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“Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli”

Mt. 16,18

 

Come la comunione dell’amore esiste sin dall'inizio e vi sarà fino alla fine (cfr 1 Gv 1,1ss), così purtroppo fin dall'inizio subentra anche la divisione. Non dobbiamo meravigliarci che essa esista anche oggi: “Sono usciti di mezzo a noi – dice la Prima Lettera di Giovanni -, ma non erano dei nostri; se fossero stati dei nostri, sarebbero rimasti con noi; ma doveva rendersi manifesto che non tutti sono dei nostri” (2,19). Quindi c’è sempre il pericolo, nelle vicende del mondo e anche nelle debolezze della Chiesa, di perdere la fede, e così anche di perdere l’amore e la fraternità. E’ quindi un preciso dovere di chi crede alla Chiesa dell'amore e vuol vivere in essa, riconoscere anche questo pericolo e accettare che non è possibile poi la comunione con chi si è allontanato dalla dottrina della salvezza (cfr 2 Gv 9-11).

Giovanni Paolo II - http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/audiences/2006/documents/hf_ben-xvi_aud_20060405_it.html

 

Altro aspetto di tale criterio di giudizio è la fedeltà alla dottrina consegnata a Israele da Dio, nella resistenza alle seduzioni dell’idolatria. Si spiega così l’ostilità contro i falsi profeti. Compito del profeta, come uomo della parola di Dio, è di combattere lo “spirito di menzogna” che si trova sulla bocca dei falsi profeti, per tutelare il popolo dalla loro influenza. È una missione ricevuta da Dio, come proclama Ezechiele (Ez 13, 2-3): “Mi fu rivolta ancora questa parola del Signore: Figlio dell’uomo, profetizza contro i profeti di Israele, e di’ a coloro che profetizzano secondo i propri desideri: Guai ai profeti stolti, che seguono il loro spirito senza aver avuto visioni”.

Giovanni Palo II - http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/audiences/1990/documents/hf_jp-ii_aud_19900214_it.html

 

 

Il Signore ha voluto istituire la sua Chiesa http://www.vatican.va/archive/ITA0014/__P25.HTM ed è quindi necessario che chi si professa cristiano appartenga alla medesima. Ovviamente è opportuno effettuare un doveroso discernimento tra la Chiesa come istituzione voluta da Dio, quindi santa, e l’operato dei suoi singoli membri. Distinzione che riguarda ad esempio altre istituzioni prettamente umane: ad esempio il Parlamento e l’operato dei suoi membri, la magistratura e l’azione dei giudici ecc.

Nessuno quindi si sognerebbe di confondere il Parlamento con l’indegnità di singoli appartenenti al medesimo. Purtroppo questo semplice ragionamento, accettato tranquillamente anche dai laicisti più radicali, cede nei confronti della Chiesa. In questo caso la confusione, alimentata da una capillare disinformazione, regna sovrana ed è facile udire critiche lanciate nei confronti dell’istituzione Chiesa a causa del comportamento di alcuni suoi membri, naturalmente sempre in negativo.

Che la Chiesa, santa come istituzione, sia composta da peccatori è fuor di dubbio. La storia e la cronaca, purtroppo, riportano esempi di cristiani (sacerdoti e laici) che hanno destato scandalo ma, sempre la storia e la cronaca (molto parca in questi casi) ci mostrano esempi di fulgida santità. La Chiesa può infatti vantare un calendario di santi che ha resistito al vaglio storico critico, diversamente dal “calendario” dei santi laicisti le cui “virtù” sponsorizzate ai quattro venti per un certo periodo sono state sgretolate dall’analisi storica non censurata. Nessuna persona di buon senso e dotata di un minimo equilibrio critico metterà in discussione ad esempio S. Francesco d’Assisi, S. Giovanni Bosco, S. Vincenzo de Paoli, S. Pio da Pietrelcina, Santa Chiara, Santa Rita da Cascia ecc. la cui opera in sintonia con il Vangelo ha superato qualsiasi critica. Non si può dire altrettanto invece dei santi laici tipo “san” Mao Tse Tung, “san” Marx,  “san” Stalin,  “san” Freud ecc.

La confusione regna sovrana anche nel caso di opinioni espresse da singoli membri della Chiesa che vengono spacciate per l’opinione del Vaticano o addirittura come magistero della Chiesa. Capita quindi di leggere sui giornali espressioni tipo “la Chiesa afferma…” scoprendo poi, dopo un’attenta verifica della fonte, che si trattava di una semplice opinione di qualche porporato, spesso in disaccordo con la Parola di Dio e con il magistero della Chiesa.

Se  lo Spirito Santo insegna ed ammonisce  “Orbene, se anche noi stessi o un angelo dal cielo vi predicasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo predicato, sia anàtema! L'abbiamo già detto e ora lo ripeto: se qualcuno vi predica un vangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia anàtema! (Gal. 1,8)”, non dobbiamo sorprenderci se spesso ci vengono propinate omelie eretiche o teorie mondane antitetiche all’eterna Parola di Dio.

Per contrastare quindi tale andazzo è doveroso principalmente:

1)      leggere e vivere ogni giorno la Bibbia (dopo la preghiera) come raccomandato dalla Regina dei profeti;

2)      invitare i “confusi” ad effettuare il dovuto discernimento tra la Santa Chiesa e l’operato dei suoi membri per il quale anche Giovanni Paolo II chiese a suo tempo perdono, mentre noi siamo ancora in attesa della richiesta di perdono da parte di tutti quelli che hanno perseguitato i cristiani e continuano a perseguitarli;

3)      vivere incorporati nella Santa Chiesa, usufruendo dei mezzi che mediante la stessa il Signore ci ha donato (Sacramenti e sacramentali);

4)      contrastare il male mediante l’incessante preghiera, l’utilizzo della correzione fraterna, la testimonianza evangelica (sull’esempio dei numerosissimi santi) e l’evangelizzazione;

5)      stare lontani da chi è fazioso;

6)      Non temere le critiche degli empi.