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LA BELLEZZA DI GESU'

 

Recentemente alcuni mass media hanno pubblicato un identikit di Gesù costruito in base ad una congettura di una persona che, basandosi su alcune "fonti", ha sfornato un ritratto terreno assai brutto del Signore.

"Naturalmente" questa effigie è rimbalzata su vari mass media in maniera completamente diversa, pensiamo noi,  dall'immagine ricavata dalla Sacra Sindone o dallo stupendo Gesù Misericordioso di suor Faustina Kowaska (ottenuto grazie ad una visione mistica della santa!).

Qualcuno, per convalidare il "brutto ritratto", ha scomodato anche la Bibbia. Poiché però la Madonna ha invitato tutti i credenti a leggere la Sacra Scrittura quotidianamente in famiglia (anche per evitare di "bere le leggende metropolitane" spacciate da presunti esperti), cercheremo di scoprire gli spunti utili per una descrizione di Gesù.

"Tu sei il più bello tra i figli dell'uomo, sulle tue labbra è diffusa la grazia, ti ha benedetto Dio per sempre" (Sal. 45,3) insegna il salmo! Ovviamente tale espressione si riferisce al Signore (come dimostrano anche le frasi successive dello stesso salmo) che, preservato dal peccato originale come Adamo, non poteva essere soggetto ai difetti causati, a causa della disobbedienza dei progenitori, dall'introduzione nel mondo di tale peccato. Quando la Genesi ci insegna che Dio "fece l'uomo a sua immagine e somiglianza" (Gen. 1,26) si riferisce, ovviamente, ad Adamo prima del peccato originale: cioè ad un essere stupendo e perfetto.

Anche la frase "Come sei bello, mio diletto, quanto grazioso!" utilizzata nel Cantico dei Cantici (1,16) è chiaramente da attribuire a Gesù dato che questo libro biblico simboleggia anche lo sposalizio tra Gesù e la Chiesa. Pure l'esclamazione della donna che l'ascoltava tra la folla " Beato il ventre che ti ha portato e il seno da cui hai preso il latte!" (Lc. 11,27) è spiegabile anche come un'ammirazione per la bellezza ed il fascino di Gesù!

Che poi Gesù avesse anche i capelli lunghi, e non corti come nell'identikit del "bruttone", lo si ricava facilmente dal passo biblico relativo al concepimento di Sansone "Poiché ecco, tu concepirai e partorirai un figlio, sulla cui testa non passerà rasoio, perché il fanciullo sarà un nazireo consacrato a Dio fin dal seno materno; egli comincerà a liberare Israele dalle mani dei Filistei" (Giudici 13,5). Infatti se sulla testa di Sansone non doveva passare rasoio in quanto "nazireo consacrato a Dio fin dal seno materno", a maggior ragione tale espressione deve riferirsi a Gesù non solo "nazireo consacrato a Dio fin dal seno materno" ma addirittura Verbo di Dio incarnato (Gv. 1,1 seg.) in perfetta unione con il Padre " (Gv. 10,30). Anche l'annuncio dell'angelo alla madre di Sansone assume un'evidente analogia profetica con l'annunciazione a Maria Santissima "L'angelo del Signore apparve a questa donna e le disse:  Ecco, tu sei sterile e non hai avuto figli, ma concepirai e partorirai un figlio" (Giudice 13,3 seg)..

Che, infine, i capelli lunghi fossero una prerogativa del tempo lo ricaviamo dal voto di S. Paolo "Paolo si trattenne ancora parecchi giorni, poi prese congedo dai fratelli e s'imbarcò diretto in Siria, in compagnia di Priscilla e Aquila. A Cencre si era fatto tagliare i capelli a causa di un voto che aveva fatto" (At. 18,18). Se l'apostolo aveva con voto fatto il "sacrificio" di tagliarsi i capelli significa che l'usanza dei capelli lunghi era proprio una prerogativa dell'epoca.

Dulcis in fundo la ricostruzione fatta dal computer dell'immagine impressa nella Sacra Sindone conferma che Gesù non era "piccolo e tarchiato"; ma alto, snello e bellissimo!

Noi cristiani ci basiamo quindi su questa ricostruzione e lasciamo volentieri  la venerazione del fantasioso "bruttone" a chi la preferisce. Sul libero arbitrio e sui gusti non discutiamo!