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COME UNA FONTE

                                         Spunti di riflessione di Giacomo Davino

                                 Il    paese dei balocchi

 

Nell'odierna civiltà dell'apparire molti di noi, nella continua ricerca del benessere e del piacere ad ogni costo, sono talmente ripiegati su se stessi, da essere incapaci di aprirsi all'amore di Dio.

I ritmi frenetici, i falsi valori, le distrazioni, lo stress e le nevrosi sempre dietro l'angolo, hanno fatto perdere il vero, supremo senso della vita; non si sa più perché si esiste, né dove si và.

Non c'è più tempo  per la preghiera, ma detto tra noi, se veramente si vuole, il tempo lo si trova. Si pensi solo a quante ore si trascorrono davanti al televisore che, ci scarica addosso una miriade di oscenità e messaggi distorti;

a quanto tempo si spreca a leggere giornali e riviste, piene di banalità e vanità mondane;

a quanto tempo si perde in futili ed inutili discussioni.

Non ci sono scusanti: è questione di volontà!

Al tramonto della vita, così trascorsa: nell'illusione, si lascia dietro di sé, mille ambizioni miseramente sciolte e sogni svaniti, ritrovandosi solo con un pugno di cenere tra le mani.

Solo nella preghiera si fa esperienza di Dio Vivo che parla ai nostri cuori e, questo incontro bisogna cercarlo con tutta l'anima.

 

Quanti, pur definendosi cristiani, partecipano alla S. Messa con vera devozione filiale;

quanti non credono più all'esistenza dell'inferno, considerandola una favoletta inventata dalla Chiesa;

quanti, ancora, considerano il S. Rosario una preghiera ripetitiva e sorpassata, affermando che basta anche solo una preghiera, sminuendo o persino negando, i continui appelli della Madre di Dio (nelle ultime sue apparizioni a Lourdes, Fatima e Medjugorje) che, raccomanda vivamente tale encomiabile pratica, ma pregando con tutto il cuore e, soprattutto in famiglia.

Poi, si rimane sbigottiti nell'osservare: la società in bilico e sull'orlo di una crisi di nervi;

tante famiglie traballanti, sotto i "precisi e ben assestati" colpi sferrati dalla cultura dominante trasgressiva e, di morte;

moltissimi giovani, sempre più disorientati, i quali non trovano niente di meglio da fare, eccetto che "impasticcarsi" nelle discoteche (veri templi delle tenebre!) mettendo a repentaglio la propria e l'altrui esistenza;

i bambini (futura generazione!) che crescono alla scuola esoterica di diabolici maestri come Harry Potter e Dragonball, invece di apprendere dal Divin Maestro: Via, Verità e Vita!

 

Dio è infinito e, sceglie le cose piccole ed inutili per rivelarsi all'uomo, nel raccoglimento dell'anima.

Proprio nel S. Rosario sembra verificarsi la sublime esortazione evangelica di Gesù: "Solo chi si farà piccolo come uno di questi fanciulli entrerà nel Regno dei cieli" (Mt. 18,3).

Nel momento in cui si comprende il vero valore del Santo Rosario, è segno che nella nostra vita si è fatta una grande conquista, si riesce a valorizzare  molto di più le cose piccole e semplici.

Allora perché continuare a percorrere la via dell'errore?! Seguiamo invece la Vergine Maria, Madre premurosa di tutti noi, lungo il sentiero della benignità, della vera ricchezza, della mansuetudine e della vera pace.

La nostra vita non sarà più la stessa!

 

 

                           Maghetti, fatine, ...e "satanello"

 

Oramai viviamo in un mondo tutto magico!

La new-age è prepotentemente entrata nei costumi e nella cultura della nostra malata società che, sta inesorabilmente perdendo la sua originaria identità cristiana.

Tutti noi siamo esposti ai condizionamenti, palesi od occulti, attuati dai diabolici diffusori del pensiero e dei concetti della "nuova-era".

Programmi televisivi, film, pubblicità, musica, cartoni animati, videogiochi, ecc., sono accuratamente infarciti di maghi, fatine, spiriti e demoni che,  presentati in maniera subdola ed affascinante, sono sempre portatori di buoni valori:…infernali!

 

A farne le spese sono soprattutto i giovanissimi, che imbevuti di questa nuova "magica religiosità", profondamente anticristiana (vedi: harry potter, streghe, halloween, pokemon, ecc.) divengono come "piccoli occultisti", abituati alle cose orrende e mostruose, con le nefaste conseguenze che sono sotto i nostri occhi (basta seguire mezz'ora di telegiornale!).

 

Anche la scuola odierna, da brava educatrice, alimenta non poco, questa cascata di "fango magico" che  sommerge i nostri autentici  valori morali.

Così  alcuni Istituti scolastici hanno adottato, per bimbi di prima elementare, un libro di testo dal fantomatico titolo: "il piccolo Merlin", dove il maghetto è un amico amorevole, portatore di bene, che con la sua magia risolve tutti i problemi della vita (…di riferimenti cristiani, …nemmeno l’ombra!).

Bisogna proteggere i nostri piccoli da queste nefandezze e, ritornare alla sana "Tradizione Cattolica", alle buone letture, alle storie divertenti ed educative. Altrimenti si corre il serio pericolo di ritrovarci, tra non molto tempo, a vivere in una società “neo-pagana”, sotto l'abile regia del "principe delle tenebre".

 

                                  La gioia di Gesù

 

Molti si professano cristiani , ma …chi ha veramente lo Spirito di Gesù Cristo?

Il vero cristiano deve vivere non più a partire dalla Legge, bensì secondo lo Spirito che ha ricevuto.

Egli vive nella profonda consapevolezza d’essere figlio adottivo del Padre Celeste. Vive senza paure, ansie od angosce, donando amore incondizionato e gratuito.

Il vero cristiano ha lo zelo ed il coraggio di chiamare tutti gli uomini alla conversione del cuore: “non griderà, né alzerà il tono, proclamerà il diritto con fermezza; …non verrà meno e non si abbatterà” (Isaia 42,2-5).

I segni che permettono di riconoscere coloro che vivono mossi dallo Spirito Santo appariranno con viva chiarezza. Essi sono i frutti dello Spirito: l’amore , la gioia, la pace, la benevolenza, la bontà, la fedeltà, la mitezza, il dominio di sé (Galati 5,22).

Il più grande desiderio di Gesù è che il nostro cuore si rallegri e la ragione della sua venuta: è portare vita e gioia in abbondanza. Egli è straordinariamente mite in mezzo agli uomini; guarisce gli ammalati, risuscita i morti ed è fonte di gioia e consolazione per tutti quelli che incontra.

Ma da dove viene questa gioia? Che legame c’è tra questa e la gioia che il mondo può dare? E’ difficile dare una risposta finché non si è sperimentata la gioia data da Gesù! Essa è perfetta e completa, non è identica alle gioie del mondo. Non è sguaiata e chiassosa, ma rassicurante e serena.

Non è un sentimento di esaltazione, di piacere o benessere, ma si trova nelle profondità del nostro essere e, bisogna scavare a fondo per permetterle di sgorgare come “acqua viva per la vita eterna” (Gv. 4,14-15). E’ qualcosa che non possiamo osservare tramite la via normale dei sensi, è inesprimibile ed è destinata a crescere sempre più in comunione con Lui.

 

Per farne esperienza, occorre morire a sé stessi, liberarsi “dell’uomo vecchio” infatti, se non muore l’uomo vecchio non può nascere il nuovo, …non può nascere “l’amore”!

Essere cristiani, è  guarire totalmente dell’uomo vecchio, dell’egoismo, del proprio io. Bisogna “rinnegare sé stessi” e seguire il Maestro attraverso la “via stretta che conduce alla vita”! Solo così sperimenteremo la resurrezione alla nuova esistenza.

 

Per provare di essere cristiani non basta partecipare alla S. Messa domenicale, avere qualche devozione, partecipare ad un gruppo di preghiera o parlare di Dio agli altri. Ma dobbiamo misurarci con l’amore e la rinunzia totale a noi stessi, per appartenere interamente a Gesù e al suo Corpo.

 

Più si ama, meno si osserva dall’alto; più si ama, meno si giudica; più si ama, più si perdona; più si ama, più si ascolta e meno si parla; più si ama, più si diventa roccia, appoggio, sicurezza per l’altro; più si ama, più si è veri.

Più ami, meno ci tieni ad affermarti; più ami, più diventi e sei te stesso; più ami e più diventi luce; più ami, meno hai paura; più ami e più cerchi la bellezza, la verità, l’unità, la semplicità, la trasparenza, l’eterno; più ami e più diffondi il Paradiso e lo anticipi… già qui un po’!

 

A volte, nella nostra miopia pensiamo: non rubo, non uccido, non faccio del male a nessuno, non sono come gli altri. Sarà vero, ma sicuramente non siamo molte altre cose: …non siamo come Gesù!

 

Chi accoglie il  Vangelo in pienezza, cammina per le strade del mondo col volto dal quale traspare gioia, cordialità, mansuetudine e bontà.

Quante volte il cristiano che si professa tale, si reca in Chiesa per la S. Messa con viso lugubre e, né esce ugualmente con atteggiamento mesto e luttuoso, come se in quel luogo non avesse incontrato il suo Amato: Gesù Cristo Vivo e Vero!

A volte sembrano più allegri gli atei ed i mondani che i cristiani!

Ma il cristianesimo è gioia! E la guarigione interiore del nostro essere, avviene gradualmente, praticando l’abbandono filiale e la perseverante preghiera.

                                     

                                  L’involuzione della specie

 

Di frequente, ascoltando i discorsi fra i giovinetti in "erba", si avverte il disagio e la lamentela riguardo alla mancanza di ragazze in giro per eventuale serio fidanzamento, ...non ce né sono, oppure sono già impegnate! Il discorso vale anche per le ragazze ma, queste cercano di farsene una ragione e di reagire a questo stato, senza apparente via d'uscita. Certo i "costumi" odierni non aiutano nell'impresa. Come si può dar torto ai poveretti affranti e sconsolati?!

 

La famiglia poi, in quanto istituzione, si rileva sempre più come l'orrenda copia di quella sognata da S. Paolo nella sua lettera agli Efesini (cap. 5,21-28), infatti oggi la figura della moglie viene sempre presentata come la regina della casa, del portafoglio, dei figli e ...del marito, ridotto a sproposito dai moderni mezzi di disinformazione di massa, a povero "servo inutile" (...ma non in senso evangelico!).

E' in atto, ed è ben lungi dal termine, un maldestro e ben articolato tentativo di sovvertire i ruoli ed il reciproco rispetto all'interno della famiglia, …e non solo!

Mi si potrebbe accusare di sterile "maschilismo" ma, purtroppo la mia riflessione va ben oltre i comuni, quanto nefasti stereotipi creati ad arte dai nostri "guardiani mercenari".

Come se non bastasse, si creano i presupposti per nuove forme di convivenza (vedi le coppie gay, le unioni di fatto, ecc. …tanto reclamizzate!), dove la parola "amore" molto spesso fa rima con prostituzione ,  …e,  quando finisce "l'attrazione carnale", si ritorna felici al precedente stato!

 

Basta fare una rapida carrellata tra i programmi proposti dalla nostra "benemerita TV", anche      in prima serata, per rendersi conto in quale stato comatoso si trovino i nostri millenari valori   cristiani; oppure fare un giro in autobus, magari per recarsi al lavoro, sembrerà alquanto strano,   ma osservando inconsapevolmente, lo scorrere veloce delle immagini impresse sui porno-cartelloni   pubblicitari in uso, al termine del viaggio, si avrà la netta sensazione di aver assistito ad   un'esibizione a "luci rosse". Sì, poiché i suddetti cartelloni, se non sono infarciti di qualche   "moderna stellina" abbigliata solo con la classica "foglia di fico", non sortiscono alcun effetto   sulla "psiche bestiale", insita nel profondo dell' uomo, ...con conseguente "flop" commerciale!

 

Così ci incamminiamo a passo spedito verso "l'involuzione della specie" (altro che le teoriche frottole darviniste!) ...l'uomo che diventa “bestia”, col cervello situato sotto la cinta dei pantaloni, ...questo è il vero cambiamento!

 

Sempre più spesso, si sentono notizie circa denunce che fioccano per presunti maltrattamenti ai nostri fedeli amici cuccioli di cani o gatti; ma nessuno più si scandalizza per l'eccidio silenzioso di tantissimi "cuccioli" d'uomo nel grembo materno!

 

Se qualcuno tra noi, poi, più "sprovveduto", invita con garbo, un ignaro interlocutore alla preghiera costante, per la risoluzione dei suoi problemi, viene dapprima guardato in "cagnesco" (...per restare in tema) e,  poi tacciato come “inguaribile bigotto”. Infatti, sono ben altri i valori a cui far cieco riferimento in questa società, sempre più immersa nelle tenebre più fitte: ...il sesso , il denaro, il carrierismo ecc..

Non c'è che dire, ...si sta proprio facendo un ottimo "lavoro"!

Fortuna che Maria S.S. non s'è ancora stancata di visitarci!!

 

 

                          Le meraviglie del Santo Rosario

  

Il  S. Rosario è la regina delle devozioni mariane, come la rosa è la regina dei fiori!

Ha il potere di profumare di virtù la nostra vita e di rendere serena la nostra morte. Infonde grande sollievo e somma fiducia nelle ore più difficili della vita e nelle angosce più profonde.

Chi illuminato dalla grazia, comprende il profondo significato di ogni parola dell' Ave Maria che nel Santo Rosario si ripete, a guisa di saette che giungono al cuore della Madre, non può stancarsi, ma ad ogni ripetizione percepisce, in maniera crescente "il soave odore di Cristianità" che effonde da ogni parola, la profondità dei misteri in essa racchiusi, la dolcezza dell'unione con la Madre Celeste ed il nostro Signore Gesù Cristo.

 

Nell'anno 1880, il beato Bartololongo, fondatore del santuario di Pompei, lanciava questo grido: "fratelli, recitiamo il Rosario! La corona di Maria deve essere la nostra salvezza..., ma dobbiamo recitarla in comune, nella nostra famiglia, perché allora la preghiera riveste una forza pubblica, costante, unanime”.

Quel grido, sempre attuale, sale oggi come rimedio di salvezza della famiglia umana.

Dalle voci e dagli esempi di Pontefici come Papa Giovanni Paolo II, di Santi, dalle stesse rivelazioni di Maria SS. a Lourdes, Fatima e Medjugorje (solo per citarne alcune più famose!), giunge il caloroso invito a prendere l'umile corona tra le mani, per stabilire un collegamento sponsale tra Cielo e terra.

 

Il S. Rosario è una preghiera completa, perché armonizza, nella semplicità l'orazione mentale e vocale. Possiamo affermare che il Rosario è il "Vangelo di Maria", preghiera della Madre insieme ai figli e, le varie apparizioni, le grazie, le guarigioni del corpo e dello spirito, le vocazioni, il perdono... che accompagnano tale sublime pratica, non sono altro che parte delle "grandi cose che l'Onnipotente ha compiuto in Lei" (Lc. 1,49): Madre di Gesù e Madre nostra.

 

Il canto armonioso del S. Rosario dovrebbe risuonare come una dolce colonna sonora per noi figli, tanto disamorati ed immersi in una società materialistica e secolarizzata, come quella attuale.

Si sono svalutate ed abbandonate le pie pratiche cristiane di una volta, mentre ci si è legati "a filo doppio" al flusso delle idee e dei sentimenti del secolo.

Cosa aspettarci di positivo da questo terzo millennio e dal nostro futuro?

Finché attenderemo dall'esterno eventi che ci cambino la vita, la nostra esistenza non sarà mai come noi la desideriamo! Perché non è "fuori" che si trovano le risposte, ma dentro noi stessi.

Se in fondo, tutti ci auguriamo che il mondo cambi e migliori, perché le cose sembrano andare a rotoli, sempre più?

Si è persi il piacere di vivere (vedi ansie, nevrosi e depressioni dilaganti, ...anche fra gli adolescenti!), di gustare fino in fondo le cose belle della vita. Col tempo, lentamente ma inesorabilmente, si diventa come "burattini" che corrono all'impazzata …verso la "tomba". Sì perché non si  ha più tempo per niente, ...tanto meno per Colui che ci tiene in vita: per Dio!

 

Mentre tempo fa, il S. Rosario illuminava le nostre strade, le nostre case, il nostro cuore e, sgorgava come una fonte in certe pause del giorno, adesso caduti nelle rete degli affari, di internet, degli "amori virtuali", del telefonino, ci siamo allontanati dal primo ed indispensabile affare: la comunione con  Dio  Padre e coi fratelli.

 

Sia di nuovo il Santo Rosario, una catena d'amore, come nei tempi migliori; la preghiera della famiglia e della comunità orante.

Adoperiamoci a sanare divisioni e ferite, a promuovere quel che ci unisce ed a rimuovere ciò che ci divide, "armati" come auspicato dal grande S. Pio da Pietralcina, della santa corona del Rosario, ...accumuleremo un immenso tesoro in Cielo e grande serenità su questa terra d'esilio.

 

                                                       La pace del cuore

 

Tutti cerchiamo la pace: ne sentiamo l'esigenza, è una necessità

Molti, tra noi però, preferiscono la calma terrena. Evitano la pace vera del cuore, della mente e nei rapporti col prossimo.

Tanti altri poi, incantati dalle falsità mondane, dal sesso, dalla droga, dal carrierismo, dalla politica, ecc., non sanno più rinvenire il vero "centro della propria esistenza", se non in qualcosa che arreca una momentanea soddisfazione dei propri bisogni; così, puntualmente ingannati, finiscono per perdere la pace e farla perdere!

Il cuore umano non ha pace perché ha smarrito Dio.

Questo vale per tutti, anche per chi si dichiara credente, ma in realtà vive senza fede e, quindi  non fa esperienza dell'amore divino, restando così privo della vera pace.

Oggi di pace si fa un gran  parlare: manifestazioni, convegni, riunioni, ecc., ma spesso la parola pace, risuona in modo vano, senza criterio o usata per altri fini.

La pace vera non è quella di "umana fattura", la pace di Maria, Regina della pace, non è quella dei "pacifisti"!

 

Molto spesso  le offese, le ingiustizie e le contraddizioni possono essere tormenti per la pace,      se vissuti con piani di vendetta ed ostinato rancore; ma se smorziamo l'inquietudine, l'egoismo,   l'orgoglio e, le viviamo con pazienza, umiltà e perdono, il soffio soave della pace divina  allieterà il nostro spirito e quello dei nostri fratelli. Infatti, chi soffre di più non è la persona  odiata, ma  colui che odia, il quale, si consuma nelle braci ardenti della tristezza e del  risentimento.

 

La pace autentica del cuore e della mente, è quella che pervade tutto l'essere, è pregustazione della pace eterna; essa illumina l'anima sino a farla divenire riflesso di Dio e, del Suo immenso amore.

Saremo uomini di pace, figli dell' Altissimo, nello stesso istante in cui ritorneremo in modo autentico ed irrevocabile a Dio Padre, mediante l'abbandono filiale e la preghiera del cuore.

" Tu ci hai fatto per Te Signore, ed il nostro cuore è inquieto se non riposa in Te!"

( S. Agostino).

                                                                                        

                                                 Preghiera e Verità

 

Negli ultimi decenni di storia cristiana, si sta assistendo al sistematico annacquamento ed abbandono di qualsiasi pia pratica cristiana, come se qualcuno o qualcosa si stia appropriando e  subdolamente stravolgendo, l' eterna Verità rivelataci da nostro Signore Gesù Cristo quando dimorava visibilmente tra noi.

Ogni tanto, (...sempre più spesso!) ci sono novità da parte di qualche "illuminato" (...ma non si sa da chi!) e "moderno teologo", o "addetto ai lavori", circa teorie e scoperte in merito alla nostra Fede che, poi si rivelano in profondo contrasto con quanto insegnato e tramandato dal primo Papa e dai suoi autorevoli successori, e confermato dal Catechismo della Chiesa Cattolica.

 

Ecco solo alcuni esempi:

 

- si nega ormai apertamente l'esistenza di satana e dell'inferno, provocando sconcerto disarmante e sofferenza tra i "veri cristiani", mentre la Sacra Scrittura (dalla Genesi all'Apocalisse), ci parla frequentemente  dell'azione malefica di “quell'essere pervertito e pervertitore”, come definito dal Papa Paolo VI, che provoca  discordie, tentazioni e mali di ogni genere e specie;

 

- si assiste all'oramai dilagante degradazione eucaristica.

Infatti, sempre più spesso capita di entrare in Chiesa e non sapere più dove inginocchiarsi, in quanto il tabernacolo è decentrato e spostato lateralmente o addirittura trasferito in altra sede; per non parlare del momento della Comunione eucaristica, quando si assiste ad un vero e proprio susseguirsi di sacrilegi, con i frammenti delle ostie consacrate che durante la distribuzione cadono a terra,  per l'assenza del "rimpianto" velo o piattino e, vengono conseguentemente calpestati da ignari fedeli. 

Ai giovinetti del catechismo poi, non viene quasi più insegnata la genuflessione davanti al Santissimo, ed a volte li si vede ritornare alla panche giocherellando con la particola tra le dita!

Mentre dopo la Comunione, il silenzio necessario al dialogo interiore, viene bruscamente interrotto dai "famigerati" avvisi.

 

- si denigra con “sufficienti risolini”, l'encomiabile pratica  mariana del Santo Rosario, definendola preghiera ripetitiva, noiosa e medievale, buona solo per le donnette di popolo;

 

- si tenta di giustificare certi comportamenti, ripetutamente condannati dalla Chiesa come: l'abominevole delitto dell'aborto, il divorzio, la pornografia, la masturbazione, ecc.;

 

- si cerca abilmente di livellare tutte le fedi religiose, affermando che in ognuna si può scorgere un pezzo di verità, creando un "fritto misto" di religioni, in perfetto stile sincretista  new-age.

 

E tante altre assurdità anticristiane del genere.

 

Ma il Vangelo insegna: "Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci. Dai loro frutti li riconoscerete" ( Mt. 7,15-16);

"Mi raccomando poi fratelli, di ben guardarvi da coloro che provocano divisioni e ostacoli contro la dottrina che avete appreso: tenetevi lontani da loro" ( Rm. 16,17);

"Orbene, se anche noi stessi o un angelo dal Cielo vi predicasse  un Vangelo diverso da quello che vi abbiamo predicato, sia anatema!" (Gal. 1,8).

 

Tutto ciò, penso che proviene dallo "spirito del mondo", che sta creando una sorta di “cultura parallela” in aperto contrasto con tutto quello che,  in qualche modo, può risalire al nostro Signore Gesù Cristo che, peraltro ci ha messo in guardia con la sua enigmatica espressione: "Quando il Figlio dell'uomo ritornerà, troverà la Fede sulla terra?" (Lc. 18,8) …e, dalla mancanza di spirito di orazione. Anche da parte del clero , …si studia Dio, si predica Dio, si insegna Dio, si discute di Dio; nel Vangelo e nelle Scritture si legge di Dio; eppure lo spirito rimane arido, senza devozione. Molta scienza e niente orazione; tutto il nutrimento è per l'intelletto, niente per la volontà.

La nostra dipendenza dal Signore, invece è essenziale, assoluta e continua. Perché dunque non teniamo lo sguardo rivolto al cielo per lodare, benedire e glorificare la divina Bontà?!

 

A te, che da tanto tempo non preghi più ed hai perso fiducia e speranza in Dio Padre;

 

A te, che ti senti "troppo lontano" e solo nei tuoi problemi di ogni giorno;

 

A te, che vivi Dio come una realtà troppo distaccata dalla tua vita.

 

Rispondo:

che la preghiera non è tutto, ma che tutto deve cominciare dalla preghiera;

 

che il Signore Gesù Cristo, Via Verità e Vita, è l'unico Maestro di preghiera e, donandoci il "Padre Nostro" ha voluto insegnare che la preghiera è amore;

 

che il nostro modello di perfezione di vita in grazia, è la Santissima Vergine Immacolata;

 

che cresce in noi il desiderio di pregare:

 se cresciamo nell'amore

 se cresciamo nel distacco dal male

 se cresciamo nella fedeltà a Dio;

 

che per restare in piedi sotto i colpi della vita, bisogna imparare a mettersi in ginocchio;

 

che la "Preghiera del cuore" è  la via diretta che ci fa sperimentare l'amore di Dio per noi;

 

che chi impara a pregare, impara a vivere;

 

Perché la preghiera cambia la nostra vita!