Gli escrementi sulla faccia

 

[1] Ora a voi questo monito, o sacerdoti.

[2] Se non mi ascolterete e non vi prenderete a cuore di dar gloria al mio nome, dice il Signore degli eserciti, manderò su di voi la maledizione e cambierò in maledizione le vostre benedizioni. Anzi le ho già maledette, perché nessuno tra di voi se la prende a cuore.

[3] Ecco, io spezzerò il vostro braccio

e spanderò sulla vostra faccia escrementi,

gli escrementi delle vittime immolate nelle vostre solennità,

perché siate spazzati via insieme con essi.

[4] Così saprete che io ho diretto a voi questo monito,

perché c'è anche un'alleanza fra me e Levi,

dice il Signore degli eserciti.

[5] La mia alleanza con lui

era alleanza di vita e di benessere

e io glieli concessi; alleanza di timore

ed egli mi temette ed ebbe riverenza del mio nome.

[6] Un insegnamento fedele era sulla sua bocca,

né c'era falsità sulle sue labbra;

con pace e rettitudine ha camminato davanti a me

e ha trattenuto molti dal male.

[7] Infatti le labbra del sacerdote

devono custodire la scienza

e dalla sua bocca si ricerca l'istruzione,

perché egli è messaggero del Signore degli eserciti.

[8] Voi invece vi siete allontanati dalla retta via

e siete stati d'inciampo a molti

con il vostro insegnamento;

avete rotto l'alleanza di Levi,

dice il Signore degli eserciti.

[9] Perciò anch'io vi ho reso spregevoli

e abbietti davanti a tutto il popolo,

perché non avete osservato le mie disposizioni

e avete usato parzialità riguardo alla legge.

Malachia 2,1 seg.)

 

[4] Ma egli rispose: "Sta scritto:

Non di solo pane vivrà l'uomo,

ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio".

(Mt. 4,4)

 

6] Mi meraviglio che così in fretta da colui che vi ha chiamati con la grazia di Cristo passiate ad un altro vangelo.

[7] In realtà, però, non ce n'è un altro; solo che vi sono alcuni che vi turbano e vogliono sovvertire il vangelo di Cristo.

[8] Orbene, se anche noi stessi o un angelo dal cielo vi predicasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo predicato, sia anàtema!

[9] L'abbiamo già detto e ora lo ripeto: se qualcuno vi predica un vangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia anàtema!

[10] Infatti, è forse il favore degli uomini che intendo guadagnarmi, o non piuttosto quello di Dio? Oppure cerco di piacere agli uomini? Se ancora io piacessi agli uomini, non sarei più servitore di Cristo!

[11] Vi dichiaro dunque, fratelli, che il vangelo da me annunziato non è modellato sull'uomo;

[12] infatti io non l'ho ricevuto né l'ho imparato da uomini, ma per rivelazione di Gesù Cristo.

(Gal. 1,6 seg.)

 

Il brano di Malachia riportato in premessa, salvo errore, non viene mai letto durante le celebrazioni eucaristiche e, soprattutto, non viene mai citato pur essendo Sacra Scrittura (cioè Parola di Dio ab eterno). E’ facile comprenderne le ragioni. Certamente ai sacerdoti (a tutti i livelli della chiesa) non piace ricevere escrementi sulla faccia da parte di Dio a seguito della mancata predicazione della Parola nella sua ortodossia. Provate ad immaginare la lettura del brano biblico in occasione di messe celebrate da vescovi, cardinali o dal papa!!! E’ necessario osservare che Dio non ha parlato (per tutte le generazioni!) in modo ipotetico “Se voi non farete….” ma in maniera constatatoriaVoi invece vi siete allontanati dalla retta via e siete stati d'inciampo a molti con il vostro insegnamento; avete rotto l'alleanza di Levi, dice il Signore degli eserciti” (cap. 8).

 

Leggendo la Sacra Scrittura comprendiamo l’importanza dell’eterna Parola di Dio tant’è che Gesù è il Verbo, cioè la Parola di Dio fattasi carne (Gv. 1,1 seg.). Dalla Genesi sappiamo che cosa è successo ad Adamo ed Eva per aver disubbidito alla Parola di Dio, come sappiamo altrettanto bene che la Parola fattasi carne ha adempiuto ciò che sta scritto nel profeta Isaia “Come infatti la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza avere irrigato la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare, perché dia il seme al seminatore e pane da mangiare, così sarà della parola uscita dalla mia bocca: non ritornerà a me senza effetto, senza aver operato ciò che desidero e senza aver compiuto ciò per cui l'ho mandata.” (Isaia 55,10) tant’è che “Dopo aver ricevuto l'aceto, Gesù disse: - Tutto è compiuto!-. E, chinato il capo, spirò”. (Gv. 19,30).

Purtroppo, nonostante gli inviti della Sacra Scrittura, il vizietto da parte di molti sacerdoti di soffocare-interpretare-modernizzare-ridimensionare-mondanizzare-adattare-storpiare-accantonare-massonare ecc. l’eterna Parola di Dio resiste a tutti gli inviti profetici. Basti pensare all’avversione da parte di molti sacerdoti nei confronti delle apparizioni mariane riconosciute oppure nei confronti dell’apparizione di Medjugorje la quale, pur non ancora riconosciuta (dal momento che sono ancora in atto le apparizioni), per frequentazioni mondiali, conversioni, prodigi, accostamento ai sacramenti, incessante preghiera mostra frutti spirituali evangelici (vedere i motivi di avversione nei confronti di Medjugorje http://www.youtube.com/watch?v=k9GQKrg1F2A )

 

Ciò premesso è opportuno che i sacerdoti che rientrano nel monito di Malachia riflettano su tale rimprovero divino a loro rivolto, in quanto se gli escrementi o la “merde” (per dirla alla francese) in questo mondo vengono gettati sulla loro faccia in senso metaforico, diversamente avverrà nell’altra vita in compagnia di Belzebù.

 

Arrigo Muscio

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