesù è il Cristo? L’anticristo è colui che nega il Padre e
il Figlio. Chiunque nega il Figlio, non possiede nemmeno il Padre; chi
professa la sua fede nel Figlio possiede anche il Padre" (1 Gv 2, 22-23)
- "Da questo potete riconoscere lo spirito di Dio: ogni spirito che
riconosce che Gesù è venuto nella carne, è da Dio; ogni spirito che non riconosce
Gesù, non è da Dio. Questo è lo spirito dell’anticristo che, come avete
udito, viene, anzi è già nel mondo." (1 Gv 4, 2 seg.) - "Poiché
molti sono i seduttori che sono apparsi nel mondo, i quali non riconoscono
Gesù venuto nella carne. Ecco il seduttore e l'anticristo! Fate attenzione a
voi stessi, perché non abbiate a perdere quello che avete conseguito, ma
possiate ricevere una ricompensa piena. Chi va oltre e non si attiene alla
dottrina del Cristo, non possiede Dio. Chi si attiene alla dottrina, possiede
il Padre e il Figlio. Se qualcuno viene a voi e non porta questo
insegnamento, non ricevetelo in casa e non salutatelo; poiché chi lo saluta
partecipa alle sue opere perverse" (Gv cap.7) e con la speranza che,
durante la recita del Santo
Rosario, raccomandata anche
dell’attuale papa (che lei certo ammira), rifletta sulla sconfitta a Lepanto
dell’esercito turco proprio grazie a questa preghiera “Ma, più ancora, a ben
altre forze, secondo la bella espressione del senato veneto: - Non virtus,
non arma, non duces, sed Maria Rosarii victores nos fecit", "non il
valore, non le armi, non i condottieri ma la Madonna del Rosario ci ha fatto
vincitori" (36). Del resto, la vittoria di Lepanto era avvenuta nel
giorno in cui le confraternite del Rosario facevano tradizionalmente
particolari devozioni -” porgo, distinti saluti. Il presidente Dr. Arrigo Muscio L’incremento di internet nella scuola AL
MINISTRO DELL’ISTRUZIONE
Preg.ma Sig.ra Letizia
Moratti, abbiamo letto
della Sua iniziativa di attivare delle caselle di posta elettronica per tutti
i docenti “…Intanto il ministro ha annunciato l'offerta gratuita, e
protetta, di una casella di E-mail, a tutti i docenti italiani per consentire
a genitori e studenti di dialogare agevolmente con gli insegnanti. - I
docenti avranno libero accesso al sito ministeriale dal quale potranno
scaricare gratuitamente gli aggiornamenti e tramite il quale avranno accesso
a tutti i software didattici - ha detto la Moratti che ha poi presentato il
progetto, aperto anche ai genitori, che riunisce ambiente, cultura, arte e
sport e che prevede visite ed altre iniziative per studenti e famiglie” http://213.26.79.24/VisualizzaArticolo.php3?Codice=1258888&Luogo=Main&Data=2002-11-22&Pagina=ATTUALITÀ
Plaudiamo ovviamente alla Sua iniziativa, dato
che l’utilizzo di internet presenta numerosi vantaggi, come ha sottolineato
anche la Chiesa mediante alcuni recenti documenti. Ma, come molti sanno, la
navigazione in internet prevede anche
dei pericoli per i minori che navigano senza alcun controllo da parte dei
genitori o senza programmi filtro. Numerosi genitori, che non sono certo
pratici in quanto figli di un altro tempo, saranno indotti a consentire,
anche per ragioni scolastiche, l’accesso indiscriminato ad internet ai loro
figli. Riteniamo pertanto opportuna, da parte del Ministero che presiede,
l’introduzione nella scuola di un programma educativo che da un lato insegni
agli studenti gli innumerevoli vantaggi di internet, ma dall’altro lato li
educhi ad un utilizzo corretto del medesimo, illustrandone i pericoli
(pedofilia, pornografia, satanismo ecc.), come suggerito anche dalla Polizia
di Stato http://www.poliziadistato.it/pds/primapagina/stop-it/index.html
. Logicamente è necessario illustrare anche ai genitori tali pericoli,
invitandoli a controllare i figli e ad utilizzare gli appositi programmi
filtro. Da tempo, come Associazione di genitori, lamentiamo ad esempio
l’arrogante invasione di e-mail pornografiche in barba agli art. 528 e 660 C.P., alla legge 675 sulla privacy e
all’art. 8 della Convenzione per i diritti dell’uomo “Ogni persona ha diritto,
al rispetto della sua vita privata e familiare, del suo domicilio e della sua
corrispondenza…”. Abbiamo anche segnalato tale invasione a varie Autorità, ma
l’andazzo prosegue imperterrito http://www.genitoricattolici.org/lettere%20aperte02.htm#sitipornografici . In attesa quindi degli indispensabili
interventi delle Autorità preposte ci permettiamo di suggerirLe
l’introduzione di appositi programmi educativi riguardo a questo utilissimo
strumento. Sarebbe anche auspicabile educare gli studenti all’utilizzo delle
modalità di segnalazione delle attività illecite o sospette alle Autorità
preposte. Un’ utile opera per forgiare cittadini e non sudditi. Distinti saluti. Il presidente Dr. Arrigo Muscio
La domenica come
giorno festivo
L’Unione Europea, che ha abbandonato il simbolo cristiano della Croce (caposaldo della sua tradizione occidentale) per abbracciare la stella a cinque punte, sta forzando l’Italia per rendere operante una direttiva, in forza della quale il giorno festivo potrebbe non essere più la domenica http://www.ilnuovo.it/nuovo/foglia/0,1007,164242,00.html . Non possiamo, da cittadini cattolici, non considerare questa parte della direttiva come un tassello di un disegno più ampio. L’Europa che, grazie ai poteri occulti (consigliamo a tal proposito la lettura della notevole documentazione riportata nel nostro link “libri consigliati” e confermata anche dal demonio in un recente esorcismo), sta progressivamente islamizzandosi ci porterà gradualmente e sottilmente all’eliminazione del giorno del Signore “La celebrazione della domenica attua la prescrizione morale naturalmente iscritta nel cuore dell'uomo « di rendere a Dio un culto esteriore, visibile, pubblico e regolare nel ricordo della sua benevolenza universale verso gli uomini. Il culto domenicale è il compimento del precetto morale dell'Antica Alleanza, di cui riprende il ritmo e lo spirito celebrando ogni settimana il Creatore e il Redentore del suo popolo….” http://www.vatican.va/archive/catechism_it/p3s2c1a3_it.htm#II.%20Il%20giorno%20del%20Signore . Mentre i cittadini cattolici dialogano, dimenticandosi del rispettoso e propositivo “docete di Cristo” nonostante i documenti del Magistero della Chiesa, gli avversari di Gesù attuano (incontrando tanti don Abbondio, pochi fra’ Cristoforo e molti cosiddetti cristiani) le loro strategie “disgustando sempre più Dio”, come ci ha ricordato l’attuale papa nell’udienza dell’11 dicembre 2002 “La seconda parte del Cantico (cfr vv. 19-21) non è più un lamento individuale, alla prima persona singolare, ma una supplica collettiva rivolta a Dio: «Perché ci hai colpito, e non c’è rimedio per noi?» (v. 19). Oltre alla spada e alla fame, c’è, infatti, una tragedia maggiore, quella del silenzio di Dio, che non si rivela più e sembra essersi rinchiuso nel suo cielo, quasi disgustato dell’agire dell’umanità. Le domande a Lui rivolte si fanno perciò tese ed esplicite in senso tipicamente religioso: «Hai forse rigettato completamente Giuda, oppure ti sei disgustato di Sion?» (v.19). Ormai ci si sente soli e abbandonati, privi di pace, di salvezza, di speranza. Il popolo, lasciato a se stesso, si trova come sperduto e invaso dal terrore. Non è forse questa solitudine esistenziale la sorgente profonda di tanta insoddisfazione, che cogliamo anche ai giorni nostri? Tanta insicurezza e tante reazioni sconsiderate hanno la loro origine nell’aver abbandonato Dio, roccia di salvezza….”. Auguro a tutti un Buon Natale cristiano
Il presidente
Dr. Arrigo Muscio I SEMPRE PERSEGUITATI CRISTIANIROMA, 26 DIC –“I cristiani non dimentichino che seguire il Signore in alcuni casi può voler dire martirio e salire senza compromessi alla Croce”. Lo ha detto il Papa. All'Angelus, nel giorno in cui la Chiesa commemora santo Stefano, il primo martire del cristianesimo, lapidato per non aver rinnegato Gesù, Giovanni Paolo II ha richiamato inoltre l'attenzione sui tanti cristiani che, in molte parti del mondo, soffrono persecuzioni a causa della propria fede (2002-12-26 - 12:20:00 Ansa). Oggi, in occasione del protomartire Santo Stefano, sentiamo il dovere di segnalare il libro “I nuovi perseguitati” di Antonio Socci, ed. Piemme. Come scritto in premessa da Ernesto Galli della Loggia “…Esso ci aiuta a ricordare un grande rimosso: l’uccisione – vogliamo adoperare il termine appropriato? Il martirio – nel Novecento di un enorme numero di cristiani. Non so dire se le cifre riportate sono proprio quelle, esatte alla decina e all’unità, ma la loro portata non può essere messa in dubbio ed è tale da lasciare senza fiato: sono 40.000.000 i cristiani uccisi per la loro fede nell’arco del secolo appena terminato, mentre si calcola che siano circa 160.000 le persone che ogni anno trovano la morte per lo stesso motivo…”. Il libro di Socci mette il dito nella piaga e costituisce indirettamente un j’accuse nei confronti di quanti fingono d’ignorare questa continua persecuzione. Ma lo è soprattutto nei confronti di molti cosiddetti cristiani i quali, contaminati dagli effetti della bomba atomica spirituale, firmano petizioni e organizzano marce di protesta per il riconoscimento in Occidente dei diritti di quanti perseguitano i cristiani nei loro paesi d’origine. Siamo pienamente d’accordo sul doveroso riconoscimento dell’uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge (art. 3 Cost.) e sul riconoscimento di certi diritti in sintonia con il concetto giuridico internazionale di reciprocità e del necessario rispetto dei valori del paese ospitante (comprese le leggi penali!); ma siamo altresì convinti che certi cattolici di casa nostra farebbero bene a “gridare profeticamente” per la cessazione delle persecuzioni dei cristiani in molte parti del mondo e per la loro tutela. Non bisogna dimenticare, infatti, che in molti paesi i cristiani non godono neppure del più elementare diritto (ad esempio nei paesi islamici, in Cina ecc.) di professare il cristianesimo. Auspichiamo quindi che i libri “I nuovi perseguitati” di Socci, “Torturato per Cristo” di R. Wurmbrand e il “Rapporto 2002 sulla libertà Religiosa nel mondo”, ed. ACS acs.it@tin.it vengano letti, diffusi e regalati a quanti fingono d’ignorare il genocidio dei cristiani “Volete pure voi dormire, mentre la Chiesa Clandestina, i vostri fratelli in Cristo, soffrono e combattono soli per il Vangelo?…Ascoltate il nostro messaggio: - ricordatevi di noi! Aiutateci! Non ci abbandonate!..” (R. Wurmbrand). Cordiali saluti. Il presidente Dr. Arrigo Muscio LA
NASCITA DI EVA
SPETT. ONU
Tutti i mass media si stanno occupando
della nascita di Eva (la bambina clonata per intervento della setta dei
raeliani). Noi non siamo in grado di appurare la verità scientifica
dell’avvenimento e lasciamo agli scienziati tale compito. L’annuncio ha
comunque sollevato un mare di polemiche, non solo da parte degli uomini di
Chiesa, ma pure dal mondo scientifico. La nascita di questa povera bambina è
chiaramente un’azione luciferina “Sarete come Dio”
(Gen. 3,4) e il nome stesso ne è una riprova. A prescindere dal prioritario
aspetto etico ci preme sottolineare anche l’aspetto “umano”. Stiamo, infatti,
assistendo all’utilizzo degli esseri umani come di oggetti da manipolare a
piacimento e ciò in aperto contrasto con le seguenti norme della
dichiarazione dei diritti dell’uomo.
Articolo 1
Tutti gli esseri
umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati
di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito
di fratellanza. Articolo 3
Ogni individuo ha
diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria
persona. Articolo 5
Nessun individuo
potrà essere sottoposto a tortura o a trattamento o a punizione
crudeli, inumani o degradanti. Articolo 16 comma 3
La famiglia è il nucleo naturale e
fondamentale della società e ha diritto ad essere protetta dalla
società e dallo Stato.
Poiché
gli esseri umani non sono dei semplici oggetti, o meglio, dei pezzi di legno
per farne dei Pinocchio, chiediamo a codesta Autorità sopranazionale di
attivarsi onde condannare come gravissimi crimini contro l’umanità tali
esperimenti genetici. Le
clonazioni sugli animali hanno dimostrato che gli individui prodotti sono
affetti da malformazioni, tumori o da affezioni varie “…Queste perplessità e altre ragioni di scetticismo
sono state espresse da molti scienziati. Vacche, pecore, topi e altri animali
sono clonati da anni, ma con risultati diversi. Alcuni animali hanno
sviluppato gravi effetti collaterali nel corso della vita. Molti si sono
ammalati di tumori, altri (e tra questi Dolly) soffrono di malattie
dell’invecchiamento precoce….” (Brescia Oggi del 28-12-2002 http://www.bresciaoggi.it/ultima/oggi/nazionale/Aaa.htm
). Un
essere umano ha diritto a nascere in una famiglia (art. 16 comma 3) senza
alcuna forzatura scientifica al riguardo e la sicurezza della propria persona
dev’essere tutelata ai sensi dell’art. 3 (non solo da un punto di vista
fisico, ma psicologico!). Ciò
premesso non lamentiamoci poi dei terremoti, delle eruzioni vulcaniche, delle
guerre e di tutti quei castighi che sono biblicamente il segno inequivocabile
che Dio è disgustato dell’umanità. Distinti saluti. Il presidente Dr. Arrigo Muscio |