Libri scritti da Arrigo Muscio Lettera di un bambino
abortito alla madre La catechesi di satana
durante un recente caso di esorcismo |
Durante la settima trascorsa a Medjugorje il mio cuore
stava scoppiando… Caro Arrigo, ora ti racconto com’è stata la
mia prima esperienza a Medjugorje e te lo scrivo visto che durante il viaggio
di ritorno ero troppo imbarazzata per farlo davanti a tutti con un microfono
in mano. Premetto che avevo smesso di
pregare, fino a due anni fa quando ho ritrovato la Fede e da allora ogni
volta che assistevo alla Messa o mi trovavo in Chiesa, piangevo, soprattutto nel momento in cui
mi ritrovavo da sola a parlare con la Madonna. Non mi spiegavo il motivo di
queste lacrime dato che non avevo nessun problema materiale o esistenziale ed
ero sostanzialmente serena. Un giorno ho sentito una
collega raccontare del suo viaggio a Medjugorje e dopo alcuni giorni le ho
chiesto se voleva parlarmi della sua esperienza. Mentre ascoltavo ho
provato un’emozione fortissima e
proprio in quel momento ho deciso che il prossimo agosto sarei andata a
Medjugorje. Però non volevo andare con lei
perché pensavo che la sua presenza mi riportasse la mente alla mia città e al lavoro. Così ho
cercato di organizzare un viaggio “fai da te” con persone che però avevano in
mente solo il mare della Croazia e non il pellegrinaggio. Avevo perso le speranze e mi
stavo rassegnando al fatto che non sarei più andata a Medjugorje quando la
Madonna è intervenuta … … Dei conoscenti hanno
telefonato a te e a Ezio. Mi sono iscritta la sera dello
stesso giorno. Durante la settima trascorsa a Medjugorje il mio cuore
stava scoppiando, una commozione grandissima mi riempiva durante la Santa
Messa, l’Adorazione del Santissimo Sacramento e le due apparizioni a cui ho
assistito. L’energia di Pace e Amore che
le quasi trentamila persone insieme emanavano, mi spingeva a cantare con una tale gioia che non provavo da
tanto e rimanevo colpita nel vedere tanti giovani pregare per ore in
ginocchio portando il rosario al collo senza imbarazzo. Durante il ritorno ripetevo
continuamente che non volevo rientrare in questa società atea e materialista
tanto diversa dal mondo che stavo lasciando, ma poi con il passare dei giorni
ho capito che ho portato la presenza di Maria nel mio cuore da Medjugorje e
soprattutto mi consola il fatto che d’ora in poi posso rivivere queste
emozioni e alimentare questo amore
ogni anno. Ora che sono tornata voglio
ringraziare la Madonna che ha fatto tutto questo per me e mi ha fatto capire
che non devo più piangere, ma devo partecipare alla Celebrazione Eucaristica
con amore verso Gesù Eucarestia. Ogni mattina vado alla Santa
Messa con la gioia nel cuore e prego il Rosario completo durante la giornata
sentendo una grande pace. C. C.
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