Dott.
AL
PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
AL
CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA
AL
PROCURATORE GENERALE PRESSO
AL
MINISTRO DELLA GIUSTIZIA
ESPOSTO
v In data 17 novembre 2002 ho
presentato una denuncia-querela nei confronti di Adel Smith che riproduco per
intero.
AL SIGNOR
PROCURATORE
DELLA
REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI VERONA
Io
sottoscritto dott. Arrigo Muscio.............. presento una denuncia-querela
contro Adel Smith (presidente dell’Unione Musulmani d’Italia) per
offese alla religione cattolica ai sensi dell’art. 403 CP. e per
diffamazione ai sensi dell’art.
Ho letto sul quotidiano
“Libero”, in data 15 novembre 2002 (vedere copia allegata), un
articolo intitolato “Insulti islamici in televisione, Verona insorge
– Bufera per le parole del fondatore del “partito di Allah”:
- La Chiesa è un’associazione a delinquere –“.
Questa frase è stata più volte ripetuta pubblicamente durante una
trasmissione a
“Telenuovo” (emittente locale veronese) da Adel Smith, presidente
dell’Unione Mussulmani italiani. Questa frase è gravemente
offensiva:
a)
non solo del “corpo
mistico di Cristo” (la Chiesa viene infatti considerata il corpo mistico
di Gesù);
b)
per le migliaia di santi, di
martiri, di missionari e di quanti si prodigano per il benessere spirituale e
fisico del prossimo mediante l’assistenza medica, scolastica, sociale,
spirituale (membri della Chiesa considerata un’associazione a delinquere
da Adel Smith);
c)
per tutte le gerarchie che
la compongono;
d)
per tutti gli onesti
cittadini cattolici sparsi nel mondo che vi appartengono, i quali non
compongono di certo un’associazione a delinquere;
e)
anche per il Papa stesso che
è il vicario di Cristo.
Ciò premesso,
in qualità di cittadino cattolico, chiedo a codesta Autorità
Giudiziaria di perseguire penalmente
Adel Smith per la sua gravissima affermazione alla luce degli art. 403,
404 e 406 e 595 del C.P. e/o di
altre norme non citate.
Chiedo
d’essere avvisato ai sensi dell’art. 408 c.p.p.
nell’eventuale ipotesi di richiesta di archiviazione.
Distinti
saluti.
Brescia, 17
novembre 2002
Si allega
copia dell’articolo di Libero del 15-11-2002
v
In tale denuncia-querela avevo chiesto che Smith venisse denunciato
anche per diffamazione, in relazione alla grave ed insultante affermazione
“La Chiesa è un’associazione a delinquere” ai
sensi della sentenza della Suprema Corte di Cassazione “Le persone
giuridiche e gli enti collettivi possono assumere la qualità di soggetti
passivi dei delitti contro l’onore e non è preclusa la configurabilità
di una concorrente offesa all’onore o alla reputazione delle singole
persone che dell’ente fanno parte…” (Cass. Pen. Sez. V,
22 marzo 1988, n. 3756).
v
Non seppi più nulla fin quando il dott.
v
Poiché la data dell’udienza si avvicinava ed io non avevo
ricevuto nulla in proposito, in data 9-9-2003 mandai un fax alla procura della
Repubblica di Verona nel quale
domandavo che mi venisse inviata la notifica onde poter esercitare il mio
diritto di parte offesa e la relativa costituzione di parte civile.
v
A tale fax non ebbi risposta da parte dell’autorità
giudiziaria. Seppi solo indirettamente, mediante comunicazione tra
l’avvocato domiciliatario A. S. e il mio legale di Brescia,
dell’esito negativo della mia richiesta in quanto, secondo la
Procura, “non sussistono i
presupposti per autorizzare la notifica richiesta 16/9/03”.
v
Il dott.
v
Nell’udienza del 16 marzo 2004 il mio legale di Verona avv. A. S.
domandò la mia costituzione di parte civile sia in qualità di
presidente dell’Associazione Genitori Cattolici sia in qualità di
scrittore cattolico tenuto conto che,
Ø
per quanto concerne le Associazioni:
A) Con la costituzione di parte civile all’interno di un procedimento penale, il soggetto al quale il reato ha recato danno instaura il rapporto processuale civile contro l’imputato e il responsabile civile, al fine di ottenere le restituzioni e il risarcimento del danno (art. 74 c.p.p.).
La giurisprudenza ha indicato, quali requisiti per l’ammissibilità di un soggetto alla costituzione di parte civile:
1. l’esistenza di un danno ingiusto consistente nella lesione di un interesse, patrimoniale o non patrimoniale, protetto dall’ordinamento;
2. la sussistenza, tra il reato e il danno, di un nesso di causalità;
3. l’interesse ad agire.
Ai fini della questione che qui ci occupa, occorre innanzitutto precisare che, nella terminologia dell’ultimo codice di procedura penale, il soggetto passivo del reato (parte offesa) è il titolare del bene protetto dalla norma penale violata nel caso specifico, mentre il danneggiato è chiunque abbia riportato un danno eziologicamente riferibile all’azione od omissione del soggetto attivo del reato.
Va poi rilevato che, nel nuovo art. 74 c.p.p., il termine “persona” alla quale il reato ha recato danno è stato sostituito con quello di “soggetto”. Si tratta di una scelta legislativa importante, in quanto, come documenta la relazione ministeriale, “legittimati all’esercizio dell’azione civile in sede penale non sono soltanto le persone fisiche e gli enti o le associazioni dotati di personalità giuridica, ma anche le figure soggettive non personificate, come associazioni non riconosciute, comitati, ecc.”.
Analogamente, l’art. 78 lett. a) c.p.p. prevede esplicitamente la facoltà di costituirsi parte civile anche di associazioni ed enti e l’art. 91 c.p.p. estende ai soggetti portatori dei cd. interessi diffusi i diritti attribuiti alla persona offesa dal reato.
B) l’art. 36 c.c. recita “L’ordinamento interno e l’amministrazione delle associazioni non riconosciute come persone giuridiche sono regolati dagli accordi degli associati. Le dette associazioni possono stare in giudizio nella persona di coloro ai quali, secondo questi accordi, è conferita la presidenza o la direzione”
Ø Per
quanto concerne i singoli:
“Le
persone giuridiche e gli enti collettivi possono assumere la qualità di
soggetti passivi dei delitti contro l’onore e non è preclusa la
configurabilità di una concorrente offesa all’onore o alla
reputazione delle singole persone che dell’ente fanno parte…”
(Cass. Pen. Sez. V, 22 marzo 1988, n. 3756).
v
Ciò
premesso faccio presente che:
a)
Nonostante tali premesse la mia costituzione di parte
civile sia in qualità di Presidente dell’Associazione Genitori
Cattolici sia in qualità di cittadino cattolico (conosciuto per i miei
interventi pubblici in difesa della religione cattolica, come risulta anche dal
b) Nonostante sia la mia denuncia-querela sia quella del dott. Nicolini contenessero la richiesta d’intervento penale anche ai sensi della diffamazione per la grave affermazione di Adel Smith “La Chiesa è un’associazione a delinquere”, tale capo d’imputazione non venne considerato.
v Desidero sottolineare che la difesa di Smith ha presentato una memoria nella quale il Crocifisso veniva indicato come “simbolo di valenza negativa”. A prescindere da altre considerazioni, la mancata accoglienza della mia costituzione di parte civile mi ha di fatto impedito di aggiungere anche la seguente memoria difensiva del Crocifisso, considerato anche come espressione di valori universalmente condivisi, sui quali non ci soffermerà mai abbastanza:
“Contemplando il volto di Cristo si possono ''
sperimentare i frutti della sua Passione e della sua Resurrezione e ci si puo'
mostrare ''capaci di accogliere quanti soffrono a causa della malattia, della
violenza, dell'odio e dell'ingiustizia''.
http://www.corsera.it/modules.php?name=News&file=article&sid=20030809134535
"A mio giudizio il crocifisso nelle scuole
è sempre stato considerato non solo come segno distintivo di un
determinato credo religioso, ma soprattutto come simbolo di valori che stanno
alla base della nostra identità. Non a caso il filosofo laico Benedetto
Croce intitolò un suo saggio Perché non possiamo non dirci
cristiani".
Ciampi, Presidente della Repubblica
http://www.repubblica.it/2003/j/sezioni/cronaca/crocifisso/presi/presi.html
Il Crocifisso, emblema della cristianità, non
è soltanto il simbolo di Gesù, vero uomo e vero Dio, che ha
donato la Sua vita in riscatto dei peccati del mondo; fondamento della fede di
oltre un miliardo di cristiani. A tal proposito, per quanto concerne
l’importanza biblica del Crocifisso (anche per ottenere grazie di conversione,
di guarigione, di liberazione e di protezione), rinviamo alle preghiere
composte in occasione del nostro “gruppo di adorazione
della Croce”.
Gesù Crocifisso ha anche una valenza
simbolica condivisa da molti non credenti.
Per questo valore simbolico universale il Crocifisso
viene esposto in molti luoghi pubblici frequentati anche da non cristiani i
quali, ben difficilmente, contestano tali valori universali!
[12]Tutto quanto volete che gli uomini facciano a
voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge ed i Profeti.
Mt. 7,12
[43]Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo
prossimo e odierai il tuo nemico;
[44]ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate
per i vostri persecutori,
[45]perché siate
figli del Padre vostro celeste, che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e
sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti.
[46]Infatti se amate quelli che vi amano, quale
merito ne avete? Non fanno così anche i pubblicani?
[47]E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli,
che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani?
[48]Siate voi dunque perfetti come è perfetto
il Padre vostro celeste.
Mt. 5,43
Il compito precipuo della scuola è certamente
l’educazione ai valori necessari per la pacifica convivenza delle
persone. Infatti, la mera conoscenza culturale servirebbe a poco o potrebbe addirittura
essere controproducente se non fosse subordinata ai superiori valori etici. Ad
esempio una scoperta scientifica, se usata male, arrecherebbe al genere umano
dei danni enormi anziché dei benefici. La stessa scienza medica,
sganciata dai valori etici, servirebbe soltanto ad incrementare il mercato
degli esseri umani, considerati clienti e non pazienti (come purtroppo spesso
succede!) con deleteri risultati ecc.
Il Crocifisso, a prescindere dal prioritario
simbolismo teologico, sintetizza la
fusione dell’amore verso Dio Padre (concetto valido per i credenti) e
verso il prossimo (valore universale). Gesù ha predicato la
necessità di amare il prossimo, di desiderare il suo bene al pari del
nostro e di essere al servizio dei fratelli. Concetti che possono essere
rifiutati soltanto da quanti non li condividono!
Di conseguenza la valenza simbolica del Crocifisso
nelle scuole di tutto il mondo è incomparabile. Nessuno infatti (tranne
alcuni Santi, ad imitazione di Cristo) ha mai donato la vita per amore di Dio e
del prossimo!
[8]Quando entrerete in una città e vi
accoglieranno, mangiate quello che vi sarà messo dinanzi,
[9]curate i malati che vi si trovano, e dite loro:
Si è avvicinato a voi il regno di Dio.
Lc. 10,8
[8]Guarite gli infermi, risuscitate i morti, sanate
i lebbrosi, cacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente
date.
Mt. 10,8
[15]Gesù disse loro: <<Andate in tutto
il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura.
[16]Chi crederà e sarà battezzato
sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato.
[17]E questi saranno i segni che accompagneranno
quelli che credono: nel mio nome scacceranno i demòni, parleranno lingue
nuove,
[18]prenderanno in mano i serpenti e, se berranno
qualche veleno, non recherà loro danno, imporranno le mani ai malati e
questi guariranno>>.
Mc. 16,15
Gesù ha concesso innumerevoli guarigioni ed
ha raccomandato ai suoi discepoli di chiedere guarigioni e prodigi nel Suo
Nome. Anche ai nostri giorni Gesù continua a donare numerose grazie
soprattutto mediante l’intercessione dei suoi Santi (in particolare della
Madonna) e dei credenti. San padre Pio, uno dei più grandi taumaturghi
di tutti i tempi, ha voluto la costruzione della “Casa sollievo della
sofferenza” (uno dei migliori ospedali del mondo).
La presenza del Crocifisso negli ospedali
simboleggia certamente questo incomparabile amore verso l’umanità
sofferente e costituisce un invito alla conversione ed uno stimolo a ricorrere
alla Sua infinita misericordia.
[9]Allora Pilato rispose loro: <<Volete che vi
rilasci il re dei Giudei?>>.
[10]Sapeva infatti che i sommi sacerdoti glielo
avevano consegnato per invidia.
[11]Ma i sommi sacerdoti sobillarono la folla
perché egli rilasciasse loro piuttosto Barabba.
[12]Pilato replicò: <<Che farò
dunque di quello che voi chiamate il re dei Giudei?>>.
[13]Ed essi di nuovo gridarono:
<<Crocifiggilo!>>.
[14]Ma Pilato diceva loro: <<Che male ha
fatto?>>. Allora essi gridarono più forte:
<<Crocifiggilo!>>.
[15]E Pilato, volendo dar soddisfazione alla
moltitudine, rilasciò loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare
Gesù, lo consegnò perché fosse crocifisso.
Mc. 15,9
Gesù riassume la perfetta giustizia e l’infinita
misericordia. Non solo, ma
[26]Non così dovrà essere tra voi; ma
colui che vorrà diventare grande tra voi, si farà vostro servo,
[27]e colui che vorrà essere il primo tra
voi, si farà vostro schiavo;
[28]appunto come il Figlio dell'uomo, che non
è venuto per essere servito, ma per servire e dare la sua vita in
riscatto per molti>>.
Mt. 20,26
Gesù si è sempre prodigato
per il prossimo ed ha invitato tutti i suoi discepoli a fare altrettanto.
L’esposizione del Crocifisso negli edifici pubblici in cui normalmente
operano persone preposte al servizio pubblico rappresenta un incomparabile
emblema di servizio al prossimo, chiamato “pubblico” ai nostri
giorni.
Queste sintetiche considerazioni relative all’importanza del Crocifisso anche come valenza al di fuori di un preciso contesto di fede fanno del Crocifisso un esempio ineguagliabile di amore universale che non trova riscontro in nessun’altra figura storica. Nessuno, infatti, ha mai dato materialmente la vita per ciascuno di noi; e tra questi “noi” vi sono anche coloro che perseguitano ed avversano il Crocifisso, dimostrando un’abissale differenza con l’amore universale, salvifico e redentivo di Cristo: per noi cristiani vero Dio e vero uomo. Ma non solo per i cristiani, bensì anche per gli increduli in quanto questi ultimi lo scopriranno a loro spese, se rimarranno impenitenti fino alla fine della vita, nel giorno del Giudizio “E` proprio della giustizia di Dio rendere afflizione a quelli che vi affliggono
e a voi, che ora siete afflitti, sollievo insieme a noi, quando si
manifesterà il Signore Gesù dal cielo con gli angeli della sua potenza
in fuoco ardente, a far vendetta di quanti non conoscono Dio e non
obbediscono al vangelo del Signore nostro Gesù. Costoro saranno
castigati con una rovina eterna,
lontano dalla faccia del Signore e dalla gloria della sua potenza, quando egli verrà per
esser glorificato nei suoi santi ed
esser riconosciuto mirabile in tutti quelli che avranno creduto,
perché è stata
creduta la nostra testimonianza in mezzo a voi. Questo accadrà, in quel giorno” (2
Tes. 1,6 seg.)
v Conclusioni
Ciò premesso, sottopongo alla valutazione di codeste Autorità quanto sopra esposto e chiedo d’intervenire ai sensi di legge qualora fossero state commesse violazioni o mancanze.
Domando, inoltre, d’essere avvisato sull’esito del mio esposto.
Distinti saluti.
Dr.