RICORSO ALLA COMMISSIONE EUROPEA PER I DIRITTI DELL'UOMO
Brescia, 15-3-1999
SPETT.
COMMISSIONE EUROPEA DEI DIRITTI DELL'UOMO
CONSIGLIO D'EUROPA
67006, STRASBOURG-CEDEX
(FRANCIA)
Sono trascorsi circa 5 anni da quando abbiamo iniziato a presentare esposti all’Autorità Giudiziaria ed al Garante dell’Editoria del nostro Stato (Italia) in riferimento a spettacoli trasmessi in massima parte in prima serata (nella fascia di tutela dei minori) da diverse emittenti televisive con contenuto erotico, violento o blasfemo (l’elenco dei medesimi, con la data di inoltro alle Autorità, è consultabile tramite il sito internet della nostra Associazione http://space.tin.it/associazioni/armuscio). Nel momento in cui scriviamo sono più di 50 gli esposti presentati dalla nostra Associazione e dei quali siamo pronti a fornire fotocopia a richiesta di codesta Autorità.
Purtroppo, fino al momento in cui scriviamo, nonostante siano trascorsi anni e nonostante le lamentele di molti e l’inoltro in data 25-10-1998 di una nostra lettera, riportata anche da alcuni quotidiani (della quale alleghiamo copia, ma consultabile comunque nel nostro sito internet nel link archivio), a diverse Autorità italiane (compresa la Presidenza del Consiglio dei Ministri ed il Ministro di Grazia e Giustizia che non ci hanno fornito alcuna risposta), affinchè intervengano per salvaguardare la tutela dei minori, non abbiamo ancora ricevuto una comunicazione di un rinvio a giudizio di qualche emittente televisiva e neppure una comunicazione di sanzioni da parte del Garante dell'Editoria. Intanto l’escalation di spettacoli erotici e/o violenti continua; vengono proiettati persino nei Tg di pranzo (es. polemica riportata dai principali quotidiani in data 12-3-1999 riguardo al trailer dell’ultimo film di Kubrick proiettato durante alcuni telegiornali).
Ciò premesso, poiché desideriamo essere europei non solo perché in Italia è stato innalzato il limite dell’età pensionabile, ma anche per ottenere una giustizia europea,
chiediamo
a codesta Autorità di effettuare gli opportuni controlli ed interventi di competenza al fine di porre rimedio a tale situazione onde evitare che progressivamente, a causa dell’erosione del patrimonio morale e dell’impasse sopra riportata, qualcuno si senta in Italia in diritto di proiettare certi film e/o spettacoli anche negli asili nido.
In fede.
Distinti saluti
Il presidente
Dr. Arrigo Muscio
All'esposto sopra citato abbiamo fatto seguire il ricorso vero e proprio con il materiale richiesto dalla Cancelleria della Corte.