La dittatura gay “Tutti hanno diritto di manifestare
liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo
di diffusione.” Art. 21 Cost. ARTICOLO
9 Libertà di pensiero,
di coscienza e di religione 1. Ogni persona ha
diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione; tale diritto
include la libertà di cambiare religione o credo, così come la libertà di
manifestare la propria religione o il proprio credo individualmente o
collettivamente, in pubblico o in privato, mediante il culto, l’insegnamento,
le pratiche e l’osservanza dei riti. 2. La libertà di
manifestare la propria religione o il proprio credo non può essere oggetto di
restrizioni diverse da quelle che sono stabilite dalla legge e che
costituiscono misure necessarie, in una società democratica, alla pubblica
sicurezza, alla protezione dell’ordine, della salute o della morale pubblica,
o alla protezione dei diritti e della libertà altrui. ARTICOLO
10 Libertà di
espressione 1. Ogni persona ha
diritto alla libertà d’espressione. Tale diritto include la libertà
d’opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza
che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche e senza
limiti di frontiera. Il presente articolo non impedisce agli Stati di
sottoporre a un regime di autorizzazione le imprese di radiodiffusione,
cinematografiche o televisive. 2. L’esercizio di queste
libertà, poiché comporta doveri e responsabilità, può essere sottoposto alle
formalità, condizioni, restrizioni o sanzioni che sono previste dalla legge e
che costituiscono misure necessarie, in una società democratica, alla
sicurezza nazionale, all’integrità territoriale o alla pubblica sicurezza,
alla difesa dell’ordine e alla prevenzione dei reati, alla protezione della
salute o della morale, alla protezione della reputazione o dei diritti
altrui, per impedire la divulgazione di informazioni riservate o per
garantire l’autorità e l’imparzialità del potere giudiziario. Convenzione Europea per i diritti dell’uomo Articolo 18 Ogni individuo ha il diritto alla libertà
di pensiero, coscienza e di religione; tale diritto include la libertà di
cambiare religione o credo, e la libertà di manifestare, isolatamente o in
comune, sia in pubblico che in privato, la propria religione o il proprio
credo nell'insegnamento, nelle pratiche, nel culto e nell'osservanza dei
riti. Articolo 19 Ogni individuo ha il diritto alla libertà
di opinione e di espressione, incluso il diritto di non essere molestato per
la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e
idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere. Dichiarazione
universale dei diritti dell’uomo In Italia è
praticamente impossibile esternare convinzioni in contrasto con l’ideologia
gay. Nonostante gli altisonanti proclami della nostra Costituzione, della
Convenzione Europea per i diritti dell’uomo e della Dichiarazione Universale
per i diritti dell’uomo, nel nostro Bel Paese (tale solo per i ricchi
epuloni, per i corruttori, per i delinquenti, per i papponi, per i furbi, per
i violenti ecc.) se qualcuno effettua dichiarazioni che contrastano con il
sentire gay squillano le trombe, si grida “Crucifige, crucifige, crucifige” e
il dissidente viene immediatamente tacciato di razzismo, omofobia,
arretratezza culturale ecc.. Non soltanto da parte dei fautori di tale
ideologia, ma anche da parte di giornalisti, opinion maker, politici,
catechisti ecc. L’opinione gay è diventata un dogma e quanti non vi si
attengono sono considerati eretici da portare al rogo. Altro che inquisizione! Ciò premesso
conviene chiarire alcuni aspetti cardine di ogni vera democrazia, governo di
popolo ben diverso dalla nostra lobbycrazia
. Ciascuno è libero di manifestare liberamente il proprio pensiero, come
chiaramente espresso nella normativa nazionale ed internazionale sopra
riportata. Ciò vale per i gay come per tutti gli altri, compresi coloro che
per ragioni religiose o ideologiche contrapposte la pensano in maniera
diametralmente opposta. Ovviamente un conto è esprimere opinioni antitetiche
ed un altro conto è lanciare insulti. Quindi è assurdo accusare di omofobia
chi non la pensa secondo l’ideologia gay ed esterna anche pubblicamente
opinioni difformi in quanto, per analogia, bisognerebbe accusare di cristianofobia quanti sono avversi alla religione
cristiana! Gli insulti sistematici e l’odio nei confronti dei cristiani, che
in diversi Stati sfociano nelle peggiori violenze, reclamerebbero una
normativa a tutela contro la cristianofobia ed il
Venerdì Santo dovrebbe essere proclamato dalla “Bella
addormentata” come giorno della memoria per i cristiani. Come è assurdo,
liberticida ed in contrasto con la normativa sopra riportata impedire ad un
omosessuale, che lo desidera, di rivolgersi ad uno psicoterapeuta affinché
risolva il suo disagio, se lo ritiene tale. Infatti lo psicoterapeuta ha
tutto il diritto di fornire la terapia che ritiene più opportuna, sempre
ovviamente con il consenso dell’interessato. Il dott. J. Nicolosi che segue
senza alcun problema negli Usa numerosi omosessuali, che a lui si rivolgono
liberamente, in Italia verrebbe certamente bersagliato da ogni angolazione.
Ma ciò non stupisce dato che il nostro Bel Paese non è certamente uno stato
democratico, come si evince dal sistema elettivo italiano e dalle ultime
vicende politiche in cui una squadra di tecnici, che nessuno ha votato, sta
riformando il Paese a suon di leggi in cui i poveri diventano più poveri
mentre i ricchi ed i politici sono salvaguardati. Basti pensare alle tabelle
pubblicate sui mass media dalle quali si deduce che la riforma pensionistica
italiana è la più penalizzante d’Europa, che i dirigenti
di stato italiani sono i più pagati del mondo mentre i lavoratori sono i
peggio pagati. Non stupisce quindi che in questa dittatura moderna trovi
ampio spazio anche la dittatura gay.
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