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Pubblicato sulla Rivista "Il Segno del soprannaturale" N. 151 - Nov. 2000, pag. 22

 

 

 

I CREDENTI ED I CLIENTI

 

“Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta”.

Mt. 6,33

 

“[21]Gesù interrogò il padre: <<Da quanto tempo gli accade questo?>>. Ed egli rispose: <<Dall'infanzia;

[22]anzi, spesso lo ha buttato persino nel fuoco e nell'acqua per ucciderlo. Ma se tu puoi qualcosa, abbi pietà di noi e aiutaci>>.

[23]Gesù gli disse: <<Se tu puoi! Tutto è possibile per chi crede>>.

[24]Il padre del fanciullo rispose ad alta voce: <<Credo, aiutami nella mia incredulità>>.

Mc. 9,21

 

“[28]Allora si accostò uno degli scribi che li aveva uditi discutere, e, visto come aveva loro ben risposto, gli domandò: <<Qual è il primo di tutti i comandamenti?>>.

[29]Gesù rispose: <<Il primo è: Ascolta, Israele. Il Signore Dio nostro è l'unico Signore;

[30]amerai dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza.

[31]E il secondo è questo: Amerai il prossimo tuo come te stesso. Non c'è altro comandamento più importante di questi>>.

Mc. 12,28

 

La Parola di Dio ci insegna che il Signore desidera l’osservanza del primo comandamento come prioritaria su tutto il resto. La meditazione dei salmi conferma in maniera inequivocabile tale necessità teologica. Da Medjugorje la Madonna, mediante i suoi messaggi al mondo, più volte rammenta l’indispensabilità di porre Dio al primo posto nella nostra vita.

Purtroppo la risposta di molte persone, anche di certi cosiddetti cristiani, a tali appelli lascia assai a desiderare in quanto si comportano da clienti pronti a schierarsi con il “miglior offerente”. Come si recano dal medico, dal farmacista o da altre categorie di persone, così si rivolgono anche, con il medesimo atteggiamento, a nostro Signore. Storcono il naso se li si invita a pregare, ad andare a Messa, a confessarsi ecc. in quanto preferirebbero utilizzare altre terapie che li dispensassero da tali “gravosi” compiti. E spesso sono disposti a pagare agli operatori dell’occulto fior di milioni anziché rivolgersi gratuitamente ed esclusivamente al Signore.

“…Se tu puoi qualcosa…” disse il padre del fanciullo indemoniato a Gesù. Il che significa “visto che gli altri non ci sono riusciti, vediamo se riesci tu nell’intento”. La risposta del Signore è lapidaria:  “Se tu puoi! Tutto è possibile per chi crede”. Dimostrando con tale affermazione che è necessario “credere”, cioè aver quella fede più volte raccomandata nel Vangelo di Matteo, per ottenere le grazie. Gesù desidera dagli uomini un cammino di conversione in quanto non vuole soltanto concederci quelle grazie di cui abbiamo bisogno e che non ha mai evangelicamente rifiutato a quanti gliele domandavano con fede, ma arde dal desiderio di donarci la grazia per eccellenza: il Paradiso.

Il Signore non cerca quindi dei clienti, pronti a passare al miglior offerente (magari anche al diavolo ed ai suoi strumenti delle tenebre) se in cambio di offerte o compensi promette la salute, il denaro, il potere, il sesso ecc., ma dei veri credenti nella Sua eterna Parola. Ad essi infatti concede tutto quanto evidenziato costantemente nei salmi: protezione, guarigione, liberazione ecc. Il Padre Nostro, che costituisce la sintesi dei salmi, inizia proprio con un riconoscimento da credente nei confronti del Signore, per proseguire secondariamente con le suppliche.