Il sano menefreghismo di Bergoglio
Papa Francesco:
«La mia serenità? Niente pastiglie, solo sano menefreghismo»
“La
pedofilia è una malattia”
Tra
le varie sparate che ci propina quasi quotidianamente il “parroco di Santa
Marta” ce ne sono un paio recentissime che meritano alcune considerazioni.
Cominciamo
con l’affermazione “La pedofilia è una malattia” in forza della quale vengono
ammorbidite le scandalose azioni di preti e laici, ma soprattutto dei preti a
tutti i livelli che “essendo ammalati” necessitano solo di “cure” e non quindi
d’essere cacciati dalla chiesa per il loro abominevole comportamento. Non solo,
ma con tale affermazione si giustifica indirettamente la “nomina” da parte di
Bergoglio del cardinale Pell come super ministro
dell’economia della Santa Sede http://www.repubblica.it/esteri/2014/02/24/news/vaticano_papa_francesco_istituisce_super_ministero_economico-79511281/ e suo braccio destro (“Lussuria: Peccati,
scandali e tradimenti” di Emiliano Fittibaldi -pos. Kindle 136). Il Cardinale, indagato
per pedofilia http://www.ilgiornale.it/news/cronache/vaticano-indagato-pedofilia-cardinal-pell-1290607.html , è “colui che ha gestito in prima persona lo
scandalo dei pedofili australiani negli ultimi decenni” (Lussuria: Peccati,
scandali e tradimenti-pos. Kindle
142) ed “è dal 2013 il numero tre della
Santa Sede, secondo solo al pontefice…” (Lussuria: Peccati, scandali e
tradimenti-pos. Kindle 140).
Mentre il dott. Bergoglio (non sapevamo fosse uno
specialista in malattie!) sostiene che
la pedofilia sia una malattia, autorevoli personaggi (tra cui un vero
specialista) la pensano in maniera diametralmente opposta al buonista
Bergoglio. Non solo, ma Nostro Signore ha affermato senza tanti giri e
giustificazioni "Chi invece scandalizza anche uno
solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse
appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del
mare" Mt. 18,6. Altro che malattia!!!
Riguardo
poi all’immoralità che dilaga anche nella chiesa lo Spirito Santo insegna
(anche se durante le Messe tale frase non viene mai letta!!) a tutte le
generazioni “Si sente da per tutto
parlare di immoralità tra voi, e di una immoralità tale che non si riscontra
neanche tra i pagani, al punto che uno convive con la moglie di suo padre. E voi vi gonfiate di orgoglio,
piuttosto che esserne afflitti, in modo che si tolga di mezzo a voi chi ha
compiuto una tale azione! Orbene,
io, assente col corpo ma presente con lo spirito, ho già giudicato come se
fossi presente colui che ha compiuto tale azione: nel nome del Signore nostro Gesù,
essendo radunati insieme voi e il mio spirito, con il potere del Signore nostro
Gesù, questo individuo sia dato
in balìa di satana per la rovina della sua carne, affinché il suo spirito possa
ottenere la salvezza nel giorno del Signore. Non
è una bella cosa il vostro vanto. Non sapete che un pò
di lievito fa fermentare tutta la pasta? (1
Cor, 5,1 seg.). Altro che
buonismo!!
Cassazione: pedofilia non è una malattia
(ANSA)-ROMA,19 NOV- La pedofilia, di per sè,
non esclude ne' attenua capacità di intendere e volere. Non e'
una malattia mentale. Lo sostiene la Cassazione. I pedofili non
possono ottenere sconti di pena - con le attenuanti per la diminuita capacità
psichica - sostenendo che la loro volontà era offuscata, o scemata, nel momento
dell'abuso sessuale su minori. Lo sostiene la sentenza 43135, che boccia la
tesi per cui i pedofili abituali sarebbero una sorta di minorati mentali che
non sanno quel che fanno.
"La pedofilia è un reato, e per questo c'è
il codice penale, mentre non è ascrivibile se non in rarissimi casi a malattia
psichiatrica….Di solito il pedofilo conduce una vita normale, lavora, ha una
famiglia e dei figli. Poi succede che, nel chiuso di una stanza o in altre
situazioni particolari, la stessa persona ineccepibile si senta attratta da un
bambino. Ma, attenzione, è pienamente consapevole di ciò che fa. Ha quasi
sempre intatta la capacità di intendere e di volere e quindi non può, se non in
rarissimi casi, essere definito malato psichiatrico….Quindi per il pedofilo che
si macchia di gravi reati c'è la condanna penale, possibilmente
l'ergastolo" Prof. Paolo Panchieri (presidente
della Società italiana di psicopatologia) Il Giornale, 5 ottobre 2000, pag. 17
“Avete
tradito la fiducia riposta in voi da giovani innocenti e dai loro genitori.
Dovete rispondere di ciò davanti a Dio onnipotente, come pure davanti a
tribunali debitamente costituiti. Avete perso la stima della gente dell’Irlanda
e rovesciato vergogna e disonore sui vostri confratelli. Quelli di voi che
siete sacerdoti avete violato la santità del sacramento dell’Ordine Sacro, in
cui Cristo si rende presente in noi e nelle nostre azioni. Insieme al danno
immenso causato alle vittime, un grande danno è stato perpetrato alla Chiesa e
alla pubblica percezione del sacerdozio e della vita religiosa. Vi esorto ad
esaminare la vostra coscienza, ad assumervi la responsabilità dei peccati che
avete commesso e ad esprimere con umiltà il vostro rincrescimento. Il
pentimento sincero apre la porta al perdono di Dio e alla grazia del vero
emendamento. Offrendo preghiere e penitenze per coloro che avete offeso, dovete
cercare di fare personalmente ammenda per le vostre azioni. Il sacrificio
redentore di Cristo ha il potere di perdonare persino il più grave dei peccati
e di trarre il bene anche dal più terribile dei mali. Allo stesso tempo, la
giustizia di Dio esige che rendiamo conto delle nostre azioni senza nascondere
nulla. Riconoscete apertamente la vostra colpa, sottomettetevi alle esigenze
della giustizia, ma non disperate della misericordia di Dio”.
Benedetto XVI http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/letters/2010/documents/hf_ben-xvi_let_20100319_church-ireland_it.html
“La mia serenità? Niente pastiglie, solo sano
menefreghismo»
Bergoglio
L’affermazione di Bergoglio “La mia serenità?
Niente pastiglie, solo sano menefreghismo», in contrasto con l’invito ai
suoi seguaci ad andare nelle periferie e ad assumere su di sè
l’odore delle pecore, dovrebbe far sobbalzare sulle seggiole anche i suoi
lacchè. Ma a quanto pare certe frasi scivolano via senza inciampi, anche nei
mass media.
Ha ragione comunque sul “sano menefreghismo” per
vivere sereni. Anche i veri discepoli di Cristo dovrebbero adottare un “sano
menefreghismo” nei confronti delle sue sparate e vivere in pace sapendo che:
1) Noi saremo tutti
giudicati da Dio e non da Bergoglio;
2)
Il capo della Chiesa è Gesù Cristo, mentre tutti
(Bergoglio compreso) siamo solo servi inutili;
3)
Gesù ha affermato categoricamente “Il cielo e la terra passeranno, ma le mie
parole non passeranno” (Mt 24,34);
4)
Lo Spirito Santo ci ammonisce “In realtà, però, non ce n'è un altro; solo
che vi sono alcuni che vi turbano e vogliono sovvertire il vangelo di Cristo.
Orbene, se anche noi stessi o un angelo dal cielo vi predicasse un vangelo
diverso da quello che vi abbiamo predicato, sia anàtema!
L'abbiamo già detto e ora lo ripeto: se qualcuno vi predica un vangelo diverso
da quello che avete ricevuto, sia anàtema! Infatti, è
forse il favore degli uomini che intendo guadagnarmi, o non piuttosto quello di
Dio? Oppure cerco di piacere agli uomini? Se ancora io piacessi agli uomini,
non sarei più servitore di Cristo!" (Gal.
1,7 seg.);
5)
“Bisogna obbedire
a Dio anziché agli uomini” (At. 5,29);
6)
duemila anni di magistero costante della chiesa
affermano il contrario di quanto sostenuto da Bergoglio;
7)
se necessitiamo di qualche grazia spirituale e/o
fisica ci rivolgiamo a Gesù, alla Madonna e ai santi (come dimostrano i milioni
di ex voto sparsi in tutti i santuari del mondo) e non a Bergoglio che,
nonostante i suoi baci ed abbracci agli ammalati, ha dimostrato di non guarire
nessuno, diversamente dal Papa Pietro http://www.genitoricattolici.org/news/ombra%20di%20Pietro.htm e diversamente da sacerdoti come
i compianti Padre Emiliano Tardiff, Padre Bill e da
padre Betancourt. Senza baci ed abbracci, costoro,
fedeli all’insegnamento del Vangelo, hanno guarito e guariscono gli ammalati
con la semplice imposizione delle mani http://www.genitoricattolici.org/imposizione.htm ;
8)
nel momento della morte i fedeli devono chiedere
perdono dei peccati, tramite un semplice sacerdote (per chi ne avrà la
possibilità), oppure direttamente a Dio. Non si può certo chiamare Bergoglio che magari
è impegnato a dialogare con massoni, imam, mangiapreti e atei vari che
rimangono tali e quali.