Libri scritti da Arrigo Muscio Lettera di un bambino
abortito alla madre La catechesi di satana
durante un recente caso di esorcismo |
LA DROGA OVVERO LA COMUNIONE DI SATANA "Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo
pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del
mondo" (Gv. 6,51) "Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e
io lo risusciterò nell'ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il
mio sangue vera bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora
in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per
il Padre, così anche colui che mangia di me vivrà per me. Questo è il pane
disceso dal cielo, non come quello che mangiarono i padri vostri e morirono.
Chi mangia questo pane vivrà in eterno" (Gv. 6,54). L’Eucarestia, prefigurata nell’Antico Testamento dalla manna, è il sacramento principe che il Signore ci ha donato per essere in comunione con Lui e per ottenere la vita eterna. Se ci accostiamo frequentemente all’Eucarestia con le giuste disposizioni d’animo otteniamo, infatti, una miriade di grazie i cui effetti completi li scopriremo solo in Paradiso. Basti pensare alla grazia di guarigione ricevuta dall’emeroissa che toccò con fede un lembo del mantello di Gesù per immaginare i benefici che si ottengono unendoci, sempre con fede, materialmente a Gesù tramite la comunione. Tra il toccare un lembo del mantello e ricevere direttamente il Signore ovviamente vi è infatti una differenza abissale. Naturalmente satana, che è la scimmia di Dio, ha inventato la "sua" comunione: la droga. Purtroppo molti giovani che hanno abbandonato Cristo, sedotti dalle idee del mondo ispirate dal demonio, si sono accostati alla mensa del maligno in nome "delle libertà". L’Eucarestia irrobustisce nella fede colui che la riceve debitamente ed oltre ad arricchirlo di grazie spirituali e fisiche, soprattutto: a. lo "stacca", dal punto di vista spirituale, dalla servitù dei beni di questo mondo, facendogli progressivamente comprendere che se da un lato molti sono importanti per la vita umana e costituiscono comunque un dono di Dio, dall’altro lato gli stessi non devono condizionare la sua vita personale, familiare e sociale (es. differenza tra consumo e consumismo, tra il seguire le mode e le teorie del mondo ed aver il coraggio di andare contro corrente quando tali mode o teorie contrastano con gli insegnamenti divini); b. lo educa sullo splendore della libertà dai condizionamenti delle filosofie prettamente umane; c. gli dona la serenità e la fiducia nella Provvidenza di Dio (salmo 91). La "comunione" di satana, invece: a. danneggia spiritualmente e fisicamente quanti ne fanno uso; b. li rende schiavi di una polverina o di uno spinello per il cui ottenimento molti sono disposti anche a prostituirsi, a uccidere talvolta anche dei familiari od a compiere atti che diversamente non farebbero (certi zombie che si vedono in giro per le città ne sono una eloquente dimostrazione!); c. li inganna in quanto, seducendoli in nome di una falsa libertà, li rende progressivamente schiavi di "un oggetto"; d. fa credere che solo mediante l’uso di droga è possibile trovare la felicità ed evadere da un mondo che quanti ascoltano il diavolo e lo adorano hanno contribuito a rendere negativo (Rm 1,25 seg.). Nel libro "Il quarto livello" di Carlo Palermo (ex giudice) - Editori Riuniti, viene riportata l’ipotesi di una strategia tesa a "sgretolare" l’Occidente ed i valori cristiani che esso rappresenta mediante l’immissione sul mercato occidentale di forti quantitativi di droga. Se quest’ipotesi fosse chiaramente provata contribuirebbe a far capire molte cose: comprese certe spinte ad una maggior liberalizzazione della medesima!
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