Libri scritti da Arrigo Muscio Lettera di un bambino
abortito alla madre La catechesi di satana
durante un recente caso di esorcismo |
LE VIGNETTE ISLAMICHE Credo sia opportuno, alla luce di quanto successo in relazione alle vignette su Maometto pubblicate da alcuni mass media europei (sulla scia di un giornale danese) , effettuare qualche indispensabile considerazione. Innanzitutto conviene precisare che gli islamici hanno il diritto di offendersi se viene irrisa o posta in satira la loro religione. Gli occidentali, abituati ai tanti don Abbondio e ai molti cosiddetti cristiani che se ne stanno zitti quando vengono offesi sistematicamente i loro valori religiosi in svariati modi e che sono altresì tranquilli in quanto le poche denunce a difesa del cristianesimo vengono sistematicamente archiviate da una magistratura sensibile invece ad altri valori, hanno pensato di porre in satira Maometto. A titolo dimostrativo di come vengano offesi i valori cristiani nel Bel Paese cito l’episodio di un film in cui “…Un angelo viene sodomizzato e un individuo, calatisi i pantaloni, fa “sesso” con la statua di Maria Vergine” (frasi tratte dalla memoria di parte civile delle pochissime associazioni che hanno denunciato tale film); i registi del medesimo (proiettato in Italia) sono stati assolti in primo grado ed in appello!. Ve lo immaginate che cosa sarebbe successe se i valori islamici fossero stati offesi in maniera analoga mediante un film? Tra lo sconcerto degli ideatori di tali vignette su Maometto si è scatenata la violenta protesta di migliaia di musulmani. La vicenda si presta però a doverose riflessioni in base alle quali si evince l’impossibilità di un dialogo con l’islam http://www.genitoricattolici.org/dialogo%20islam.htm . Se le “innocue” (ovviamente se si tiene conto delle blasfeme
offese alla religione cattolica!) vignette satiriche pubblicate dal giornale
danese hanno offeso i sentimenti musulmani, la risposta dei medesimi è stata
assai illuminante riguardo al loro atteggiamento generalizzato. Infatti milioni di islamici (stando alle immagini mostrate
dalla televisione) hanno preso di mira violentemente (con la morte anche di
un sacerdote “aperto al dialogo”),
senza alcuna distinzione, i simboli occidentali (bandiere, chiese, ambasciate
ecc.) con evidente odio. Atteggiamento che denota da parte loro l’incapacità
di effettuare un doveroso ed occidentale (cristiano!) discernimento tra chi
ha compiuto un’azione ritenuta offensiva e gli altri che non l’hanno
effettuata. Per meglio capirci, è come se milioni di cristiani in tutto il
mondo avessero attaccato i simboli dell’islam (moschee, ambasciate, giornali,
bandiere, persone ecc.) in risposta alle
affermazioni di Adel Smith
che ha gettato il crocifisso dalla finestra di una stanza di ospedale, che ha
definito pubblicamente Gesù in croce “un cadaverino”
e altrettanto pubblicamente “la chiesa un’associazione a delinquere”. Quindi
questo loro atteggiamento suscita certamente un giustificato allarme soprattutto
se si tiene conto che nei Paesi in cui l’islam è al potere non esiste la
distinzione cristiana “Date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è
di Dio”, ma la sciaria stessa
diventa potere assoluto al punto che la Corte di Un’altra interessante considerazione la si può ricavare dalla corale condanna di tali vignette da parte di molte autorità politiche occidentali, normalmente silenziose quando vengono sistematicamente irrisi e blasfemizzati i valori cristiani!
|