Libri scritti da Arrigo Muscio Lettera di un bambino
abortito alla madre La catechesi di satana
durante un recente caso di esorcismo |
I MODERNI LAGER [10]La malattia è lunga, il medico se la ride; chi oggi è re, domani morirà. Sir. 10,10 [1]Onora il medico come si deve secondo il bisogno, anch'egli è stato creato dal Signore. [2]Dall'Altissimo viene la guarigione, anche dal re egli riceve doni. [3]La scienza del medico lo fa procedere a testa alta, egli è ammirato anche tra i grandi. [4]Il Signore ha creato medicamenti dalla terra, l'uomo assennato non li disprezza…..[12]Fà poi passare il medico il Signore ha creato anche lui non stia lontano da te, poiché ne hai bisogno. [13]Ci sono casi in cui il successo è nelle loro mani. [14]Anch'essi pregano il Signore perché li guidi felicemente ad alleviare la malattia e a risanarla, perché il malato ritorni alla vita. [15]Chi pecca contro il proprio creatore cada nelle mani del medico. Sir. 38,1 seg. La Sacra Scrittura ci edifica sull'importanza del medico che il Signore ha voluto per guarire molte malattie e per alleviare le sofferenze. Altro che dolorismo! Quindi, se da un lato è sempre attuale l'invito per i credenti di pregare l'Onnipotente affinchè ci guarisca e ci preservi da ogni malattia dell'anima e del corpo, è altrettanto valido ed attuale il suggerimento di far ricorso ai medici per risolvere alcune malattie. Non sempre, infatti, il Signore agisce in via soprannaturale ma, molte volte, utilizza l'opera dei medici e dei farmacisti. Però la Parola eterna di Dio ci insegna l'indispensabilità della preghiera anche da parte del medico per essere illuminato dallo Spirito Santo riguardo alle diagnosi ed alle cure più appropriate. Un fulgido esempio di tale prioritario impegno nella preghiera e del risultato ottenuto lo possiamo riscontrare nel santo prof. Moscati a cui bastava un'occhiata per capire da quale malattia fosse affetto il paziente. Sicuramente un testimone d'eccezione per molti medici odierni che, nonostante le più moderne attrezzature diagnostiche, spesso "non c'azzeccano"! Purtroppo, la carenza di preghiera generalizzata (anche da parte dei medici e dei pazienti), causa ed effetto della caduta dei valori con i disastri che ciò sta comportando, ha creato una situazione paradossale. In certi ospedali, accanto a medici disponibili ed amorevoli che non considerano i pazienti solo come un "coacervo ordinato di cellule", operano dei colleghi che, non solo ignorano il primo comandamento, ma anche il dovere d'amare il prossimo come se stessi ed il valore della professione scelta. Questi adoratori di Mammona considerano i pazienti come delle cavie e si accaniscono con accertamenti diagnostici dolorosi e devastanti, spesso superflui! La "carta dei diritti del malato" impone che il malato venga chiaramente edotto riguardo alle medicine, agli accertamenti diagnostici, alle eventuali alternative tra i medesimi ed ai rischi di entrambi, affinchè possa liberamente decidere. Nella realtà, in certi reparti ospedalieri ed in mano a certi medici che agiscono indisturbati sovrapponendosi tra loro senza alcun controllo dei primari (assenti, di fatto, in certi casi) tali norme a salvaguardia dei pazienti diventano carta straccia; soprattutto se in presenza di persone povere e sprovvedute, nelle quali si "nasconde" Gesù Cristo! Questi "sacerdoti" della scienza medica che non conoscono Dio e l'amore verso il prossimo, ma hanno un olfatto acutissimo per percepire l'odore dei soldi, stanno trasformando alcuni reparti ospedaliere in "moderni lager", in cui il paziente diventa una cavia di interminabili "accertamenti" spesso non necessari! Sarebbe certamente utile se qualche ministro della sanità anziché parlare di "canne", di "pillole del giorno dopo", di eutanasia ecc. utilizzasse le risorse a disposizione per controllare anche il rispetto dei pazienti nelle strutture ospedaliere: uomini….non cavie!
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