Educare al maschile e al femminile
Un libro
rivoluzionario è stato scritto dal prof. Tonino Cantelmi e dal dott. Marco Scicchitano, un libro che può far correre ai due coraggiosi studiosi il
rischio d’essere imprigionati o additati con ludibrio. I due autori hanno
infatti osato scrivere “Educare al
maschile e al femminile” e ciò ha disturbato il “vecchio manovratore”, che
l’ha prontamente censurato. Alzi la mano
chi l’ha sentito nominare nei salottini televisivi o in rubriche varie mass
mediatiche come ben altri libri? Non solo ma, salvo errore, anche nei dibattiti
cattolici o nelle manifestazioni anti gender di risonanza nazionale non mi
risulta la sponsorizzazione di tale volume. Che cos’hanno dunque combinato i
due studiosi? Hanno osato dimostrare, con ampia documentazione scientifica,
l’importanza del genere maschile e femminile con le caratteristiche insite
nella configurazione dei due generi voluti da Dio nel Suo piano creativo.
Orribile bestemmia agli occhi dei laicisti e di molti cosiddetti cattolici (tra
i quali preti a vari livelli). Eh sì, l’hanno proprio combinata grossa!
Sostenere
che “Ci sono differenze scientificamente fondate tra maschi e femmine…Saper
cogliere le differenze non è il primo passo verso l’ineguaglianza, ma è un
arricchimento…Se il discorso si porta in campo educativo la capacità di
cogliere le caratteristiche specifiche individuali di ciascuno, compresi quelli
di genere, permette di valorizzarle e produce numerosi benefici… ecc.” è da
lapidazione!
Prima che il
loro libro venga messo al rogo con gli autori conviene leggerlo e diffonderlo
come arma di contrasto alle varie teorie del gender. Questo scientifico volume
che si legge con facilità grazie alla sua discorsività, unitamente
all’autobiografia “Ero gay” di Luca Di Tolve (ex attivista
gay), all’autobiografia di Dawn
Stefanowicz Fuori dal buio – La mia vita con un
padre gay e
alla testimonianza “Io lesbica ed abortista, convertita a
Medjugorje” http://www.lanuovabq.it/it/articoli-io-lesbica-e-abortista-convertita-a-medjugorje-9755.htm , non dovrebbe mai mancare nei
dibattiti inerenti alla strategia gender.