Libri scritti da Arrigo Muscio Lettera di un bambino
abortito alla madre La catechesi di satana
durante un recente caso di esorcismo |
Il Vangelo c’insegna che la principale opera di carità consiste nella
predicazione della Parola di Dio affinchè, mediante l’unico mediatore Gesù
Cristo, l’umanità conosca il vero Dio: fonte di ogni bene spirituale e
fisico. La raccomandazione finale che il Signore infatti fa agli apostoli è
la seguente ".....Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni,
battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo,
insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato…" (Mt.
28,19 seg.). Gesù stesso si è preoccupato primariamente di predicare la
Parola di Dio invitando a credere nel Vangelo (Mc. 1,15); poi, dopo la
predicazione, ha guarito gli ammalati, scacciato i demoni e resuscitato i
morti; raccomandando ai discepoli di proseguire tale opera. Si è anche
preoccupato di moltiplicare i pani ed i pesci per sfamare quanti, da due
giorni digiuni, lo seguivano per ascoltare la Sua parola. S. Paolo, dopo la conversione,
ne ha seguito pedissequamente l’esempio. Dio, infatti, si preoccupa della
salvezza integrale dell’uomo: dell’anima e del corpo. Ma ciò non è possibile
senza la conversione! I mali che imperversano nel mondo sono causati dalla
mancanza di conversione dell’uomo. Se quest’ultimo amasse veramente Dio ed il
prossimo si preoccuperebbe, a livello personale e comunitario, del vero bene
dei suoi simili. "Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi,
anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge ed i Profeti"
(Mt. 7,12) insegna il Signore. Quindi, come desideriamo per noi la giustizia,
la pace, l’amore, la riconoscenza, la salute ecc. dobbiamo, sull’invito
evangelico, attivarci anche per ottenere tutto ciò a favore del prossimo.
Purtroppo l’eresia comunista che la Madonna ha profetizzato a Fatima (eresia
causata dai nostri peccati e della nostra mancata conversione) ha ribaltato
la scala dei valori, come del resto ha ampiamente dimostrato papa Leone XIII
con la sua enciclica Humanum genus. Tale eresia è penetrata in tutti gli
ambienti sociali, anche ecclesiastici; ha "eliminato" la priorità
della predicazione, sostituendola con il "politicamente corretto",
con il dialogo a tutti i costi e con il buonismo ed il solidarismo legati
esclusivamente all’assistenza materiale. Il "Libro nero del
comunismo" ci racconta come è stato applicato "il paradiso
socialista" nelle zone dove tale ideologia ha conquistato il potere. I santi si sono impegnati a seguire le indicazioni di Gesù, non quelle del mondo! Un esempio recente e famoso lo riscontriamo in Padre Pio che si è preoccupato primariamente di predicare il Vangelo; compito che ha assolto egregiamente durante le migliaia di confessioni tese a ripulire l’anima dei penitenti dai numerosi peccati. Poi pregava per la guarigione anche dei corpi ed ha ottenuto, grazie alla sua infaticabile intercessione, la costruzione di uno degli ospedali migliori d’Europa (realizzatosi grazie alle libere offerte dei fedeli graziati o simpatizzanti), il cui nome è tutto un programma evangelico: "Casa sollievo della sofferenza". Peccato che i mass media non si occupino di tale ospedale, ma preferiscano discutere di altre "opere", soprattutto se non cristiane. La Madonna stessa durante le sue apparizioni raccomanda costantemente la preghiera, la penitenza, la conversione e, da Medjugorje, anche la lettura quotidiana della Bibbia. "Vivete e diffondente i miei messaggi" insegna a tutti i suoi figli, che non sono solo i preti. Da ciò deriva infatti la conversione dei cuori e la conseguente risoluzione di tutti i problemi (anche materiali), compresi molti mali causati dal peccato (! Cor. 11,28 seg.) e dall’empietà. Gesù ha detto: "Senza di me non potete nulla" (Gv. 15,5). Con Lui, da Lui e per Lui, infatti, abbiamo tutte le opere d’amore prodotte dai santi (molti dei quali illustri convertiti) nel corso dei secoli. Senza di Lui ricaviamo, invece, il buonismo, il solidarismo ed il garantismo che producono mostri, come testimoniano giornalmente le cronache dei giornali.
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