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L'utilizzo dell'olio benedetto

 

[13]Scacciavano molti demòni, ungevano di olio molti infermi e li guarivano.

Mc. 6,13

 

[17]E questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno i demòni, parleranno lingue nuove,

[18]prenderanno in mano i serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno, imporranno le mani ai malati e questi guariranno.

Mc. 16,17

 

 

Per una miglior comprensione dell’argomento si invitano gli interessati a visionare la video intervista “Ungevano di olio gli ammalati e questi guarivano”.

 

 

Padre Dario Betancourt nel suo libro "Sacramenti"[1] ha spiegato l'importanza dell'olio benedetto per l'unzione degli ammalati dopo la recita delle preghiere. Nel testo, a pag. 139, ha riportato la preghiera che qualunque prete può recitare per benedire l'olio d'oliva; preghiera che riporto per i sacerdoti interessati ad utilizzarla.

“ Il nostro aiuto è nel nome del Signore. Che ha fatto il cielo e la terra.

-         Olio, creatura di Dio, io ti esorcizzo nel nome di Dio Padre Onnipotente che creò il cielo e la terra, il mare e tutto ciò che essi contengono. Che il potere dell’avversario, le legioni del diavolo e tutti gli attacchi e macchinazioni di Satana siano disperse e portate lontane da questa creatura. Che esso porti salute all’anima di tutti quelli che lo useranno nel nome di Dio Padre Onnipotente, di nostro Signore Gesù Cristo suo Figlio e dello Spirito Santo, l’Avvocato, così come nell’amore dello stesso Gesù Cristo Nostro Signore che deve venire a giudicare i vivi e i morti e il mondo attraverso il fuoco.”

-         Preghiamo

-         “Signore, Dio Onnipotente, venerato con tremore dal coro degli angeli nel cielo, il cui servizio celestiale riconosciamo, degnati di guardare benignamente, benedire e santificare questo Olio, tua creatura, che per il tuo potere è stato spremuto dal succo delle olive. Tu lo hai ordinato per l’unzione degli infermi, affinché nell’essere guariti possano darti grazie Dio vivo e vero. Concedi, ti preghiamo, che coloro che useranno quest’olio che stiamo benedicendo in tuo nome, siano liberati da ogni sofferenza, da ogni malattia e da tutte le astuzie del nemico. Permetti che sia un modo per allontanare dall’uomo, fatto a tua immagine e redento dal prezioso sangue di tuo Figlio, ogni tipo d’avversità, affinché non torni a soffrire il morso dell’antico serpente. Per Cristo Nostro Signore. Amen”

 L'olio benedetto oggetto della nostra trattazione non va confuso con l'olio benedetto dal Vescovo il giovedì Santo ed utilizzato dai parroci in caso di gravi malattie; olio chiamato erroneamente e “diabolicamente dell'estrema” unzione (con tale termine l’ammalato pensa infatti che sia giunta la sua ora: psicologicamente rifiuta quindi di chiamare il sacerdote e gli stessi familiari non lo dicono all’ammalato per non spaventarlo). Quest'ultimo è infatti considerato dalla Chiesa il sacramento dell'unzione degli infermi. Io mi riferisco, invece, all'olio sacramentale che ogni laico può utilizzare per domandare la guarigione di se stesso, dei propri familiari o di qualche amico; olio benedetto dal sacerdote secondo la formula sopra riportata o reperito presso qualche santuario (es. la Basilica di Loreto, il Santuario del Bambin Gesù di Praga di Arenzano, il santuario della "divina maternità" di Trezzo d'Adda ecc.[2]). Un evento prodigioso legato all'utilizzo di quest'olio è descritto nel libro di Vittorio Messori "Il miracolo", dove viene narrato il grande prodigio della "ricostruzione" della gamba amputata ad un giovane devotissimo alla Madonna, grazie alla fede incessante del giovanotto ed alla costante unzione del moncone della gamba con l'olio della lampada che ardeva nel santuario mariano.

Purtroppo sembra che pochissime persone, dopo le preghiere, utilizzino con costanza l'olio in oggetto. Quasi in nessuna famiglia cristiana i genitori lo adoperano quotidianamente e soprattutto in occasione di malattie personali, del coniuge o dei figli. Molti, purtroppo, preferiscono recarsi dai maghi con conseguenze psico-fisico-economiche-familiari devastanti. Nei miei libri ho riportato alcune testimonianze al riguardo ed invito tutti i credenti ad utilizzare tale olio giornalmente dopo le preghiere personali e familiari. Quest'olio, senza trascurare le medicine (Sir. 38,1 seg.), non dev'essere usato solo in occasione di malattie fisiche (anche in caso di influenza, bronchiti ecc.); ma anche contro i disturbi psicologici, come preventivo e quale rimedio contro ogni influenza diabolica. Come si adopera? Ungendo il pollice e tracciando un segno di croce sulla fronte o sull'arto ammalato recitando la seguente invocazione "Che il Signore ti guarisca nell'anima e nel corpo, ti protegga da ogni male spirituale e fisico e da ogni influenza diabolica"; facendo seguire a tale preghiera la recita di un Pater, Ave, Gloria. Il resto lo farà Dio in proporzione alla fede "[13]E Gesù disse al centurione: <<Và, e sia fatto secondo la tua fede>>. In quell'istante il servo guarì" (Mt. 8,13).

 

 

 

 

 

 

 



[1] Edizioni Dehoniane

[2] E’ anche possibile richiederlo tramite invio postale