SALMI 9 e 10

[1]Al maestro del coro. In sordina. Salmo. Di Davide.

[2]Loderò il Signore con tutto il cuore e annunzierò tutte le tue meraviglie.

[3]Gioisco in te ed esulto, canto inni al tuo nome, o Altissimo.

[4]Mentre i miei nemici retrocedono, davanti a te inciampano e periscono,

[5]perché hai sostenuto il mio diritto e la mia causa; siedi in trono giudice giusto.

[6]Hai minacciato le nazioni, hai sterminato l'empio, il loro nome hai cancellato in eterno, per sempre.

[7]Per sempre sono abbattute le fortezze del nemico, è scomparso il ricordo delle città che hai distrutte.

[8]Ma il Signore sta assiso in eterno; erige per il giudizio il suo trono:

[9]giudicherà il mondo con giustizia, con rettitudine deciderà le cause dei popoli.

[10]Il Signore sarà un riparo per l'oppresso, in tempo di angoscia un rifugio sicuro.

[11]Confidino in te quanti conoscono il tuo nome, perché non abbandoni chi ti cerca, Signore.

[12]Cantate inni al Signore, che abita in Sion, narrate tra i popoli le sue opere.

[13]Vindice del sangue, egli ricorda, non dimentica il grido degli afflitti.

[14]Abbi pietà di me, Signore, vedi la mia miseria, opera dei miei nemici, tu che mi strappi dalle soglie della morte,

[15]perché possa annunziare le tue lodi, esultare per la tua salvezza alle porte della città di Sion.

[16]Sprofondano i popoli nella fossa che hanno scavata, nella rete che hanno teso si impiglia il loro piede.

[17]Il Signore si è manifestato, ha fatto giustizia; l'empio è caduto nella rete, opera delle sue mani.

[18]Tornino gli empi negli inferi, tutti i popoli che dimenticano Dio.

[19]Perché il povero non sarà dimenticato, la speranza degli afflitti non resterà delusa.

[20]Sorgi, Signore, non prevalga l'uomo: davanti a te siano giudicate le genti.

[21]Riempile di spavento, Signore, sappiano le genti che sono mortali.

[22]Perché, Signore, stai lontano, nel tempo dell'angoscia ti nascondi?

[23]Il misero soccombe all'orgoglio dell'empio e cade nelle insidie tramate.

[24]L'empio si vanta delle sue brame, l'avaro maledice, disprezza Dio.

[25]L'empio insolente disprezza il Signore: <<Dio non se ne cura: Dio non esiste>>; questo è il suo pensiero.

[26]Le sue imprese riescono sempre. Son troppo in alto per lui i tuoi giudizi: disprezza tutti i suoi avversari.

[27]Egli pensa: <<Non sarò mai scosso, vivrò sempre senza sventure>>.

[28]Di spergiuri, di frodi e d'inganni ha piena la bocca, sotto la sua lingua sono iniquità e sopruso.

[29]Sta in agguato dietro le siepi, dai nascondigli uccide l'innocente.

[30]I suoi occhi spiano l'infelice, sta in agguato nell'ombra come un leone nel covo. Sta in agguato per ghermire il misero, ghermisce il misero attirandolo nella rete.

[31]Infierisce di colpo sull'oppresso, cadono gl'infelici sotto la sua violenza.

[32]Egli pensa: <<Dio dimentica, nasconde il volto, non vede più nulla>>.

[33]Sorgi, Signore, alza la tua mano, non dimenticare i miseri.

[34]Perché l'empio disprezza Dio e pensa: <<Non ne chiederà conto>>?

[35]Eppure tu vedi l'affanno e il dolore, tutto tu guardi e prendi nelle tue mani. A te si abbandona il misero, dell'orfano tu sei il sostegno. Spezza il braccio dell'empio e del malvagio;

[36]Punisci il suo peccato e più non lo trovi.

[37]Il Signore è re in eterno, per sempre: dalla sua terra sono scomparse le genti.

[38]Tu accogli, Signore, il desiderio dei miseri, rafforzi i loro cuori, porgi l'orecchio

[39]per far giustizia all'orfano e all'oppresso; e non incuta più terrore l'uomo fatto di terra.

 

Commento

I salmi 9 e 10 sono collegati e sono di estrema attualità. Anche nella nostra epoca, infatti, il malvagio colpisce l'innocente ed il debole e pensa che il Signore non esista o non se ne cura; nella sua arroganza diabolica crede di poterla fare franca. Magari perché gode di amicizie potenti! Ed in effetti agli occhi dei deboli spesso avvengono queste ingiustizie umane. Soprattutto in questa povera Italia in cui pare che tutte le attenzioni siano riservate ai delinquenti che godono sempre più di licenze premio, sconti di pena, libertà vigilata ecc., mentre per gli onesti che pagano le tasse non vi è mai una pronta giustizia riparatrice!

Ma il salmo inizia con una lode al Signore che fa giustizia; lode che è seguita dalla supplica affinchè Dio faccia giustizia. Questa preghiera, purtroppo è caduta in disuso nei nostri tempi intrisi di un dialogo a tutti i costi. Ben diverso è invece l'insegnamento dello Spirito Santo che mediante questi salmi (preghiera eterna) ed altri ci invita da un lato a lodare il Signore perché è un Dio di giustizia e dall'altro lato ci stimola ad invocarlo affinché la eserciti a difesa dell'orfano e della vedova, che simboleggiano le categorie più deboli. Ci invita a pregare il Signore affichè giudichi con giustizia ed incuta spavento nelle nazioni che ritengono di agire superbamente senza Dio che ha creato ogni cosa.

Purtroppo la carenza di questa invocazione al Dio di misericordia, ma anche di giustizia, unita all'esclusione del medesimo dalla nostra vita, crea le condizioni affinchè gli strumenti delle tenebre (quelli che Gesù ha chiamato figli del diavolo - Gv. 8,43) operino indisturbati al servizio del dio di questo mondo.