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Il problema immigrazione

"Bisogna intervenire radicalmente sul problema immigrazione. Iniziando a bloccare l'ingresso indiscriminato e a rimandare a casa tutti i clandestini. Molti di questi extracomunitari approfittano della debolezza delle leggi del nostro Paese. Nessuna contraddizione. Lo dice anche Gesù Cristo: date a Dio quel che è di Dio e a Cesare quel che è di Cesare. Cos'altro è se non un'esortazione a rispettare le leggi di un Paese e a comportarsi da cittadini disciplinati? Sono forse disciplinati questi clandestini che arrivano con una mentalità da rapina per appropriarsi di tutto quel che possono nel nostro Paese? Certo, occorrono flussi programmati,  consentendo poi la permanenza sul territorio nazionale solo a coloro che si mettono in regola. Ritardare ulteriormente queste decisioni significa mettere il nostro Paese nelle condizioni di non farcela più. La colpa non è solo di questo governo. Certe cose succedono perché qualcuno, e non voglio precisare se da destra o da sinistra, in questi ultimi 20 anni ha avuto convenienza a creare confusione"

Fratel Ettore (Il Giornale 25 agosto 1999, pag. 35)

"Chi viene in Italia per delinquere non merita di essere ospitato. Accoglienza non significa chiudere gli occhi su chi arriva nel nostro Paese con l'intenzione di portare droga e prostituzione. Accoglienza e carità significa dare un tetto a chi ne ha bisogno, un pasto caldo a chi ha fame. Chi viene in Italia per lavorare merita accoglienza, non la merita invece chi arriva qui per delinquere, per spacciare droga e avviare le ragazze alla prostituzione. Dobbiamo mantenere ferma l'attenzione al dialogo interreligioso tenendo presente il principio fondamentale della libertà religiosa e quello della reciprocità. Loro infatti ci chiedono di fare moschee qui e lo concediamo, ma vorremmo che altrettanto ci fosse riconosciuto il diritto di costruire chiese nei territori arabi."

Mons. Severino Paletto, Arcivescovo di Torino (Il Giornale 21 dicembre 1999, pag. 7

"….I musulmani hanno una forma di alimentazione diversa (e fin qui poco male), un diverso giorno festivo, un diritto di famiglia incompatibile col nostro, una concezione della donna lontanissima dalla nostra (fino ad ammettere e praticare la poligamia). Soprattutto hanno una visione
rigorosamente integralista della vita pubblica, sicché la perfetta immedesimazione tra religione e politica fa parte della loro fede indubitabile e irrinunciabile, anche se di solito a proclamarla e farla valere aspettano prudentemente di essere diventati preponderanti"

Cardinale Biffi

 Il grido d’allarme lanciato dal vescovo Maggiolini a cui ha fatto seguito il monito del Papa riguardo al problema immigrazione evidenzia (senza possibilità di accusa di razzismo), finalmente, il problema in tutta la sua gravità. Gravità sottolineata anche dall'intervento del Cardinale Biffi sui rischi dell'immigrazione islamica. Un libro pubblicato qualche anno fa "Il vero volto dell’immigrazione" di Giuli Valli, edito dall’Editrice Civiltà (tel. e fax 0303700003), analizzava il fenomeno e poneva in guardia la civiltà cristiana dai pericoli di un’islamizzazione che, secondo l’autore, era voluta e pilotata. Altri sacerdoti, mosche bianche in un mare di buonismo, hanno profeticamente levato la loro voce a difesa dei valori cattolici. Se analizziamo, infatti, il fenomeno non possiamo non constatare, a meno che abbiamo le fette di salame sugli occhi, che la stragrande maggioranza degli immigrati è di religione musulmana. E purtroppo il comportamento che adottano i musulmani nei paesi in cui detengono il potere è di evidente intolleranza, come dimostrano libri ed articoli vari. Cito come es. "Dietro il velo" e "Schiave" di Jan P. Sasson, "Vendute" di Zana Muhsen, "Mai senza mia figlia" e "Per amore di un figlio" di Betty Mahmoody, ed i numerosi articoli riportati dalla rivista Chiesa Viva, oltre a quelli che compaiono spesso sulla stampa. Per quanti invece desiderassero conoscere e comprendere le fondamentali differenze tra la religione cristiana e quella musulmana consiglio la lettura del libro "Gesù e Maometto" di Daniel Mariano, ed. Segno, il quale pone in evidenza le discrepanze tra le due religioni che quanti non conoscono la Sacra Scrittura si ostinano a considerare sorelle "….Chi è il menzognero se non colui che nega che Gesù è il Cristo? L'anticristo è colui che nega il Padre ed il Figlio. Chiunque nega il Figlio, non possiede nemmeno il Padre; chi professa la sua fede nel Figlio possiede anche il Padre"(1 Gv. 2,22-23).

Il dovere di accoglienza è biblico, ma vi sono dei paletti al riguardo che invece i buonisti, anche cattolici, sembrano dimenticare o non conoscere.

Innanzitutto la Sacra Scrittura afferma: "Con il sudore del tuo volto mangerai il pane" (Gen. 3,19) e "Chi non vuol lavorare neppure mangi" (2 Tess. 3,10). Di conseguenza i lavativi, gli sfruttatori, gli spacciatori ecc. non possono e non debbono trovare cittadinanza tra noi! Ne abbiamo già d’avanzo dei nostri!

Poi, sempre la Sacra Scrittura insegna che è doveroso accogliere lo straniero (ovviamente non lavativo, "pappone", rapinatore, ladro, prostituto o prostituta, ecc. ) ma con una stessa legge per noi e per lui "Vi sarà una sola legge per il nativo e per il forestiero, che è domiciliato in mezzo a voi" (Esodo 12,49). Altri passi biblici che non riportiamo per ragioni di spazio chiariscono che con tale espressione s’intende primariamente la legge di Dio (quindi la civiltà cattolica) e secondariamente il rispetto delle leggi dello Stato ospitante.

Purtroppo i moniti biblici paiono lettera morta soprattutto quello riferito al violento che dev’essere punito, in quanto siamo pieni di prostitute e di delinquenti vari di importazione; molti dei quali, pur denunciati più volte, sono tranquillamente a piede libero, come dimostrano recenti fatti di cronaca nera! Che giustizia è mai questa? Europea? Perché invece non si applica nei confronti di certi sfruttatori che violentano, picchiano, sequestrano, seviziano quelle povere ragazze rapite o ingannate il reato ben più grave di riduzione in schiavitù, ben diverso dal "semplice" sfruttamento della prostituzione?

Speriamo che il monito del vescovo Maggiolini stimoli anche i molti parroci che predicano l’accoglienza "urbi et orbi" ad effettuare il dovuto discernimento tra gli immigrati regolari, i veri profughi (che meritano tutto il nostro rispetto e la nostra solidarietà) ed i clandestini, i delinquenti ecc. che devono immediatamente essere puniti se hanno compiuto reati (anche l’occupazione abusiva di una chiesa cattolica è un reato!!!***) ed allontanati dal nostro paese. Ed i politici come si comporteranno? Con lassismo, buonismo e magari dando il voto anche agli irregolari? O promulgando leggi che promuovano la Giustizia con la G maiuscola, valide in egual misura per i cittadini e gli stranieri, senza falsi pietismi e buonismi? Se meditiamo sulle lacrime di sangue della statuetta della Madonna di Civitavecchia, in particolare quella sotto l’occhio sinistro che rappresenta l’Italia, nutriamo seri dubbi al riguardo.

***A tale proposito sorge spontanea una domanda: "Come mai non occupano le sinagoghe, le moschee, le camere del lavoro, il comune ecc. ma le chiese cattoliche??".

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