La
bella addormentata [24] Ma guai a voi, ricchi, perché avete già la vostra
consolazione. [23] Gesù allora disse ai suoi discepoli: "In verità
vi dico: difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli. Di fronte alla riforma prodotta dai rappresentanti dei ricchi epuloni nei confronti dei poveri Lazzaro moderni, in forza della quale i poveri diventano sempre più poveri ed i ricchi rimangono sempre tali e quali o quasi, si rimane sconcertati dal silenzio della chiesa. Le autorità della chiesa (fatta eccezione per qualche tiepido intervento), che sono sempre pronte a difendere il dialogo, gli immigrati (senza badare al discernimento tra i veri profughi, gli onesti lavoratori, i rispettosi e i parassiti, i lazzaroni o i delinquenti) e i loro interessi economici, sono stranamente e scandalosamente silenziose quando si tratta di difendere i cittadini meno abbienti e soprattutto la famiglia (il cardine della società). Come sono silenziose di fronte alla drammatica situazione della giustizia per cui gli onesti sono vittime di pluripregiudicati che circolano e circoleranno tranquillamente. Soltanto i “ciechi” e i “sordi” non si accorgono che la riforma con i relativi corollari (liberalizzazione degli orari dei negozi, l’apertura festiva di ogni attività commerciale ecc.) promulgata dai moderni “messia”, oltre a colpire gli “ultimi” tanto amati da Gesù, dissesta le famiglie, crea problemi di occupazione giovanile ed, a causa del precariato, impedisce di fatto i matrimoni. Di fronte a questo andazzo che cosa fa dunque la bella
addormentata? Aspetta lo Sposo per essere svegliata? Ma lo Sposo è stato assai chiaro quando nel
Vangelo ha affermato “Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà al
suo lavoro. In verità vi dico, lo
metterà a capo di tutti i suoi averi. Ma se quel servo dicesse in cuor suo:
Il padrone tarda a venire, e cominciasse a percuotere i servi e le serve, a
mangiare, a bere e a ubriacarsi, il
padrone di quel servo arriverà nel giorno in cui meno se l'aspetta e in
un'ora che non sa, e lo punirà con rigore assegnandogli il posto fra gli
infedeli.
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