La nuova chiesa museo

Un amico degno di fede mi ha raccontato quanto segue. Si tratta di un’illuminante testimonianza per comprendere la nuova chiesa museo; una chiesa che dichiarandosi al servizio di Gesù Cristo nei fatti, al contrario, si comporta come una qualsiasi associazione “umanitaria” con tutti i pro ed i contro che caratterizzano le associazioni. Segue il suo racconto.

“Avevo deciso di partecipare con la mia famiglia ad una crociera nel Mediterraneo che comprendeva anche le Isole Baleari che fanno parte della “cattolica” Spagna. Non essendo riusciti, per ragioni di partenza, ad assolvere il precetto festivo della partecipazione alla messa abbiamo pensato di poter domandare l’Eucarestia in qualche chiesa durante le escursioni a terra.

1)      Giorno – Alghero

Scesi dalla nave, durante l’escursione ad Alghero, siamo entrati nella chiesa cattedrale di Santa Maria, gestita dai Francescani. Abbiamo notato una persona vestita laicamente che portava delle ampolle, ma che dall’aspetto poteva essere un prete. Gli ho chiesto conferma e a seguito del suo assenso gli ho domandato se poteva concederci l’Eucarestia “Scusi padre, visto che non abbiamo potuto comunicarci nel giorno prefestivo e festivo per la partenza in crociera, potrebbe cortesemente permetterci di accostarci all’Eucarestia, dato che siamo in nave ed impossibilitati a seguire una Messa negli orari da voi indicati, in quanto incompatibili con gli orari della nave? Se vuole le possiamo mostrare il tesserino della crociera a dimostrazione della nostra buona fede”. Il francescano rispose “Non lo facciamo più.” “Ma come” gli obiettai “se una persona desidera ricevere Gesù Cristo, in una situazione eccezionale, voi non glielo consentite? Che cosa farebbe Gesù al suo posto?”. “No, noi francescani non lo facciamo”. Poiché non c’era verso di convincerlo, gli dissi “Va bene. Vorrà dire che risponderà del suo operato nel giorno del giudizio” e uscimmo di chiesa.

2)      Giorno – Minorca

Saremo più fortunati pensammo io e mia moglie. Nel pomeriggio, in un orario compreso tra le 15 e le 17,30 (orario di partenza della nave), ci recammo nel centro storico di Mahon per riuscire ad accostarci all’Eucarestia. Tentammo di recarci nella chiesa di S. Francesco, ma i portoni erano ben sbarrati. Ci recammo quindi nella Cattedrale di Santa Maria. “Che bello!” esclamammo. In distanza vedemmo il portone aperto. Mia moglie cercò d’entrare, ma una solerte signora seduta in un angolo dell’atrio di accesso la fermò indicandole un cartellone con il prezzo da pagare per poter visitare la chiesa. Dopo aver fatto presente che la nostra intenzione era di accostarci all’Eucarestia per le ormai note ragioni “l’impiegata” ci rispose che non c’era nessun prete a disposizione e che era necessario partecipare alla messa serale, in un orario per noi incompatibile con la partenza della nave, se volevamo accostarci all’Eucarestia. Quindi non entrammo visto che volevano i “soldini” per visitarla e visto che non c’era nessun prete. Arrabbiato, risposi a mia moglie che mi aveva chiesto di fotografare la chiesa “Ma quale chiesa? Ormai ha solo la parvenza esterna di una chiesa!”. Poi ripensai che comunque Gesù era presente nell’Eucarestia, nonostante il comportamento di certi suoi ministri.

3)      Giorno – Ibiza

Dissi a mia moglie che sarebbe stato più facile accostarci all’Eucarestia in qualche chiesa dell’isola delle Baleari famosa per le sue notti e discoteche, in quanto “Dove abbonda il peccato, sovrabbonda la grazia”. Durante l’escursione prevista nel pomeriggio entrammo nella cattedrale di Ibiza dedicata alla Madonna. All’ingresso vi era una suora seduta nell’angolo degli oggetti religiosi. Con stupore notammo, sulla destra, uno spazio isolato dove una suora stava adorando Gesù Eucarestia. Ci inginocchiammo anche noi per qualche minuto. Poi mi avvicinai alla suora che stava adorando il Re dei re e le domandai la possibilità di ottenere l’Eucarestia per me e per mia moglie, spiegandole le ragioni. La suora capi’ perfettamente, si accostò al tabernacolo e ci donò Gesù Eucarestia. Nella chiesa dedicata alla Madonna, dove era esposto il Santissimo, una suora aveva provveduto. Un contrasto con le chiese museo che vanno di moda.

4 e 5 giorno- A Palma e a Tarragona trovammo le solite chiese chiuse o aperte per visite permesse a pagamento. I preti, ci fu detto da bravi impiegati della chiesa, erano disponibili soltanto nell’orario della messa.

L’esperienza descritta ci ha fatto capire che Bergoglio è soltanto la punta dell’iceberg che rappresenta una chiesa amata dal mondo e per un mondo che ha perso la bussola dell’eterna Parola di Dio. Abbiamo però toccato con mano che esiste anche, se minoritaria, la vera Chiesa di Gesù Cristo, dove l’Eucarestia è il centro della medesima, corredata ed alimentata dalla preghiera e dai sacramenti. Dove ci sono preghiere di adorazione Eucaristica la chiesa si rinnova in Cristo e per Cristo”.

 

Dopo avermi raccontato ciò il mio amico ha fatto una considerazione “Forse se avessi detto che ero gay, oppure che eravamo una coppia divisa in cerca di accoglienza, oppure un islamico in cerca di spazio per pregare secondo i dettami del corano, avrei trovato sicuramente maggiore accoglienza!”

 

A.      M.