Libri scritti da Arrigo Muscio Lettera di un bambino
abortito alla madre La catechesi di satana
durante un recente caso di esorcismo |
Il mio amato “Ti amo, Signore, mia forza, Signore, mia roccia, mia fortezza, mio liberatore” Sal. 18,2 “Dov’è andato il tuo diletto, o bella fra le donne? Dove si è recato il tuo diletto, perché noi lo possiamo cercare con te? Ct 6,1 “Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutte le forze” Dt. 6,9 “Quand’ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: - Simone di Giovanni, mi vuoi bene tu più di costoro?. Gv. 21,15 L’incontro concreto con Dio è un incontro d’amore; anzi con la fonte dell’Amore. Le frasi bibliche sopra riportate e tante altre ci invitano, in via prioritaria, ad amare Dio con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutte le forze. Amando Dio riceviamo, di riflesso, un’onda d’amore che da noi si espande verso il nostro prossimo. Quanti, viceversa, adorano satana ed entrano in comunione con l’imperatore della morte ne ricevono invece uno tsunami d’odio che provoca effetti deleteri nell’intera società. Chi nutre un genuino amore verso Dio Padre logicamente ama anche il Figlio, lo Spirito Santo e Colei che ci ha donato Gesù. Chi ama dimostra il proprio amore dedicando tempo ed argomenti all’oggetto del suo amore. Un marito che ama la propria moglie e viceversa non si interessa di altre donne, ma pone al centro delle sue attenzioni la persona che ama. Ho introdotto questa indispensabile premessa in quanto allorché ascolto certe omelie o ascolto molti cristiani che discettano di Gesù, come si trattasse di uno dei tanti personaggi storici, mi domando se l’interlocutore ami veramente Gesù. Mi chiedo se abbia mai sperimentato la dolce presenza nel proprio cuore di Dio, di Sua Madre e dello Spirito Santo; se abbia mai avvertito la consolazione dello Spirito Santo e se abbia mai constato nella sua vita la concretezza di Gesù vivo e vero. Molti cosiddetti cristiani (compresi tanti prelati), infatti, parlano scolasticamente di Gesù; di un Gesù vissuto, “forse morto” sulla Croce e “forse” resuscitato. Nelle loro parole non si avverte quel senso di amore vivo e vero che traspare invece dagli scritti di molti santi ed in particolare dai salmi. Di conseguenza hanno sempre bisogno di parlare anche di altri personaggi come Maometto, Budda ecc., tentando un impossibile paragone con il Re dei Re, nostro Signore Gesù Cristo (l’Unico che ha dato la Sua vita per ciascuno di noi ed ha compiuto e compie miracoli e prodigi senza numero per quanti si affidano a Lui con la preghiera e con viva fede). Quando mi reco a Medjugorje e ascolto le testimonianze di giovani ex drogati (alcune riportate anche nel nostro sito www.genitoricattolici.net riservato ai video) mi rendo conto dei miracoli di conversione operati dal Signore anche in quest’epoca di apostasia. Questi giovani sono evangelizzatori certamente migliori di certi predicatori e di certi teologi che conosceranno perfettamente la teologia, ma non potranno rispondere affermativamente alla domanda insistente di Gesù posta al papa Pietro “Mi ami tu?”
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