Libri scritti da Arrigo Muscio Lettera di un bambino
abortito alla madre La catechesi di satana
durante un recente caso di esorcismo |
Il dialogo di satana 1] Il serpente era la più astuta di tutte le bestie
selvatiche fatte dal Signore Dio. Egli disse alla donna: "È vero che Dio
ha detto: Non dovete mangiare di nessun albero del giardino?". [42] Disse loro Gesù: "Se Dio fosse vostro Padre,
certo mi amereste, perché da Dio sono uscito e vengo; non sono venuto da me
stesso, ma lui mi ha mandato. 6] Mi meraviglio che così in fretta da colui che vi ha
chiamati con la grazia di Cristo passiate ad un altro vangelo. “Non lasciatevi legare al giogo estraneo degli infedeli” 2 Cor 6,14 In questo periodo storico in cui si adora l’idolo del dialogo al posto della eterna Parola di Dio (che è Dio stesso fattosi uomo-Gv 1,1 seg.), al punto che papa Benedetto XVI ha avvertito il bisogno di richiamare i vescovi alla centralità della Parola di Dio http://www.zenit.org/article-15499?l=italian , conviene evidenziare una strategia diabolica. Quanti adorano il dialogo dimenticano che l’inventore del “moderno dialogo” è stato satana allorchè nel Paradiso terrestre, mediante la sua strategia, ha indotto Eva e poi Adamo a trasgredire al comando di Dio con tutte le conseguenze che sperimentiamo sulla nostra pelle. Logicamente non dev’essere demonizzato il dialogo come espressione di democrazia e di discussione, ma quel particolare dialogo in forza del quale i cristiani abdicano alla loro fede per andare incontro alle richieste-esigenze-pretese di quanti sono avversi o lontani da Cristo. A causa di questo idolo, infatti, molti cristiani hanno accettato supinamente l’allontanamento dei Crocefissi da diversi luoghi pubblici, la trasformazione delle festività natalizie in una festa della gioia-pace et similia; non proclamano più la Parola di Dio e se partecipano a qualche salotto massmediatico se ne guardano bene dal citare Gesù Cristo e il Suo Vangelo (pur essendo anche ecclesiastici) ecc. La sottile strategia diabolica tende proprio ad allontanarci dalla Parola di Dio in forza del political correct, facendo credere che per andare d’accordo, trovare una soddisfacente intesa o costruire qualcosa di edificante sia doveroso effettuare delle rinunce che, guarda caso, si traducono sempre in un’abdicazione alla nostra fede cristiana. Se noi invece esaminiamo, alla luce della Sacra Scrittura, il comportamento dei profeti e di Gesù (modello perfetto di imitazione) constatiamo che il loro dialogo era basato sulla proclamazione della Parola di Dio senza alcun cedimento alle esigenze del mondo che “giace sotto il potere del maligno”(1 Gv. 5,19). Quando Gesù dialogava citava senza alcuna esitazione la Parola; con “Sta scritto…” rispondeva ai suoi interlocutori anche per nostra edificazione. Purtroppo il Suo comportamento divino è stato ignorato da molti cattolici moderni che, a causa di questo tranello diabolico, finiscono nella rete dell’eresia con tutto quanto ne consegue. Le chiese si svuotano, i cristiani non pregano più e la società produce mostri e misfatti!
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