Libri scritti da Arrigo Muscio Lettera di un bambino
abortito alla madre La catechesi di satana
durante un recente caso di esorcismo |
PROFESSIONISTI DIABOLICI Gent.mo dr Muscio, E’ con immenso piacere che ricevo le sue numerose mail, che mi fanno sentire parte della sua comunità religiosa. Devo dirle francamente che dalla prima volta che le ho scritto, non riesco più a fare a meno di visitare il suo sito e di unirmi spiritualmente alle vostre, e mi consenta dirlo, alle nostre riunioni di preghiera. Sento dentro di me un sentimento d’amore fortissimo verso la croce e verso la Madre celeste Maria. Ho riscoperto, la gioia della preghiera quotidiana, il trasporto e l’enfasi nel recitare il Santo rosario, come lei stesso mi ha suggerito e come nell’intenzione della Vergine. Mi sento più serena, più fiduciosa nell’affrontare la vita cosa che non mi era mai successa, sento la vicinanza della Madonna dietro di me. Non è un modo di dire. Quando prego mi sento il cuore gonfio di felicità e sento che il cammino verso la redenzione di tutti gli innumerevoli peccati che ho commesso è lungo, ma è iniziato. Tutto questo lo devo a Lei innanzi tutto, che mi ha saputo dare parole di conforto in un momento di forte desolazione e naturalmente a Gesù che nuovamente è tornato nel mio cuore, o meglio io gli ho riaperto il mio cuore. Grazie perché per merito suo mi sono riavvicinata a Cristo. Grazie ancora! In merito alla sua mail riguardante quei miseri episodi di cronaca riguardante le sette sataniche a Pescara, e a come adescavano i ragazzini, le vorrei raccontare un episodio accadutomi 10 anni fa. Allora avevo 17 anni. Siccome sono sempre stata robusta, decisi di rivolgermi ad un dietologo per perdere quei 10 chili che mi rendevano goffa e oggetto di scherno da parte dei compagni di scuola. Il medico che mi teneva in cura, era ormai diventato per me un amico, un confidente (a volte è luogo comune dire che il medico è un po’ come il confessore) e una volta parlando della mia curiosità verso tutto quello che riguardava l’occultismo, mi fece una serie di domande che, all’epoca mi sembravano normali, ma che con il senno di poi mi rendo conto di che cosa volessero realmente significare. Mi chiese se ero mai stata con degli uomini, se avessi mai avuto rapporti carnali con loro, se mi piacevano certi libri sulla magia nera e sulle sedute spiritiche. La mia ingenuità mi spinse, guidata dalla curiosità, le ripeto, a rispondere francamente a quanti quesiti mi venivano posti. Mi chiamava “ la sua Streghetta” Un giorno in cui mi recavo nella solita visita settimanale per verificare la perdita di peso, mi chiese se volevo andare con lui ad una “riunione” con dei suoi confratelli. Disse che si riunivano in una chiesa sconsacrata e che, avendo parlato loro di me, questi sarebbero stati felici di avermi tra loro. Mi creda Dr. Muscio ancora oggi rabbrividisco al pensiero di cosa sarebbe successo se fossi andata a quella “riunione”. Continuando, aggiunse che si sarebbero riuniti verso la mezzanotte. Beh, all’epoca non avevo la possibilità di uscire di casa a quell’ora, mio padre e mia madre sono sempre stati molto rigidi per quanto riguarda le uscite serali. Gli risposi che non mi sarebbe stato possibile accompagnarlo a quella “riunione” per colpa dell’orario, (ripeto a causa dell’orario, perché altrimenti, le confesso il mio peccato ci sarei andata!) Mi disse allora che mi avrebbe portato un “ regalino” dei fratelli. La settimana successiva la nostro incontro, come promesso, mi fece dono di una pergamena. C’era un disegno. Esternamente, c’era un cerchio, poi un quadrato e nel centro del quale era posta una stella a sei punte. Vi erano inoltre quatto cerchi in corrispondenza dei lati del quadrato con dei simboli all’interno scritti in un linguaggio che non riuscii a decifrare. Ai lati del cerchio, c’erano anche lì, delle scritte nella medesima lingua. Mi disse che si trattava di un rituale e lo chiamò di Venere. Avrei dovuto farlo di sera con il supporto di quattro candele di cui due rosse e due verdi messe in corrispondenza tra loro. Aggiunse ad esso un foglio con delle frasi che avrei dovuto pronunciare durante il “rito”; erano in italiano. Ricordo solamente: “ Adonai…Adonai…… Presi il “regalino” e corsi verso casa. Mia madre, vedendomi con questa pergamena distesa sul tavolo della camera da pranzo, me la tolse immediatamente (mamma è molto cattolica e forse presagiva qualcosa di losco in quella tavola) Dicendomi che quelle scempierei in casa non avrei mai dovute portarle. Mi chiese chi mai me l’avesse data, ed io che non ho mai saputo mentire allo sguardo severo di mia madre, le raccontai la verità. Immediatamente mi disse che non avrei mai più rivisto quel medico, e che avrebbe bruciato quel foglio. Le promisi che non avrei fatto nulla contro la sua volontà, e che quel foglio l’avrei bruciato io stessa. Ma la curiosità si sa uccide il gatto, e decisi allora di portare la pergamena con me a scuola e di farla vedere oltre che alle mie compagne di classe, alla mia insegnate di storia dell’arte (che sapevo era una medium esperta d’esoterismo) Come detto, le mostrai il foglio. Mi chiese come tutti del resto chi me l’avesse data e risposi al riguardo. Chiesi inoltre che cosa fosse quello schema. Mi disse che era il “ rituale di Venere” col quale si vendeva l’anima al……. ( non voglio nemmeno pronunciare la sua parola!) Terrorizzata di quanto mi avesse detto decisi di bruciare pergamena e foglio……… Sono stata male per non so quanto tempo…avevo paura di stare sola in casa, non riuscivo a dormire la notte, vedevo delle ombre nere nel corridoio di casa mia. Andai da un sacerdote a confessarmi, ne sentivo l’esigenza. Mi disse di portare sempre al collo il crocifisso che lui (l’innominabile) mi stava tentando. C’è voluto del tempo perché mi sentissi di nuovo meglio, grazie anche ad un amico, allora novizio, che mi fece dono del libro di preghiere “ pregate, pregate, pregate”. Ho recitato più volte le preghiere all’Arcangelo Michele perché mi liberasse dalle tentazioni….e credo di esserci riuscita. Adesso capisco quanto di più malvagio si possa celare nell’animo umano, di quanta cattiveria ci sia nel nostro mondo. Quando leggevo gli allegati alla sua mail, i miei occhi si riempivano di lacrime al ricordo di quanto accaduto e al pensiero di quanto ancora sarebbe potuto accadere. Dobbiamo renderci conto che questi personaggi che operano a favore del male, sono stimatissimi professionisti, persone insospettabili, benestanti; il male si cela dietro di loro. Facciamo in modo che tutto questo abbia fine. Siccome non possiamo materialmente fare qualcosa d’efficace contro queste manifestazioni del male, proviamo nel nostro piccolo a sensibilizzare quanti, e mi riferisco agli adolescenti che spinti dallo spirito della curiosità, si avvicinano ad un mondo tanto più grande e pericoloso di loro. Mi unisco spiritualmente alle vostre preghiere per la guarigione dello spirito. Con stima M.R. .
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