Alina

Autobiografia di una schiava

 

Ho appena letto Alina, scritto dallo psicologo Giovanni Garufi Bozza ed edito da Drawup. Alina non esiste, è un nome di fantasia dell’autore che sintetizza le storie vere che molte ragazze, anche minorenni, hanno subito; alcune vendute da parenti ed altre ingannate.

Alina, da un lato è un libro di denuncia di una realtà che evidenzia corruzioni (anche di appartenenti alle forze di polizia), complicità, coperture ecc. I motori del sesso e  del denaro permettono a mammona di trasformare un essere umano in una schiava. Altro che civiltà moderna senza alcuna schiavitù!!! Con l’ausilio della droga  (tanto cara ai tromboni di fra diavolo  https://www.youtube.com/watch?v=MHRG8igoGJo&feature=youtu.be&a ) gli aguzzini piegano anche le resistenze più accanite per creare schiave sessuali, come nel passato.

 Non c’è che dire, l’autore ha dimostrato coraggio. Coraggio nel descrivere l’incontro con Dio (in quest’epoca intrisa di ateismo e di massoneria), soprattutto da parte di uno psicologo; coraggio nel raccontare l’incontro all’Eyes wide shut http://www.genitoricattolici.org/film%20eyes.htm ; coraggio nel denunciare gli effetti devastanti delle droghe.

La lettura del libro ci aiuta a capire perchè nel Bel Paese difficilmente viene applicato il reato di “riduzione in schiavitù” e perché il libro in oggetto non viene sponsorizzato nei vari salottini massmediatici.

La lettura dei due libri autobiografici “L’eletta del dragone” http://www.chiesaviva.com/eletta%20appedicedue.htm e “Trance formation of America” http://www.genitoricattolici.org/trance.htm confermano l’importanza delle prostitute per :

a)     vivacizzare certi festini all’Eyes wide shut ;

b)     corrompere o soddisfare certi personaggi di potere;

c)      ricattare certi personaggi chiave non certo per fini evangelici.

Ecco perché il tema della prostituzione e della tratta delle schiave viene trattato ai margini e tutelato da leggi permissive!