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IL MINUTO DI SILENZIO

In questi ultimi tempi si è diffusa l'abitudine, anche tra i credenti, di osservare il minuto di silenzio in occasione di eventi luttuosi o importanti per la vita comunitaria. Un esempio illustre ce lo offrono, in certe occasioni, anche i nostri uomini politici trascinando nell'esempio una moltitudine di cosiddetti cristiani. Ma che cosa significa il minuto di silenzio? E soprattutto a cosa serve? A niente! Non è infatti produttivo di alcun frutto se non di un attimo di tregua nelle nostre quotidiane faccende! Il minuto di silenzio ha però diabolicamente sostituito la preghiera: la principale azione produttiva invece di effetti spirituali e fisici. Quando l'umanità confidava in Dio, anziché osservare l'inutile minuto di silenzio, pregava il Signore per ogni necessità: in occasione di eventi luttuosi affinchè Dio consolasse i parenti, gli amici ed assicurasse il Paradiso alla vittima "…Perciò egli fece offrire il sacrificio espiatorio per i morti, perché fossero assolti dal peccato" (2 Mc. 12,45) ed in ogni occasione (es. durante pestilenze, guerre, carestie che trovavano soluzione grazie alle processioni durante le quali, con a capo sacerdoti e vescovi, si pregava comunitariamente) affinchè il Creatore dell'Universo e Re dei re intervenisse con la Sua provvidenza e le Sue grazie per concedere la pace, la salute dell'anima e del corpo, la protezione da ogni pericolo ecc.

E allora? Che cos'è intervenuto? L'ateismo (pochi atei hanno condizionato milioni di credenti!) che ha imperversato in questo secolo e che, profetizzato dalla Madonna a Fatima quale risposta ai nostri peccati, è penetrato in tutti gli ambienti portando con sé un corollario di azioni conseguenti. Una di queste è appunto la sostituzione della preghiera con un attimo di silenzio. Chi poi fossero in realtà secondo un'oggettiva e non scolastica o propagandistica documentazione certi campioni dell'ateismo, l'ho spiegato nel mio libro "Luce e tenebre" alla cui lettura rimando quanti interessati.

Un'altra eclatante azione, gemella del minuto di silenzio, che imperversa anche tra i cosiddetti cristiani, è la marcia della pace con slogan, strette di mano e nessuna preghiera. Mentre Dio raccomanda, tramite la Sua eterna Parola e gli interventi della Madonna (Regina dei profeti), di pregare (in particolare il Rosario) e di convertirsi per risolvere ogni problema, la religione dell'uomo senza Dio impegna le persone in marce pacifiste che spesso, abbandonando gli intenti pacifisti, si trasformano in dure lotte con la polizia. Se poi meditiamo sul fatto che tra i pacifisti (spesso a senso unico) marciano divorzisti, abortisti, adulteri ecc. non possiamo astenerci dal sorridere, per non piangere!