Libri scritti da Arrigo Muscio |
SALMO 20 [1]Al maestro del coro. Salmo. Di Davide. [2]Ti ascolti il Signore nel giorno della prova, ti protegga il nome del Dio di Giacobbe. [3]Ti mandi l'aiuto dal suo santuario e dall'alto di Sion ti sostenga. [4]Ricordi tutti i tuoi sacrifici e gradisca i tuoi olocausti. [5]Ti conceda secondo il tuo cuore, faccia riuscire ogni tuo progetto. [6]Esulteremo per la tua vittoria, spiegheremo i vessilli in nome del nostro Dio; adempia il Signore tutte le tue domande. [7]Ora so che il Signore salva il suo consacrato; gli ha risposto dal suo cielo santo con la forza vittoriosa della sua destra. [8]Chi si vanta dei carri e chi dei cavalli, noi siamo forti nel nome del Signore nostro Dio. [9]Quelli si piegano e cadono, ma noi restiamo in piedi e siamo saldi. [10]Salva il re, o Signore, rispondici, quando ti invochiamo. Commento E’ innegabile che l’antidoto al dolorismo che serpeggia tra molti cosiddetti cattolici viene fornito dal libro dei Salmi. L’espressione iniziale “Ti mandi l'aiuto dal suo santuario e dall'alto di Sion ti sostenga” è un chiaro invito a ricorrere al Signore soprattutto nel momento del bisogno affinchè il Signore “conceda secondo il tuo cuore e faccia riuscire ogni tuo progetto”. Gesù stesso conferma le invocazioni dei salmi con il perentorio invito: “Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto; perché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto. Chi tra di voi al figlio che gli chiede un pane darà una pietra? O se gli chiede un pesce, darà una serpe? Se voi dunque che siete cattivi sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliele domandano!” (Mt. 7,7). “Ricordi tutti i tuoi sacrifici e gradisca i tuoi olocausti” sintetizza l’invito ad andare a messa (possibilmente tutti i giorni), a recarsi presso i santuari e ad esercitare la pratica dei fioretti ecc. Molte persone, anche anziane, sono invece disposte ad aderire a viaggi scomodi e in località anche distanti, a partecipare a lauti banchetti, ad essere presenti alle partite di calcio anche con condizioni meteorologiche pessime, a star sdraiate ore in spiaggia senza “far niente”, ma incontrano “notevoli difficoltà” a pregare ( soprattutto il Rosario) o a recarsi a messa. Il Signore non vuole un popolo di clienti, ma di credenti e Gesù ha affermato “Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro? E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un'ora sola alla sua vita? E perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora se Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede? Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo? Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno. Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta” (Mt. 6,25). La parte finale del salmo si chiude con la proclamazione della totale ed esclusiva fiducia nel Signore e non "nei carri e nei cavalli". Tutto l’opposto di quanto avviene ai giorni nostri in cui si assiste ad una idolatrica proclamazione degli interventi umani. Infatti l’espressione “grazie a Dio” è scomparsa anche dalla bocca di molti cattolici che, per timore d’essere derisi, preferiscono attribuire ad esclusivo intervento umano le grazie ricevute. |